Nuova sede e nuove prospettive per il Comitato acqua pubblica di Chiusi

di Anna Duchini

Anche a Chiusi il Comitato acqua pubblica ha ora una sua sede. Si trova a Chiusi scalo in via Paubio 22, presso la struttura della Fraternità ”Renè Hagen” ed è aperta al pubblico tutti i giovedì dalle 17 alle 19.

Dopo l’assemblea pubblica tenutasi all’Eden sulla “Campagna di obbedienza civile” con cui si vuole il rispetto del risultato referendario del 2011 che ha sancito l’abolizione della remunerazione degli investimenti, sono state raccolte e consegnate a Nuove Acque le prime adesioni.

Chi ha aderito alla campagna può detrarre dalle bollette che arriveranno questo mese il 13,82%. La campagna è su scala nazionale e nel nostro ambito è partita dal comitato di Arezzo. In quella città sono ormai migliaia le utenze che da mesi si autoriducono le bollette dell’acqua.

Il gruppo consiliare de La Primavera ha presentato un’interrogazione in cui si chiedeva, tra l’altro, al sindaco “Se non ritenga doveroso intervenire pubblicamente ed attivarsi per indurre Nuove Acque SpA al rispetto del Decreto del Presidente della Repubblica n° 116 del 18 luglio 2011 che sancisce l’abrogazione parziale del comma 1 dell’Art.154 del D.L. n°152 del 3 aprile 2006 che consentiva di computare la remunerazione del capitale investito tra le componenti per la determinazione della tariffa dell’acqua”.

Il sindaco Scaramelli si è detto disponibile ad affrontare la questione. L’auspicio è ora che anche questa richiesta non finisca nel dimenticatoio come è già successo altre volte (censimento delle case vuote, archivio dell’albo pretorio on line…). Ma soprattutto è necessario che della questione sia informata la popolazione e che venga sollevata anche all’interno dell’assemblea dell’Ato visto che siamo azionisti. Finora nessun altro comune né partito ha voluto sollevare il problema con Nuove Acque.

A fine anno (28 dicembre 2012) L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato il nuovo metodo tariffario transitorio 2012/2013 per il servizio idrico integrato sancendo di fatto la negazione dei risultati dei referendum per l’acqua pubblica. Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua ha impugnato il provvedimento facendo ricorso al Tar. Nel frattempo la campagna di autoriduzione delle bollette a livello nazionale continua.

Recentemente il comune di Reggio Emilia ha deciso la ripubblicizzazione dell’acqua e sulla stessa strada si stanno muovendo diversi comuni emiliano romagnoli (Piacenza, Forlì, Cesena, Rimini…).

La questione non è di poco conto ma i grandi media nazionali (e la campagna elettorale) tacciono. Ma, come dicono quelli del Forum: si scrive acqua, si legge democrazia e vogliamo ripubblicizzare entrambe”.

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