Contributo di P.Scattoni

Colloquio del 23 gennaio per la campagna di ascolto del PD di Chiusi

Inizio con due premesse. Leggo sulla convocazione  che sarà garantita la riservatezza dei colloqui. Per quanto mi riguarda non c’è problema di riservatezza e autorizzo fin da ora a rendere pubblici i contenuti di questo colloquio.

La seconda premessa riguarda la mia completa adesione alla linea nazionale del PD che vede nel confronto con le forze politiche progressiste il riferimento per l’azione di governo.

I limiti del governo locale

Sono convinto che un’azione per il futuro si debba partire dai forti limiti ed errori del nostro governo locale degli ultimi anni. Ho più volte comunicato il mio forte disagio e dissenso su molte scelte e comportamenti degli amministratori espressi dal PD. Ne cito soltanto alcuni. La questione ACEA ha visto un drastico dissenso della cittadinanza sulla questione ACEA. Sia per quanto riguarda il carbonizzatore che l’attuale depuratore. C’è poi la questione degli impianti sportivi a Pania che hanno visto l’impiego di milioni di euro per un’opera di dubbia utilità. Ho profonde riserve sulla gestione del fotovoltaico che ha visto la mancata corresponsione al Comune di centinaia di migliaia di euro. La Fondazione Orizzonti ha visto l’impiego di risorse pubbliche notevoli senza un adeguato ritorno in termini di politica culturale e di immagine.

Potrei su questo continuare a lungo, ma i limiti di tempo di questo colloquio (5 minuti) non lo consentono.

Ecco allora le azioni che vorrei fossero contemplate nel programma elettorale.

  a. Trasparenza e partecipazione.

1. Si dovrebbe partire dalla valorizzazione degli istituti già previsti dallo statuto. In quasi venti anni non si è avuto notizia di iniziative ufficiali relative a consulte, istanze e petizioni, proposte di iniziativa popolare e referendum consultivo. Anzi una raccolta di oltre 2500 firme per la questione carbonizzatore ACEA sindaco e giunta non hanno mai preso posizione.

Dopo 20 anni non si ha notizia del regolamento per lo svolgimento del referendum. Ci deve quindi essere un impegno preciso ed entro limiti definiti (per esempio 60 giorni dall’insediamento di sindaco e giunta) per fornire una guida “operativa” che incoraggi la cittadinanza ad utilizzare tali strumenti (per esempio le modalità della raccolta firme). Inoltre occorre un miglioramento per l’accesso agli atti.

2. Il Difensore Civico comunale deve essere percepito come figura terza e super partes e quindi va evitata una nomina interna al personale comunale.

3. Creazione di una piattaforma gestita da una redazione “indipendente” per il monitoraggio delle azioni dell’Amministrazione nella quale ci possa essere anche confronto. Penso ad una sorta di wikipedia dei problemi e delle decisioni relative al nostro comune. Un modello in nuce può essere il sito chiusiaperta.it

4. Impegno ad una pubblicazione ricorrente (p.e. mensile) di alcuni dati in possesso dell’amministrazione (demografici, urbanistica, lavori pubblici, ecc)

b) Una programmazione che parta dal riconoscimento del declino.

Chiusi come tutti i comuni della zona soffrono di un evidente declino demografico ed economico. Per uscirne occorre riconoscere realisticamente questa realtà, cosa che purtroppo sino ad oggi non è avvenuta.

Inoltre è necessario un forte coordinamento fra le diverse amministrazioni. Tale collegamento purtroppo non c’è stato. La recente vicenda della nomina del rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di LFI come pure quanto rivelato dl segretario provinciale del PD Andrea Valenti in relazione alle candidature per le elezioni regionali, stanno a dimostrare che tale capacità di coordinamento non c’è stata per responsabilità del sindaco di Chiusi. Il programma elettorale non si può limitare ad un generico impegno, ma deve mostrare anche i passi concreti che si intendono intraprendere.

c) La valorizzazione della scuola.

1. Ricomporre i conflitti. In passato ci sono state incomprensioni sfociate talvolta in veri e propri conflitti. È invece essenziale trovare rapidamente uno spazio di dialogo. Propongo la istituzione di una consulta per la scuola alla quale possano partecipare oltre a rappresentanti di studenti docenti, genitori, anche quelli delle imprese e di espressioni della società civile interessate.

2. Ci sono inoltre da correggere errori passati. La trasformazione degli spazi dei laboratori di via della Villetta in uno spazio convegni è stata una scelta assurda. Il Comune ha uno spazio convegni a poche decine di metri di distanza e con opportuni accordi di poteva evitare il doppione.

È invece fondamentale riportare quegli spazi a laboratori anche in previsione della istituzione di un fablab non solo al servizio degli studenti, ma di tutti gli interessati alla creazione di prodotti innovativi.

d) L’agenda digitale locale.

Ci dovrebbe essere un impegno preciso su un progetto per Chiusi e una strategia per la zona. Ci sono probabilmente i tempi per un approfondimento prima della pubblicazione del programma elettorale.

e) Ambiente

1. Esprimere una posizione sui progetti ACEA. Dopo oltre tre anni dall’inizio del dibattito sollevato principalmente dal Comitato ARIA (inizialmente Comitato sul carbonizzatore) il PD non ha ancora preso posizione.

2. Lago

Costituire un’ampia consulta sul tema.

3. Messa in sicurezza. Attuazione dei progetti ancora in attesa.

4. Progetto di scienza di cittadinanza per il monitoraggio delle concentrazioni delle polveri sottili Pm10 e Pm2.5 e altri sulla qualità delle acque.

f) Trasporti

1. In questo settore purtroppo si è operato molto con la propaganda, nascondendo in realtà che le intenzioni di Trenitalia sono quelli di escludere dalla direttissima Chiusi e gi altri poli intermedi (Valdarno, Arezzo, Orvieto e Orte). La fermata del frecciarossa è servita allo scopo. La politica da seguire dovrebbe essere quella di un numero adeguato di intercity.

2. Raddoppio ed elettrificazione della Chiusi-Siena per un collegamento intorno ai 45 minuti.

3. No alla regionalzzazione della Chiusi-Siena

4. Coordinarsi con altri comuni per chiedere il collegamento con Perugia con interventi che garantiscano la tratta Chiusi- Perugia al di sotto dell’ora.

5. Chiarire sul progetto del polo logistico costato più i 2 milioni di euro e mai in funzione.

Ho scritto questa nota tenendo in considerazione del limitato tempo a disposizione.

Paolo Scattoni Chiusi, 23 gennaio 2021.