Domande dei Comitati ai candidati alle elezioni regionali

Manifesto dei Territori
In vista delle prossime elezioni regionali le associazioni attive sul territorio vogliono manifestare le proprie istanze in merito a tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente.
Riteniamo importante far sapere ai futuri amministratori cosa si attendono da loro, tutti quei cittadini che ogni giorno, con impegno e dedizione, si dedicano alla salvaguardia del proprio territorio.
Vogliamo, per una volta, ribaltare la normale dinamica delle competizioni elettorali in cui i candidati parlano e i cittadini ascoltano.
Vogliamo prendere la parola e, con le nostre esigenze e aspettative, porre una serie di domande ai candidati presidenti di regione. In base alle risposte e agli impegni che saranno disposti ad assumersi ciascuno di noi
deciderà se e a chi dare il voto.

Le politiche ambientali per la Toscana
Innanzitutto affermiamo il diritto a partecipare in modo diretto e democratico alle scelte in materia di politiche del territorio, del servizio idrico e di gestione dei rifiuti. Perché queste sono le prime e più importanti leve con cui si decidono i destini di un territorio in termini di salute delle persone e salvaguardia dell’ambiente. In una parola la qualità della vita dei cittadini che ci vivono oggi e le direttrici di sviluppo di coloro che ci vivranno anche in futuro.
Territorio: Il consumo di suolo con il conseguente degrado del territorio e la perdita delle funzioni dei nostri ecosistemi, continua ad un ritmo non sostenibile e costituisce uno dei più importanti argomenti di intervento
dei prossimi anni.
La Legge regionale 65/2014 afferma tra i suoi principi cardine la riduzione del consumo di suolo. Purtroppo in questi sei anni i risultati raggiunti sono assolutamente insufficienti.
Un consistente contenimento del consumo di suolo per raggiungere l’obbiettivo europeo del suo azzeramento è la premessa per garantire una ripresa sostenibile dei nostri territori attraverso la promozione del capitale
naturale e del paesaggio, la riqualificazione e la rigenerazione urbana.
Per questo riteniamo indispensabile modificare la legge regionale 64/2014 per fornire ai comuni indicazioni ancora più chiare con strumenti cogenti che limitino e penalizzino il consumo di nuovo suolo e favoriscano e
privilegino il riuso e il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Rivedere le previsioni di nuove edificazioni dei piani urbanistici già approvati, rendere obbligatorio il censimento e la rilevazione del patrimonio edilizio esistente e inutilizzato, prevedere forme di
incentivi/disincentivi economici e fiscali rispettivamente per il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e per la nuova edificazione.

Acqua: Attuazione dell’esito referendario con la ri-pubblicizzazione del servizio idrico.
Rifiuti: Siamo fermamente convinti della validità dell’economia circolare con la progressiva riduzione della produzione di rifiuti fino al loro azzeramento.
Siamo altrettanto convinti che le risposte più convincenti siano quelle che privilegiano flessibilità e integrazione. Flessibilità dimensionale per raccolta e integrazione tecnologica per il trattamento.
Per il nostro ATO Toscana Sud:
Abrogazione del Gestore Unico a favore di uno per ogni Area Omogenea di Raccolta che dia la possibilità ai singoli comuni di programmare in modo più “personale” ed elastico la gestione della raccolta a seconda delle
proprie esigenze (max 100.000 ab. per ogni area).
Un nuovo piano dei rifiuti aggiornato agli attuali volumi prodotti che comprenda incentivi economici alle aziende virtuose nell’economizzare imballaggi e plastiche.
Raccolta differenziata puntuale e interpretazione della normativa Tari secondo cui paghi per ciò che produci.
Pianificazione comune degli impianti con il fine di ottimizzare il trattamento dei rifiuti e ridurre il loro numero, investendo perciò più sulla loro riduzione che sul mero trattamento.
Separazione proprietaria netta tra gestori della “raccolta” e del “trattamento”. Abbandono delle co-partecipazioni degli enti pubblici nelle società della filiera dei rifiuti. O si controlla o si è controllati.
Abrogazione dei privilegi dei comuni sedi di impianto (quote decisionali dentro ATO) con immediata revisione dello Statuto. I comuni che ricevono benefit economici dalla lavorazione dei rifiuti presso gli impianti situati
nel proprio territorio non possono decidere sulla politica gestionale volta alla riduzione dei rifiuti.
Abolizione dei minimi garantiti.
Le Domande ai candidati presidente:

  1. Era favorevole o contrario alla realizzazione dell’impianto di carbonizzazione idrotermale di ACEA
    Ambiente a Chiusi?
  2. Qualora tale progetto (o uno similare) venisse ri-presentato, sarebbe a favore o contrario?
  3. Si impegna a vietare che impianti di trattamento e/o gestione rifiuti (qualunque essi siano) possano essere realizzati nell’area dell’ex Centro Carni di Chiusi?
  4. Quale è, in prospettiva, la sua idea di utilizzo del terreno del ex Centro Carni di Chiusi?
  5. Si impegna a far inserire anche l’area dell’impianto di trattamento rifiuti speciali di Bioecologia nell’”Elenco dei siti interessati da procedimento di bonifica” in analogia a quanto già fatto per l’area
    confinante prevista per l’installazione dell’impianto di carbonizzazione?
  6. Si impegna ad avviare, ex novo, una procedura di autorizzazione integrata ambientale (AIA) per l’impianto di Bioecologia?
  7. Si impegna a che nella normativa regionale venga introdotta la previsione che rappresentanti dei comitati di cittadini possano accedere agli impianti di trattamento rifiuti e produzione energia o
    similari per verificare in maniera trasparente la gestione degli stessi?
  8. È disponibile a promulgare un piano regionale “Toscana Pulita” e piani territoriali “Comune Pulito” a sostegno della pulizia del nostro territorio, vocato al turismo, che preveda finanziamenti e incentivi ad
    hoc?
  9. Nel quadro dei piani regionali “Toscana Pulita” e “Comune Pulito” è disponibile alla realizzazione e al finanziamento di un sistema regionale di Controllo di Qualità secondo standard certificati che preveda metodi di controllo con sanzioni e incentivi?
  10. Si impegna a modificare la legge 65/2014 in modo da rendere possibili gli obbiettivi della Unione Europea e delle Nazioni Unite di:
    a. azzeramento del consumo di suolo netto entro il 2050 (Parlamento e Consiglio Europeo 2013);
    b. allineamento del consumo di suolo alla crescita demografica reale entro il 2030 Nazioni Unite 2015);
    c. ottenere il bilancio non negativo del degrado del territorio entro il 2030 (Nazioni Unite 2015);
  11. Quale è la sua visione di politica di produzione di energia elettrica a livello regionale?
  12. E’ favorevole o contrario alla geotermia industriale, anche considerando l’impatto che ha dimostrato di avere a livello paesaggistico ed economico sia nelle aree già occupate da centrali geotermiche (Amiata, Larderello), sia dove se ne prevede la costruzione, come se ne deduce ad esempio, dai progetti delle centrali di Montenero e Castelnuovo?
  13. quale pensa debba essere il ruolo delle amministrazioni locali e dei cittadini nella pianificazione dello sfruttamento della risorsa geotermica?14. è disponibile e quindi promette di confrontarsi concretamente con associazioni, comitati di cittadini ed ogni altro soggetto rappresentativo, prima di ogni scelta importante che riguardi l’ambiente, il paesaggio, la qualità della vita dei cittadini, l’indirizzo urbano e produttivo e la gestione dei rifiuti?
    Comitato ARIA – Azione per il Rispetto dell’Ambiente – Chiusi
    Associazione Il Bersaglio – Montepulciano
    Comitato Spontaneo – Cetona
    Gruppo Ecologista Il Riccio – Città della Pieve
    Comitato Difensori della Toscana – Casole d’Elsa