Scuola superiore: basare la scelta su potenzialità e interessi

di Carlo Giulietti

Per tanti studenti è arrivato il momento della scelta della scuola secondaria, passo importante per il loro futuro.

Le famiglie, forse, sono ancora più in apprensione dei giovani studenti: – quale strada sarà più giusta per inserirsi in un mondo del lavoro sempre più complesso e in situazione estremamente critica come quello di oggi, ma soprattutto di domani?

Paolo (Scattoni) mi ha chiesto più volte di proporre l’offerta formativa dell’Istituto Superiore di Chiusi, lo farò eventualmente, in un secondo momento, per ora preferisco tentare di fornire soprattutto qualche suggerimento sul come orientarsi nelle azioni di selezione delle varie opzioni, limitandomi a inserirere dei link al sito della scuola o del MIUR.

Quali le basi da cui partire per una scelta oculata e che non faccia rimpiangere per anni lo sbaglio di una decisione presa in maniera superficiale, qualora avvenisse?

Sostanziale è iniziare da una valutazione delle aspirazioni, degli interessi, delle tipologie di capacità (pratiche o meno) e perché no dalle debolezze dei giovani studenti, quindi procedere ad una indagine sui vari indirizzi scolastici che esistono sul territorio. Meglio non fermarsi a indicazioni generiche di conoscenti ed amici, negli ultimi anni la scuola è radicalmente cambiata ed inoltre i vari istituti, tra i quali il Valdichiana di Chiusi, possono aver aggiunto nuovi corsi che in pochi conoscono. Per questo è utile consultare le varie guide ministeriali, della Provincia, ma soprattutto i siti scolastici, perché è anche possibile che gli orari delle lezioni possano aver subito variazioni, apportate utilizzando l’autonomia scolastica, allo scopo di adeguare il percorso a particolari esigenze formative.

Gli interessi, ciò che piace e può piacere, sono l’arma più importante per una effettiva motivazione allo studio e per riuscire un giorno a realizzare i propri sogni.

Per ragionare in maniera obiettiva è necessario partire dal presupposto che non esiste una scuola migliore in assoluto, ma solo varie scuole con caratteristiche diverse, tra le quali è imperativo scegliere quella più rispondente alle proprie caratteristiche e aspettative.

Il più delle volte la scelta si indirizza verso i Licei anche per chi ha vocazioni personali che negli Istituti Tecnici o nei Professionali potrebbero essere maggiormente valorizzate.

Il 40% dei ragazzi, se potesse decidere oggi, farebbe una scelta scolastica diversa da quella effettuata a suo tempo (Fonte: Cird)

Soprattutto nelle nostre zone, permane diffuso il luogo comune che esistano professioni e ruoli solo femminili e solo maschili, niente di più sbagliato, ad esempio, in una guida ministeriale, rivolta alle ragazze, si legge : “..lo sguardo attento del tecnico di laboratorio, la precisione del progettista meccanico,… la creatività dell’artigiano non sono attributi maschili o femminili, sono professionalità che si acquisiscono con impegno durante un percorso di studi adeguato.” Concordo pienamente e non può essere diversamente.

Altre valutazioni importanti da fare come, in parte, ci suggerisce tra l’altro una seconda guida ministeriale, sulla quale è possibile anche riscontrare la ricerca di tecnici da parte delle aziende, sono:

– che i tempi per entrare nel mondo del lavoro sono diversi: più lunghi per i Licei, più brevi per gli Istituti Tecnici e Professionali, cosa da tenere in debita considerazione.

  • che si accede all’università con qualsiasi diploma (Liceo, Istituto Tecnico o Professionale)
  • che non esistono studi facili o difficili, sono sempre necessarie serietà e applicazione.
  • che da due anni esistono, finalmente anche in Italia, nuovi corsi biennali post-secondari “Istituti Tecnici Superiori” ideali per proseguire i percorsi Tecnici e Professionali

Un buon consiglio per i genitori può essere quello di aiutare e sostenere i figli nella scelta, ma senza voler trasferire su di loro desideri personali irrealizzati o aspirazioni che non coincidono con le loro reali potenzialità ed i loro interessi, tenendo anche in buon conto che la scuola, come il mondo del lavoro e delle professioni cambia in fretta e che la scuola di oggi non corrisponde più a quella di vecchi ricordi personali o di altri. Quanti “disastri” scolastici mi sono trovato di fronte in conseguenza di errori di questo tipo!

Importantissimo anche non seguire le mode del momento o le scelte di amici.

Ultimo suggerimento, che ho sempre dato quando ne ho avuto l’opportunità e che non sono certo il solo a fornire, è che i genitori non dovrebbero mai sostituirsi ai figli in nome di una presunta immaturità perché la scelta, anche se aiutata, meglio se non solo dai genitori, può essere un momento di crescita e di conquista di autonomia molto importante.

Queste sono tutte indicazioni che a qualcuno potranno apparire scontate, ma l’esperienza, purtroppo, mi insegna che nella realtà, troppo spesso, tanto scontate non lo sono.

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Una risposta a Scuola superiore: basare la scelta su potenzialità e interessi

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Concordo. Troppo spesso si continua a pensare al liceo per i più bravi, gli istituti tecnici per gli studenti meno dotati.
    Invece bisogna scegliere secondo le proprie inclinazioni.
    E’ davvero frustrante come ancora si confondano gli istituti tecnici. Il comprensivo di Chiusi ne ha sulle nuove tecnologie. Lo stesso professionale è profondamente cambiato negli indirizzi.
    Forse Carlo (Giulietti) dovrebbe mandarci un articolo dove spiega tutto questo.

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