Documento PD di Chiusi 27 ottobre 2010

[27/10, 19:12] Cardaioli Simona si: Non è stato semplice sintetizzare l’esito di 5 incontri per la valutazione amministrativa e politica di un mandato ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Se fosse stato possibile avremmo fatto l’assemblea e avremmo rendicontato a voce ma il covid ci ha di nuovo chiuso in casa. È un pò lungo ma abbiamo cercato di riassumere tutto

[27/10, 19:13] Cardaioli Simona si: Nei giorni scorsi si sono tenute le assemblee degli iscritti di ogni circolo del Partito Democratico di Chiusi per valutare il lavoro svolto dal sindaco e dall’amministrazione comunale negli ultimi 5 anni di mandato. In ogni circolo è stato chiesto di dare una valutazione sia amministrativa che politica all’operato del sindaco, degli assessori e del gruppo consiliare.

Il clima che si è respirato nella maggior parte dei circoli è stato sereno e costruttivo e la maggioranza degli iscritti ha manifestato la voglia di esprimersi e di condividere i propri pensieri con ragionamenti e contributi ampi e propositivi, seppur, alcune volte, non siano mancati toni ed atteggiamenti non molto consoni al dibattito civile e democratico.

Durante i dibattiti sono emerse valutazioni positive sull’amministrazione comunale, sul mandato elettorale e sulla positiva gestione dell’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19. Nell’importanza di valorizzare il lavoro svolto è stata espressa soddisfazione ad esempio per la realizzazione di rilevanti opere pubbliche come il completamento (ancora in corso) del nuovo palasport in località Pania, gli interventi per il recupero del Parco dei  Forti e degli ex Lavatoi a Chiusi Città; per il miglioramento del patrimonio storico e culturale; per i lavori di riqualificazione urbana; per aver prestato attenzione alle manutenzioni ordinarie e straordinarie; per aver introdotto nel piano urbanistico comunale norme paesaggistiche e ambientali  importanti per lo sviluppo economico e produttivo; per il recupero di una centralità in progetti turistici e culturali a livello Toscano ed interregionale collegati agli Etruschi; per il risultato politico per la riconferma della fermata del Frecciarossa nella nostra stazione ferroviaria, riconosciuta come punto di riferimento tra la Toscana del Sud e l’Umbria, a cui è collegata una progettualità tra ambiti turistici regionali e interregionali; per la nomina di Chiusi a Città Europea dello sport, anche grazie agli interventi realizzati e in corso di realizzazione nei nostri impianti sportivi; per aver messo in campo importanti azioni per la salvaguardia ambientale che hanno permesso al nostro Comune di ottenere il primato di Comune virtuoso nella raccolta differenziata dei rifiuti (primo comune nell’ATO di riferimento) … Questi sono solo alcuni dei risultati raggiunti rispondenti alla maggior parte degli obiettivi di mandato, nonostante le difficoltà in cui l’amministrazione si è trovata ad operare.

Nei dibattiti non sono mancate delle criticità rispetto ad alcuni obiettivi, soprattutto quelli a lungo termine che devono essere ancora completati. E’ stato evidenziato il fatto, ad esempio, che alcuni lavori previsti nel programma elettorale non sono stati realizzati, altri sono stati rallentati per il lockdown (come quelli che dovevano interessare le frazioni),  alcuni verranno intrapresi in questi mesi che ci separano dalle elezioni, altri dovranno essere riproposti nel prossimo programma elettorale se ritenuti ancora attuali. 

Alcune situazioni complesse, non positive, sono scaturite da una mancanza di confronto tra l’amministrazione, il partito, i cittadini e la società, come per esempio il dibattito sul progetto presentato da ACEA Ambiente e il rapporto con l’Istituzione scolastica ed i genitori per l’introduzione della settimana breve o lunga, dove le valutazioni pedagogiche sono passate in secondo piano rispetto ad altri aspetti, questioni come queste hanno generato un acceso dibattito nel nostro Paese provocando divisioni nell’opinione pubblica.

 E’ necessario imparare dagli errori fatti per riprendere la discussione sugli argomenti e maturare maggiore consapevolezza e dialogo con la società civile.

Dopo le vicende legate alla recente scissione di Italia Viva, dopo il difficile percorso elettorale regionale e dopo mesi non facili a causa dell’emergenza sanitaria, con l’insediamento della nuova segreteria – a seguito di un complicato percorso precongressuale – il bisogno di confrontarsi ha generato una serie di incomprensioni e di comportamenti che, in ogni caso,  non hanno inficiato l’andamento delle assemblee in cui sono stati affrontati importanti temi, sottolineati gli aspetti positivi del lavoro svolto ma anche rilevati errori, appunto, su cui riflettere ed imparare anche per il percorso futuro.

Sono emerse anche alcune mancanze di rispetto, a livello comportamentale, da parte di alcuni iscritti che hanno riportato, direttamente o indirettamente, alla stampa locale nomi e contenuti di interventi interni al dibattito e non si sono limitati ad una mera sintesi come sarebbe stato corretto fare, magari al termine delle consultazioni e non prima; le strategie si decidono insieme e non singolarmente. Anche questo deve far riflettere per non ripetere gli stessi errori e non generare confusione e tensioni sia all’interno del PD che tra l’opinione pubblica.

Ora è il momento di andare avanti, di guardare oltre e lavorare ancora più attentamente per la nostra città, inserendoci ancora di più nelle politiche di area a livello Valdichiana ma anche provinciale, regionale e con i Comuni della vicina Umbria, ragionando su temi come l’ambiente con particolare attenzione al nostro lago compresa  l’adduzione dell’acqua da Montedoglio sia per fini potabili che irrigui, la gestione dei rifiuti,  le infrastrutture, la valorizzazione degli istituti scolastici, la costruzione di un nuovo assetto socio/sanitario generato dal Covid-19.  Dovranno essere considerate ulteriori prospettive economiche, commerciali, culturali, turistiche e di sviluppo usando anche ampiamente la tecnologia  al fine di reperire risorse che arriveranno dall’Europa.

Nella valutazione politica da parte dei circoli è stato riconosciuto il merito a tutto il gruppo consiliare di essere rimasto coeso ed unito a seguito della scissione di Italia Viva dal Partito Democratico, ciò è stato un elemento fondamentale anche per le elezioni regionali, grazie all’importante contributo di alcuni consiglieri ed amministratori, un lavoro di squadra tra partito, amministrazione e consiglio comunale è sempre auspicabile. Tuttavia  non sono mancate  valutazioni negative su alcune posizioni del sindaco, sia per le sue dimissioni dal PD ad un mese dalle elezioni regionali, sia per le modalità con cui sono state comunicate che per il suo atteggiamento tenuto in campagna elettorale.

La maggioranza degli iscritti ritiene comunque doveroso instaurare un dialogo con il sindaco per ricucire un rapporto tra sindaco e PD ed uscire da questo stallo politico ed amministrativo per arrivare serenamente a fine mandato per poi ragionare del futuro.

In ogni caso, dato che il sindaco ha deciso in autonomia di uscire dal PD, dovrà essere lui stesso a pronunciarsi sulla volontà di rientrare senza porre condizioni, seguendo i percorsi previsti dallo statuto. Il PD di Chiusi è disponibile a considerare un suo rientro e nel contempo a fare chiarezza, viste le incomprensioni  nate da entrambi, per capire se ci sono le condizioni affinché il sindaco possa e voglia dare il suo contributo in questo partito che si sta misurando con nuove sfide e che sta cercando di tracciare un nuovo percorso politico.

Durante gli incontri quasi la totalità degli iscritti di tutti i circoli ha riconosciuto il lavoro positivo dell’attuale dirigenza del partito mosso da un approccio di apertura e confronto sia a livello locale che territoriale, nella ricerca di una identità politica che segua le linee nazionali caratterizzate da pluralità ed inclusione, nonostante le difficoltà di dialogo e coinvolgimento degli iscritti per poter rispettare le norme anti pandemia, resesi necessarie all’indomani dell’insediamento.

In questa ottica dobbiamo guardare al futuro, confrontarci sui temi per il nuovo programma elettorale e dialogare con le altre forze politiche di centro sinistra, indipendentemente dal fatto che possano andare in porto alleanze. Infine dovremmo confrontarci sui nominativi per la futura squadra di governo della Città di Chiusi che, ci auguriamo, possano essere ampiamente condivisi.