Lucchetti ai cassonetti

di Luciano Fiorani

Oggi, casualmente, ho notato che per depositare i sacchetti della spazatura negli appositi cassonetti, un nostro concittadino stava armeggiando con un lucchetto. Incuriosito, mi sono avvicinato, e gli ho chiesto se temesse che gli rubassero l’immondizia visto che aveva applicato i lucchetti ai cassonetti.

Mi ha risposto, un po’ seccato, che l’insolita chiusura era indispensabile per non avere sorprese con quelli di Sienambiente, non certo perchè temeva furti di spazzatura.

Da un po’ di tempo sembra infatti che fiocchinio multe salate per depositi irregolari, allora il nostro, per evitare che qualche passante depositi materiale non conforme nei suoi cassonetti ha pensato bene di cautelarsi.

Se si capisce la prudenza, ho insistito, non mi è chiaro come fanno gli addetti al ritiro con i cassonetti bloccati. E paziente, l’anziano signore, mi ha spiegato che ogni singolo cassonetto viene lasciato aperto solo prima del ritiro del materiale e il rischio multe è scongiurato.

La situazione delle multe in realtà non è chiara, c’è chi dice che ne siano arrivate diverse e sostanziose (si parla di centinaia di euro l’una) ma di certo non si è visto né sentito nulla perchè, dopo la campagna informativa al momento del passaggio alla raccolta “porta a porta”, né Sienambiente né il comune hanno trovato il modo di informare i cittadini sull’andamento di questo nuovo sistema, se ci sono margini ulteriori di miglioramento e sulle sanzioni per chi sgarra.

Pare che la raccolta differenziata funzioni perchè è diminuta considerevolmente la parte indifferenziata, ma nessun dato è stato evidenziato su quella che è la vera frontiera dei rifiuti: la riduzione.

Eppure gli esempi ormai fioccano e comunità che si sono ben organizzate, senza per questo dannarsi l’anima, hanno ottenuto risultati strabilianti. Ma alla base non c’è solo un’organizzazione eccellente c’è stata soprattutto (prima, durante e dopo) una sensibilizzazione capillare che ha modificato profondamente comportamenti e modi di consumare.

Da noi tutto questo non c’è stato e par di capire che nessuno se ne preoccupi. Prima si faceva così e oggi si fa cosà, e per chi non si adegua giù con le multe.

Un po’ poco per affrontare un problema serio che ha tantissime implicazioni.

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19 risposte a Lucchetti ai cassonetti

  1. carlo sacco scrive:

    X Fiorani : Se c’è accertata una responsabilità personale si multa la persona-e qui non ci vedo nulla di strano- ma non una multa ad un condominio perchè nei sacchetti di chi non si e potuto accertare l’appartenenza si sono riscontrate irregolarità. Se la gente stà zitta e condominialmente paga allora si pagherà da adesso e per le stesse ragioni anche nel futuro impropriamente, anche se i singoli si comportano bene .Ma perchè a quei singoli che non possono appurare chi sgarra viene demandato di pagare la sanzione ?L’illecito viene commesso dentro una casa privata e non alla presenza di altri condomini,questi ultimi devono pagare per chi sgarra ? Stà qui l’infondatezza della sanzione amministrativa.Se l’illecito lo commette un privato ed è accertato tramite il ritrovamento della mondezza di appartenenza, di sicuro che il privato debba pagare la sanzione.Questo mi sembra normale.

  2. Ah, ma allora é un’IRAP sotto mentite spoglie!

  3. lucianofiorani scrive:

    XSacco. Le multe, da quel che si sente in giro, stanno arrivando eccome. Le notizie che ho riguardano alcune attività commerciali dello scalo e non condomini, quindi si parla di “responsabilità individuale”.
    L’entità delle sanzioni mi hanno detto che è nell’ordine delle centinaia di euro.

  4. carlo sacco scrive:

    La sanzione al Condominio è illegale e la fondatezza della sua illegalità è la natura di commistione del ”reato”stesso per il quale si multerebbero più persone(codomini). Il reato per sua natura non può in questo caso essere di natura collettiva,poichè un condomino che si comporta correttamente non ha nessuna possibilità di essere in casa di un altro che immette i rifiuti non ammessi dentro una tipologia di sacchetto e quindi anche chi si comporta secondo le regole andrebbe a pagare per un atto che non ha commesso. Il reato è personale e diversi mesi fa l’ho anche specificato nel blog stesso.Siena Ambiente od il Comune non possono multare il Condominio anche se tale adesso è un ”soggetto di diritto”che possiede una natura giuridica,con attribuzione di codice fiscale ed altro.Se una persona non può contrastare l’uso distorto di un altro non può essere responsabile e non può rispondere di tale atto ed essere demandata a lui la ricerca dei responsabili .Qui stà-secondo me-la base della infondatezza di tale disposizione che fra l’altro mi sembra che fin’ora-se non sbaglio-se ne sono ben guardati dall’applicarla. Che lo dicano per dissuadere la gente mi sembra anche logico e di normale buon senso ma non esiste un principio per il quale si dica che è responsabile il condominio. Lo dicono loro, ma è una cosa che è contraria sia alla legge che alle consuetudini giuridiche.Fare cassa sulle distorsioni sta diventando normale di questi tempi.Questo è il mio pensiero.

  5. No, Micciché: multano i condomini seri, ché così la multa viene spalmata tra più condomini e c’è meno rischio che qualcuno s’inalberi.

    Ma tanto per sapere, la multa chi la eleva? Il Comune o Sienambiente?

    Perché, se è il primo ad elevarla, si capisce alla grande che è una delle motivazioni con le quali Sienambiente hanno venduto l’affare al Comune…

  6. lucianofiorani scrive:

    Un contributo dall’ANTIPOLITICA sullo stato dell’arte dello smaltimento rifiuti: http://www.youtube.com/watch?v=5PSZHOTxwGU

  7. pmicciche scrive:

    Postilla per Tomassoni. Ci sono i Condomini “veri”, dove mi auguro che la nuova situazione sia stata ufficializzata con una presa in carico da parte dell’Amministratore e ci sono poi i Condomini “di fatto” – entro i 4 proprietari, ma talvolta con diverse famiglie – dove ognuno conta singolarmente. Li, chi paga? Si procede attraverso il metodo della delazione? Poi ci sono i pittoreschi sacchetti fuori delle porte, che appartengono a tutti e a nessuno; in questo caso si potrebbe multare con un’estrazione a sorte da tenersi la domenica mattina sotto la Pensilona. Per ultimo citerei chi li va a mettere nei bidoni degli altri; d’inverno gli si possono tirare le palle di neve ma d’estate, come si fa? ….aspetta, si, forse con la pompa dell’acqua….. Insomma, ribadisco che la via delle multe “punitive” è quella sbagliata….e nemmeno la più accorta…..

  8. lucianofiorani scrive:

    Non ti posso illuminare.
    In effetti nessuno ha mai sollevato la questione se non, con qualche sporadico intervento, questo blog.


  9. lucianofiorani:

    Insomma, dovrebbe essere chiaro che lo smaltimento dei rifiuti è un grande affare con molteplici implicazioni (politiche, economiche, sanitarie…)

    Finanziarie, Luciano. Si dice finanziarie, ché quella parolina, oggi, è omnicomprensiva.

    […] ma si sta facendo di tutto perchè la gente non ci capisca un accidente.

    Ed è proprio qui il punto: la mancanza d’informazione assieme ad un po’ di vera e propria disinformazione buttata quà e là.

    E questo, si badi bene, se da una parte a Chiusi è colpa dell’attuale Ammmministrazione, dall’altra La Primavera non ha meno colpe: s’è preoccupata di scavare un po’ più a fondo nella questione ai suoi albori? Ha cercato di informarsi ed informare il cittadino sui meccanismi messi in atto dalla rivoluzione copernicana del porta-a-porta?

    A me pare di no. Illuminatemi.

  10. lucianofiorani scrive:

    @Tomassoni. Lo scorso anno ho assistito ad un incontro a Montepulciano in cui si discuteva di certi aspetti dello smaltimento (compost, riciclaggio, inceneritore provinciale…).
    E venenro date notizie allucinanti. L’inceneritore di Poggibonsi, per dirne una, fu detto che era sovradimensionato per la nostra realtà e che per funzionare a pieno regime occorreva che si producesse più monnezza. Naturalmente non ho gli elementi per giudicare una tale affermazione ma il fatto che sia venuta fuori la dice lunga sugli intenti di chi la spazzatura la “lavora”.
    Noi ci preoccupiamo di ridurla ma c’è chi prega che continui ad aumentare. Già questo mi pare un punto su cui far chiarezza prima di discutere di bollette e soluzioni.
    Insomma, dovrebbe essere chiaro che lo smaltimento dei rifiuti è un grande affare con molteplici implicazioni (politiche, economiche, sanitarie…) ma si sta facendo di tutto perchè la gente non ci capisca un accidente.
    Non ho mai aderito alla giornata “puliamo il mondo” perchè non mi pare coerente andare a raccattare le cartacce, lasciate in giro dagli incivili, insieme a chi avalla un sistema di smaltimento che fa gli interessi di pochi furbacchioni.
    Per il compost (compresa la certificazione) il discorso sarebbe ancora più lungo.

  11. Micciché, il trucco dell’intrico legale di cui parli è che il cassonetto in questione si trova all’interno degli spazi condominiali. Non trovandosi su spazi pubblici, Comune e Sienambiente multano il condominio, diciamo, “in solido”. Poi i condòmini, se proprio vogliono, si vadano a cercare il vero responsabile.

    Quindi, oltre ad avere un servizio dimezzato (perché non ci sono più cassonetti pubblici), c’è anche la beffa che eventuali costi e smazzamenti per cercare il vero responsabile non se li deve più sobbarcare il Comune o Sienambiente, ma il cittadino.

    C’è di buono che, di questo passo, potremo arrivare a farci giustizia da noi…

  12. Luciano, sì, capisco. Ma secondo me è proprio sul compost che Sienambiente fa gli affari migliori. Certificati ISO, per di più! http://www.sienambiente.it/compost.htm

    Quindi figurati se ti viene incontro “spalmando”, come proponi, la riduzione di tariffa anche su chi non ha spazio per il compostore: considerando la monnezza “libero mercato”, il suo obiettivo è casomai quello di dissuadere concimaie fai-da-te (a parte la propaganda).

    E, comunque, hai presente anche un piccolo condominio quanto organico produce? Considerando che il compost matura in 9-12 mesi, hai presente quanto spazio ti serve per il compostore?

  13. lucianofiorani scrive:

    x Tomassoni. Certo il compostore individuale non è una soluzione. Però sai quanti condomini “popular”, e non solo le ville dei ricchi quindi, hanno spazi a disposizione per collocarlo senza asfissiare.
    Le soluzioni se si vogliono cercare si trovano.
    La riduzione in bolletta che ha proposto Chianciano potrebbe essere spalmata su tutti i cittadini e non solo su quelli che hanno preso il compostore. La quota individuale si ridurrebbe notevolmente ma sarebbe un piccolo incentivo a porre attenzione al riciclaggio.
    Il punto resta indiscutibilmente quello di ridurre la mole complessiva dei rifiuti, ma nè le amministrazioni nè le aziende del settore ci vogliono sentire.
    Ai cittadini si chiedono buon senso e collaborazione mentre a quelli che ci lucrano non si chiede niente. Anzi, si cerca di agevolarli in tutti i modi.

  14. pmicciche scrive:

    Ho l’impressione che la questione che ha portato alcuni ad apporre i lucchetti potrebbe rivelarsi un intrico “legale” non da scherzo. Stabilire la responsabilità in un Condominio non sarebbe semplice (con l’aggiunta di guerre interne tra condomini) e ancor più se qualcuno da fuori si intrufolasse per buttare la spazzatura nei contenitori degli altri (cosa che vedo avvenire spesso). Credo che la miglior soluzione sarebbe quella del buon senso e, magari solo in casi reiterati e dopo adeguate segnalazioni disattese, procedere eventualmente con le contravvenzioni. Non è questo il momento ideale per vessare i cittadini con multe costringendoli a contromosse kafkiane come quelle del lucchetto ai bidoni dell’immondizia! E poi, chi è senza peccato scagli la prima pietra…….


  15. anna duchini:

    Non so se la riduzione è significativa però è un segnale nella giusta direzione.

    Non so a quale direzione ti riferisci, ma se abiti in un appartemento di un palazzo senza gran spazi condominiali, il compostore dove lo metti? Oltretutto, non lo puoi nemmeno tenere al chiuso: non è che produca fragranza alla rosa…

    Quindi, come al solito, chi si può permettere un’abitazione con tanto di giardino, potrà anche avere una riduzione sui rifiuti. Il popolino, ‘nvece, s’attacchi…

  16. anna duchini scrive:

    Il comune di Chianciano ha annunciato che ridurrà fino al trenta per cento la parte variabile della bolletta a chi è in possesso di un compostore distributo dal comune.
    Non so se la riduzione è significativa però è un segnale nella giusta direzione.
    Quanto a quello che fa presente Tomassoni bisognerà attivarsi, come è stato fatto con Nuove acque per la quota relativa alla mancata depurazione.
    Certo che quando devono restituire qualche spicciolo non lo fanno mai automaticamente e nemmeno te lo fanno sapere. Deve essere sempre l’utente ad attivarsi. Alla faccia delle società di servizio!
    Servizio a chi? Per loro!

  17. E poi un po’ di elasticità non guasterebbe. Non è possibile che se uno ha un impegno e ritarda a mettere fuori l’organico, poi se lo deve tenere tutto il week end. Oppure deve andare, furtivamente come un ladro, perchè se ti beccano è cazziatone o multa, con la macchina in uno dei cassonetti periferici, (giovancorso, pietriccia, montallese, querce al pino) e gettare lì il frutto del peccato. Non sarebbe più comodo lasciare, in un punto qualsivoglia, dei cassonetti disponibili per chi può aver avuto un problema?

  18. Ah, tra l’altro, il luglio scorso ha visto una novità in materia di Tarsu-TIA: con sentenza 238 del 24 luglio 2009, la Corte Costituzionale ha detto che quella è una tassa, non una tariffa per servizi.

    Il risultato netto è che l’IVA (al 10%) di quella tassa non va più applicata e che se ne può richiedere il rimborso per le bollette pregresse!

    Un PDF della sentenza è http://www.comune.collegno.to.it/aree-tematiche/tributi-finanze/pdf/tia2010/sentenza-corte-cost.pdf .

    Un modulo per richiedere il rimborso lo trovate in http://lucatonzani.blogspot.com/2009/08/richiesta-di-rimborso-iva-per-tia-e.html .

    In queste mani siamo…

  19. A suo tempo avevo già manifestato il sospetto che quello della raccolta porta-a-porta fosse un mezzo per trasformare un servizio in una fonte di reditto per il comune e seinambientaccio (http://www.chiusiblog.it/?p=774).

    É stata introdotta senza alcun supporto statistico serio sulle sue migliori performance (in merito alla qualità del riciclo) rispetto alla tecnica dei tre cassonetti pubblici e senza alcuna indicazione dettagliata in merito alla filiera del riciclo ed alle modifiche ad essa apportata. Ci è stato detto che “è meglio, perché il riciclo sarà tot in più”, senza dire quanta parte di quel “più” è imputabile alla tecnica del porta-a-porta e quanta a migliorate tecniche di filiera.

    So’ cazzari.

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