Immagini d’epoca dell’attività del teatro Mascagni

Teatro e giardini anni '60

di Carlo Sacco

L’Archivio Fotografico-Storico The Face of Asia ha foto riguardanti il Teatro Mascagni, ma purtroppo non riguardano le sue strutture.

Possiede lastre fotografiche pancromatiche 13×18 della struttura vista dall’esterno risalenti alla fine degli anni ’50 primi anni ’60 eseguite da mio padre per essere editate su cartoline. Riguardo all’uso dell’interno ci sono poche immagini che riguardano personaggi dell’epoca (anni ’50) nelle occasioni di ritrovo (veglioni,carnevali ecc), mentre possiede un brevissimo filmato (muto) degli anni ’50 in cui si vede la consegna di premi per una rappresentazione locale dal titolo di quella ben più famosa ”Lascia o Raddoppia” in cui il Prof. Del Toro consegna premi e s’intravedono dei cantanti che nella stessa occasione si esibiscono, con l’orchestra di Chiusi che suona (ma è un passaggio contenuto in un brevissimo filmato 8 mm).

In una delle foto citate prima si riconoscono quelli che erano veri e propri personaggi di Chiusi dell’epoca di nome: Fernando Donati, Fernando Foderini, il sindaco Marchetti, il Dr.Della Ciana e altri, mentre in un’altra si riconoscono benissimo Franco Boccaccio, Fernando Donati ed altri.

Tutte queste immagini, e non solo queste, su Chiusi, potrebbero essere usate per farne una grande mostra su ciò che sono stati i personaggi di Chiusi più famosi e più in vista nel passato, e siccome ormai è trascorso più di mezzo secolo da quegli anni, diventerebbe motivo di attenzione da parte di tutta la cittadinanza una grande ed estesa esposizione che curasse i ricordi e le immagini.

Una prerogativa della cultura è anche questa: tramandare il passato per meglio conoscere il presente. Purtroppo viviamo in tempi dove non ci sono fondi per la sanità figuriamoci per la cultura… Ma sarebbe proprio quest’ultima il volano per ripartire verso livelli reddituali più alti che possano togliere il paese dalla palude in cui si trova.

Specifico che tale materiale è gestibile solo dall’Associazione.

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3 risposte a Immagini d’epoca dell’attività del teatro Mascagni

  1. Esiste già una base di lavoro, una pubblicazione che abbiamo curato come semidarte a fine anni 80 per la celebrazione dei 50 anni del teatro, dove si raccolgono foto e volantini e altri documenti sulle attività del teatro. E poi c’è il bel libro scritto da Fulvio Barni.

  2. carlo sacco scrive:

    Tanto per precisare : circa un anno fa chiesi la collaborazione di alcune famiglie chiusine per poter disporre e scannerizzare materiale fotografico-storico sulle famiglie più note a Chiusi nel passato e chiaramente per poi renderli ai legittimi proprietari non appena eseguita la scannerizzazione.I tutto era finalizzato alla raccolta di materiale su una possibile mostra sulle famiglie più importanti di Chiusi ne passato.A tale iniziativa e con animo ben predisposto ha risposto solo una di queste famiglie di cui non voglio fare il nome e mi ha fornito un materiale fotografico di grande e sconvolgente bellezza eseguito perlopiù dai F.lli Alinari e da Giacomo Brogi,i fotografi più famosi dell’epoca. Ma in Chiusi vi sono altre famiglie che si potevano ben permettere all’epoca di quando nasceva un loro congiunto di portarlo bambino dagli Alinari o da Brogi a Firenze e di fargli il ritratto.Ho cercato da altre famiglie ma tutte restie oppure non hanno dato seguito a ciò che avevano promesso.Peccato, poichè nel tempo si sà bene cosa succede a detti epitaffi di memoria.I figli, i figli dei figli non danno alcuna importanza a tali cose, anzi spesso si ritrovano nei mercatini, lacere e consunte.Dopo la scannerizzazione che ho eseguito ho regalato il DVD al legittimo proprietario delle immagini, sperando di averle in qualche modo salvate, e che che in futuro qualcuno alzandosi una mattina e guardandosi allo specchio si chieda com’erano i sui nonni, bisnonni e trisavoli.

  3. lucianofiorani scrive:

    Purtroppo la politica ci ha abituato da troppi anni a frasi e slogan propagandistici ben studiati ma a cui non viene dato poi alcun seguito.
    Facile e convincente affermare: fare di più con meno, usiamo al meglio quello che abbiamo in casa…
    Poi nella realtà, anche quando si verificano le occasioni, non si muove foglia.
    Questa proposta di Carlo Sacco mi sembra nè banale nè costosa. Avrà un seguito o finirà come tante altre nel dimenticatoio?

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