Archivi del giorno: 10 Gennaio 2015

La Cenerentola a Sarteano ovvero l’opportunità di riscoprire i piccoli teatri.

cenerdi Mario ParisRitorno due volte l’anno in terra Toscana: a luglio e a gennaio. L’estate scorsa fui allietato da uno stupendo Amico Fritz ma la mia meraviglia e contentezza sono state immense quando ho visto alcune locandine che riguardavano l’opera LA CENERENTOLA di ROSSINI a Sarteano nei primi giorni di gennaio. Con mio immenso piacere trovo che sono gli stessi artisti che si sono prodotti proprio per amico FRITZ . Non ci penso due volte: vado. Adoro Rossini ma purtroppo devo dire che ultimamente sono andato a teatro e sono rimasto molto deluso sia dalle Compagnie di canto sia da alcune mise en scène davvero anacronistiche o di dubbio gusto.

Questa regia, affidata a una giovane ragazza, ha esaltato il lato fiabesco della vicenda e, coadiuvata da scene e costumi, hanno reso davvero fluida questa immensa opera del genio pesarese. Scene dipinte in maniera ineccepibile . Panni stesi ad asciugare , e grazie a questo stenditoio le scenografie fanno da quinta e sono velocemente intercambiabili. Costumi semplici, ma d’effetto. Il terzetto d’archi è stato efficace e preciso, con molti colori. Il direttore Alessandro Arnoldo è un direttore “che segue” non solo strumenti ma anche cantanti e che si diverte insieme al pubblico. maestria nell’accompagnamento e fantasia nei recitativi da parte del maestro al cembalo Emanuele Leomporri.

Punto di forza dello spettacolo, l’allegria e la grande professionalità scenica e vocale dell’affiatata Compagnia. Il mezzosoprano Paola Cacciatori e il baritono Allan Rizzetti sono i punti cardine dello spettacolo : vocalmente e scenicamente non hanno nulla da invidiare a nomi prestigiosi che vociferano specialmente in questo repertorio: basta uno sguardo, un colore di voce e si calano nei difficilissimi personaggi di Angelina e Dandini/principe.  Il basso Bussano ha cantato con maestria le due impossibili arie scioglilingua di Don Magnifico e ha saputo tenere la scena molto bene. Ramiro il principe era il tenore Gabriele Barinotto. Nonostante la sua figura molto da tenore ottocentesco non gli abbia permesso grandi movimenti (tra l’altro comunque in linea con la regia), è stato un elegante interprete. Le sorellastre erano quanto di meglio si potesse immaginare : agli antipodi anche fisicamente . Lea Airoldi di carnagione trasparente ed Emanuela Scirea di un bellissimo nero cioccolatino : divertenti, mai statiche, mimica strappa sorrisi. Due vere capricciosette. Alidoro era un cantante Coreano, Mattia Keebeck Lee: buona voce, buona presenza scenica. Evviva quindi la multietnia in questa Compagnia di canto, che ne fa un punto a loro favore. Queste due ore sono volate. Allo scoccare della mezzanotte, il mezzosoprano stava attaccando il celeberrimo “non più mesta accanto al fuoco” ma questa volta, nessuno è ritornato zucca, o topolino o serva. Anzi, è davvero una rinascita: la rinascita dell’opera lirica in queste zone grazie a questa giovane Compagnia. Speriamo davvero che una attenta gestione dei teatri e delle varie pro loco locali invitino questi talentuosi artisti in maniera fissa. Mi si consenta di terminare con un Evviva Rossini !!!

 

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Un’intervista elettorale in un gazzettino elettorale

xtradi Luciano Fiorani

Stamani in edicola ho trovato un nuovo giornalino in distribuzione gratuita: Fatti senesi. Ne ho presa una copia, l’ho sfogliata e…mi son detto: ci risiamo. Si avvicinano le elezioni (regionali, stavolta) e fioriscono le iniziative editoriali. Come non ricordare quella del Gazzettino chiusino, alle scorse elezioni amministrative?

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