Chiusiblog: il compleanno e la possibile crisi del settimo anno

chiusiblogdi Paolo Scattoni

Il 2 maggio 2010 iniziava la storia di questo blog con un post che apriva così: “Questo sito, ancora in costruzione, ha l’ambizione di diventare un diario del dibattito su ciò che avviene a Chiusi e dintorni “. Il blog per il primo anno si è chiamato “chiusinews”, poi un improvvido intervento dell’ordine toscano dei giornalisti ci costrinse a cambiare nome. Successivamente la giurisprudenza dette ragione a casi come il nostro, ma era troppo tardi e così il nome è rimasto chiusiblog.

In sei anni i post pubblicati sono stati poco meno di 3000 e i commenti poco meno di 15000.  Nella prima fase (quella di chiusinews) sono stati in proporzione più numerosi. Non è stato soltanto perché all’inizio eravamo in due (l’iniziativa era stata avviata da me e Luciano Fiorani), ma anche per il progressivo mutare della tecnologia. La diffusione massiccia di facebook ha reso obsoleti molti blog. Chiusiblog ha invece resistito, perché probabilmente c’era uno spazio per una “community” di persone che intende “fissare” le tappe del dibattito che si svolge a Chiusi. In questo senso l’esistenza di un archivio risulta molto spesso preziosa.

Non è detto che questa iniziativa possa continuare. Ci sono molti fattori. La tecnologia continua a progrdire ed è possibile che si possa fare a meno del blog. C’è poi la classica crisi del settimo anno. Il lavoro che viene svolto non è di poco conto e gli anni passano per tutti. Per ora non emerge un ricambio che sarebbe invece molto gradito.

L’avventura continuerà fino a che sarà utile. In fondo sei anni in un mondo che muta a grande velocità sono davvero tanti.

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2 risposte a Chiusiblog: il compleanno e la possibile crisi del settimo anno

  1. Carlo Giulietti scrive:

    Grande Paolo la tua voce non può mancare, il tuo blog penso che abbia ancora una funzione, pur ridotta dai nuovi social, pur, ogni tanto, “assillante”, apparentemente scostante ma, sempre onestamente importante!

  2. luciano fiorani scrive:

    Sarebbe davvero un peccato se venisse meno questo spazio. Il perché credo sia del tutto evidente e i social non possono sostituirlo.
    Ma servono assolutamente forze nuove. Se non ci sono manifestazioni di interesse si può fare un ulteriore tentativo.
    Poi, se non ci fossero persone disposte a impegnarsi nella gestione, starà al buon cuore di Paolo (Scattoni) decidere fino a quando continuare.
    D’altra parte un impegno pubblico (qualsiasi impegno pubblico) non può essere per sempre.

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