Acqua: Dopo il referendum il Comitato invita i comuni a prendere iniziative

di Luciano Fiorani

Qualche giorno fa, su questo blog, Alfio Rossi chiedeva polemicamente: i “SI” hanno vinto il referendum, e ora?

In effetti parrrebbe di assistere al solito, passata la festa gabbato lo santo. Ma non tutti hanno abbassato la guardia. Il Comitato senese per l’acqua bene comune ha inviato una lettera e uno schema di delibera a tutti i consigli comunali della provincia per dar seguito al risultato referendario.

Nella lettera si può leggere: “La valanga di SI , con più del 95 %, ha chiaramente detto che le cittadine e di cittadini :

-vogliono che l’acqua non sia privatizzata ma gestita dal pubblico senza profitti per i privati ;

-non vogliono l’energia nucleare ;

-vogliono che la legge sia uguale per tutti, senza eccezioni.

Il Comitato Senese 2 si per l’acqua bene comune vi invita a compiere tutti gli atti e tutti gli adempimenti necessari per iniziare il percorso della ripubblicizzazione dei servizi idrici. Diversi comuni ne stanno discutendo.

Napoli è il primo comune italiano, dopo il referendum, a procedere verso la ripubblicizzazione dell’acqua. Il neoassessore ai Beni comuni del comune di Napoli, Alberto Lucarelli ha dichiarato: «Introdurremo il modello pubblico che si sta seguendo anche a Parigi, i movimenti entreranno nella governance e anche nei comitati di controllo. Il percorso giuridico verrà costruito con il Forum dell’acqua».

Riteniamo fondamentale andare proprio in questa direzione, creando un intreccio tra istituzioni e cittadinanza attiva, per una gestione pubblica, partecipata, efficiente, trasparente del bene comune acqua. Chiediamo un incontro, a sindaco e giunta, al fine di concordare il percorso su come dare seguito ai referendum”.

Nello schema di delibera si propone di modificare lo Statuto del Comune per inserire l’articolo che riconosce il diritto all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. Si garantisca che la proprietà e la gestione della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili.
Si rivendica il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del SII, di sostenere la campagna a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico, di promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico. E di sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati.

Se al Comune di Chiusi queste sollecitazioni non fossero ancora arrivate ricordiamo che il sindaco, gli assessori e i consiglieri possono contattare i referenti del Comitato ai seguenti indirizzi:

Andrea Borgna (portavoce) 0577/ 355554 , 347/5410615 e-mail pisanu@interfree.it

Colin du  Liege (responsabile organizzativo) 0571/ 660117 , 338/5028896 e-mail acquapubblicasenese@autistici.org

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