Bettollini. La resa dei conti con Nasorri è sul sito del Comune

 

di Luciano Fiorani

Una volta chi abbandova IL PARTITO, specie se aveva ricoperto un qualche incarico, veniva fatto oggetto di attacchi personali per screditarne la persona e di conseguenza il gesto che aveva compiuto.

Oggi invece…pure.

Nel sito del comune si può infatti leggere uno sbalorditivo comunicato stampa in cui l’assessore Bettollini spara a zero contro l’ex capogruppo provinciale del Pd, Marco Nasorri.

L’occasione è fornita da una modifica al piano delle politiche venatorie della Provincia. Queste le parole dell’assessore: “…ma purtoppo a deludere profondamente è il comportamento dell’ex capogruppo in consiglio provinciale Marco Nasorri che mai in questi anni si è speso a difesa della politica venatoria chiusina pur conoscendo l’importanza della materia per tutto il nostro territorio. Il nuovo piano quindi per entrare in vigore dovrà in primis, convincere il Comune di Chiusi che si è mostrato vigile a quanto si stava facendo e sensibile alle esigenze delle ass. venatorie che invece il consigliere provinciale Nasorri aveva ignorato e non coinvolto; se fosse stato per Nasorri la passione di centinaia di persone e tradizioni secolari sarebbero andati inesorabilmente in fumo”.

Senza farla troppo lunga, oltre alla personale solidarietà a Marco Nasorri per il rozzo attacco ricevuto, vorrei proporre qualche interrogativo.

Se Marco Nasorri in questi anni non ha mai difeso la politica venatoria del nostro comune come mai viene attaccato personalmente solo adesso che ha lasciato il Pd?

Vi sembra normale che in un comunicato stampa del comunehttp://www.comune.chiusi.si.it/images/testi/files/politichevenatoriesalveChiusi.pdf si debbano leggere “regolamenti di conti” di questo tipo?

Il Pd, naturalmente, con qualsiasi organismo o attraverso i renziani (come usa oggi), ha tutto il diritto di espimere giudizi sull’operato del suo ex capogruppo provinciale ma che lo faccia oggi, dopo che Nasorri ha abbandonato il Pd, e soprattutto attraverso un comunicato stampa dell’amministrazione comunale mi pare francamente fuori tempo massimo, fuori luogo e di pessimo gusto.

Se questi sono i nuovi metodi di far politica che “i renziani” vogliono propinarci, sappiano almeno che li abbiamo già sperimentati tanti anni fa.

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10 risposte a Bettollini. La resa dei conti con Nasorri è sul sito del Comune

  1. pscattoni scrive:

    Un dibattito sulla caccia sarebbe sicuramente interessante. Dall’articolo trionfalsta (e denigratorio nei confronti di Marco Nasorri) non si capisce quale sia la materia del contendere.
    Approfondiamo e discutiamo. Non lo posso fare io perché non sono un esperto.
    Quello che però non mi sembra sia stato sufficientemente percepito nella sua gravità è l’utilizzazione di uno spazio istituzionale (il sito del Comune) per regolamenti di conti di partito.

  2. Certo che fa un certo effetto leggere comunicati quali quello in argomento in modo particolare nel punto in cui si parla della caccia come di una tradizione secolare scordandosi che qualche secolo fa ma anche una cinquantina di anni or sono si andava a caccia per magiare e non per fare sport e sapere che nella nostra giunta é rappresentato un partito come SEL dove la “E” sta per ecologia, così come fa effetto, per chi frequenta il “sentiero della bonifica”, incontrare cacciatori che mandano i cani nelle prese sottostanti e loro per cacciare (anzi fare sport) più comodamente camminano rialzati sul sentiero a poco meno di 50 mt dalla linea ferroviaria ! Così come ancora fa effetto sentire vicino alla orecchie il busso causato dalla sparo di uno sportivo. Ma mi si faccia il piacere.

  3. Se di Nasorri hanno potuto tentare di accusarlo solo di faccende veramente marginali, l’impressione che se ne trae é che tanto male Nasorri non dovrebbe essere.

    Renzi al Bettollini dovrebbe fargli rifare un corso di mudding…

  4. Luca Scaramelli scrive:

    C’è poco da commentare, è l’ennesimo capitolo della storia che si ripete ormai da anni, la politica non esiste più, non esistono più i soggetti (i partiti) che facevano politica e ad essi non si è sostituito nessun altro soggetto. Da tempo gli amministratori si occupano di ciò che i partiti non fanno più, così è facile vedere dei dilettanti allo sbaraglio, dei veri e propri ignoranti della politica che si abbandonano ad atteggiamenti incredibili, tanto non c’è nessuno a prenderli per un orecchio e allontanarli a calci in culo (ciò che meriterebbero certi personaggi), il pubblico poi è ammaestrato e non controlla e questi sono i risultati.
    Auguri a noi tutti, ne abbiamo bisogno.

  5. pscattoni scrive:

    I metodi possono assomigliare a quelli del passato, ma hanno un’origine molto diversa. E’ necessario approfondire perché questa degenerazione della politica temo che ci accompagnerà a lungo.

  6. carlo sacco scrive:

    Credo che tutto questo possa essere eccessivo a cominciare dalla vignetta della pugnalatura alle spalle di Cesare.La creazione dei Terzieri non è stata l’espressione di un fatto liberatorio o culturale della comunità chiusina ma è stato un modo per il quale si è reagito ad una statica e vetero cultura di quel partito che amministra-va Chiusi e facendo preparare il terreno dopo anni a quanto di insulso succede oggi,con la direzione velata ma essenziale ed EGEMONICA di chi sappiamo.Ritorniamo alle vecchie polemiche di cosa rappresentano i terzieri per la gente?La risultante di oggi che chiamerei Renzismo è la diretta intromissione di interessi variegati nei varchi lasciati scoperti da una sinistra che si è dissolta non riflettendo sul perchè tutto questo sia avvenuto.E’ povertà culturale di una sinistra non sinistra e che presta il fianco ad una categoria di predatori neanche tanto ben occultati mentre passa per innovazione.Ma Renzi non deve fare neanche molti sforzi per far passare tale concetto perchè i recettori sono stati da tempo già clonati e preparati all’accettazione di tutto questo.E se parte di questa sinistra l’avessse capito come credo che in effetti sia,è una sinistra che ha cambiato genia,ma in peggio non in meglio!Di tale sinistra non credo vi sia bisogno perchè non farà mai gli interessi dei più deboli,tranne il minimo per l’apparenza.E si vede.

  7. Sono contento che Marco (Nasorri) non si sia mai occupato del piano venatorio e sarei contento se qualcuno se ne occupasse per garantire che Bettollini e soci la mattina dormissero invece di perseguire orribili “tradizioni secolari”. Per quanto riguarda, poi, chi usciva dal PCI so bene cosa succedeva, essendone uscito nel 1975 dopo essere stato per due anni vicesindaco e per un anno capogruppo e segretario locale. Il PD assomiglia molto poco a quello che fu il mio partito, ma, evidentemente, anche i renziani non si sono dimenticati di Stalin.

  8. Fulvio Barni scrive:

    Hanno perfettamente ragione Luciano (Fiorani) e Massimo Giulio (Benicchi) I metodi sono sempre gli stessi. Quando nel 1983, esattamente trent’anni fa, un gruppo di persone, tra i quali anche io, fondarono l’Associazione dei Terzieri di Chiusi, Il PCI si mobilitò subito. Chissà a quali deviazioni politiche pensarono potesse portare una nuova associazione che comprendeva gran parte della popolazione del centro storico. Alcuni, allora “compagni iscritti”, me compreso, furono chiamati in sezione a rispondere dell’operato e ci fu un’interrogazione vera e propria. Venimmo redarguiti perché non avevamo prima avvertito il partito. Ma visto che la cosa era ormai sfuggita loro di mano, anche per la presenza nel gruppo fondatore di componenti appartenenti ad altre forze politiche, fummo “rilasciati” sulla parola che non sarebbe succeso niente di grave, ma invitati in seguito a stare molto accorti. Tutta la mia solidarietà a Marco (Nasorri).

  9. Dopo avere eliminato ogni confronto interno al partito, usare le sedi istituzionali per fini personali è la conferma di un uso deviato del potere. Sui contenuti della politica venatoria chiusina, poi, molto ci sarebbe da dire o, almeno da capire. Visto che di contenuti non si è avuta informazione alcuna. Confermo il sapore già sentito di questa pietanza e la solidarietà con Marco Nasorri.

  10. pscattoni scrive:

    Anch’io esprimo solidarietà a Marco (Nasorri).
    C’è poi un’ulteriore considerazione da fare. Se i conflitti, che covavano sotto la cenere, fossero stati espressi apertamente in sede politica (nel PD, ma anche all’esterno), forse l’epilogo di questa vicenda sarebbe stato diverso.
    Sull’utilizzazione politica personale di sedi istituzionali mi sono espresso anche troppo spesso. E’ un principio all’apparenza molto semplice che però non sembra entrare nella testa dei nostri amministratori. O ci fanno?.

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