Primo, non travisare

di Roberto Donatelli

E’ di oggi la notizia che un certo Brian Haw è morto (La Repubblica). Chi era Brian Haw? Era un cittadino inglese che, per gli ultimi 10 anni, aveva messo su una tenda davanti Westminster, lo striscione più evidente era quello con la scritta  “Smettete di uccidere i miei figli”, alludendo ai soldati brittanici mandati a morire in varie guerre di “liberazione”.

In poche parole, era contro le guerre cosidette “per riportare la democrazia” e aveva pensato di mostrare il suo sdegno accampandosi davanti a Westminster.
Prima che lasciassi Londra, davanti l’Abbazzia, c’era un altro “accampamento” permanente che riguardava la liberazione di Mandela.

Perchè scrivo tutto questo su un Blog che riguarda Chiusi? Per due motivi.
Il primo è che avevano cercato di farlo andare via, specialmente durante il recente matrimonio reale, ma la Corte Suprema ha deciso in favore di Brian dicendo che la sua forzata rimozione avrebbe infranto i suoi diritti umani.

I lettori, di buona memoria, di questo Blog si ricorderanno di un articolo intitolato “Law of the Land”. Ecco, la sentenza della Corte rispecchia in pieno lo spirito di questa “legge” non scritta, ma che pervade tutta la società brittannica.

Il secondo è che se i lettori del Blog tenessero presente questa cosa si eviterebbero molte situazioni che non hanno nessuna ragione per crearsi. Mi riferisco a dei commenti, recenti e meno recenti, che sono stati fatti agli articoli che ogni tanto scrivo. Mi aspetto critiche, ci mancherebbe altro, ma non accetto che le mie parole vengano “usate” e, specialmente, che mi si faccia passare da “bugiardo”.

Chiusi sembra il posto “ideale” in cui ogni discorso viene portato sul piano “no, non è vero perchè…..si è vero perchè….” e via dicendo. Credo che un dato concreto non possa essere messo in discussione, credo anche che tutti, più o meno, sappiamo quali sono i dati concreti che riguardano Chiusi.
Vorrei che per lo meno una picola parte dello spirito “Law of the Land”  cominciasse a spargersi su Chiusi. Chissà, forse le notevoli capacità umane di cui Chiusi è dotata comincieranno ad essere usate per il bene della Comunità, prima di tutto, e poi…
Penso che il fatto che Chiusi sia una cittadina “quasi morta” non possa essere messo in discussione. Se poi, come già ripetuto altre volte, questo è quello che si vuole…bene, ma non cerchiamo di travisare la realtà e soprattutto non cerchiamo di farmi passare da “bugiardo”.

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2 risposte a Primo, non travisare

  1. sono d’accordissimo con il lavoro svolto dalla Clanis…..e accetto la sua osservazzione…..sulla quale si può discutere. Quello che non mi è andato “giù” e la piccola frase con un piccolo punto esclamativo che diceva ” in ogni modo tutte le stanze sono dotate di bagno.
    “tutte le camere hanno il bagno sono dotate di bagno autonomo ad eccezzione delle due singole che dividono il bagno che le due triple”.
    Forse sono stato troppo tempo in Inghilterra e non capisco più l’italiano.

  2. enzo sorbera scrive:

    Non mi sembra ci sia stato un tentativo di “diffamazione”. Come sempre succede, qualche intervento di chi pensa di essere (e certo è) più informato può avere un “sopra le righe” un po’ fastidioso, ma, mi pare, sempre nel limite della cortesia. Certo, molto si deve fare per “rianimare” la situazione. Quanto lei ha proposto è sicuramente un intervento costoso, rivolto a una clientela che ancora non c’è e per la quale occorre “seminare” molto e offrire molto. Il gruppo della Clanis mi pare si stia muovendo bene, forse con mezzi scarsi o inesistenti, ma riescono a fare richiamo. E’ ancora troppo poco. Qualche tempo fa, sul “poro blog” 😉 un’ipotesi convincente era venuta fuori da uno scambio tra me e Cecilia Lucenti. Forse occorre ripartire da li, da un deficit di/della politica che avevamo sottolineato ma a cui si offriva qualche exit strategy 🙂
    Per ora, mi pare che anche il blog risenta di un momento di stanca; forse si stanno scaldando i motori per qualche idea nuova.

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