Chiusi è così tranquilla che pare morta

di Roberto Donatelli

Credo che il recente referendum abbia dimostrato che i partiti sono, ormai, diventati associazioni per “gli addetti ai lavori” e basta. Chiaro che ci vorrà sempre una classe dirigente politica, ma questa che ci ritroviamo ora non rappresenta nient’altro che “se stessa”…Bersani che “salta” sul vagone dei si all’ultimo momento, per non parlare di tutti gli altri.

Chiusi, naturalmente, rispecchia questa realtà, con una differenza. Chiusi, nel suo piccolo, ha tutte le carte in regola per essere una tranquilla e florida cittadina, al momento è tranquilla al punto di essere “morta”. Una politica rivolta ad incrementare il numero di famiglie cha abitano a Chiusi, una politica volta a fare di Chiusi una base per il turista che vuol visitare Roma, Firenze, Siena, Montepulciano, Pienza, Perugia etc…

Invece il turismo di “passaggio” se viene, bene, se non “passa”….pace! Queste iniziative possono benissimo essere messe in pratica. Iniziative che non richiedono ingenti somme di denaro (vedi il famigerato stadio), ma che porterebbero indubbi benefici a tutta la comunità.  Ovviamente bisognerebbe prima costruire infrastrutture che possano favorire queste iniziative.

La costruzione di parcheggi adequati (il posto naturale esiste), il dotare di bagni, televisori al plasma e aria condizionata (se già non ci fosse) tutte le camere dell’ex colleggio delle Suore, ed infine una campagna pubblicitaria mirata a quel particolare tipo di turismo che esiste, che è sempre esistito ed è sempre stato redditizio.

E qui, purtroppo, si ritorna alla situazione politica nel nostro Paese ed in particolare a Chiusi. La nuova giunta comunale si è insediata cira un mese fa…Chiusi sembra andare avanti per inerzia.

La Lista Primavera potrà essere di sprono in questa situazione, ma più di tanto non può fare…non rappresenta la maggioranza. Sta a tutti i cittadini che hanno votato “si” far sentire la loro voce, magari attraverso proprio la suddetta Lista Primavera per darle, come dire, un pò più di “forza”. Vorrei precisare che questa non è “propaganda” in favore di questo o quello (la campagna elettorale è finita), ma è una descrizione dell’attuale stato di cose del nostro Paese e della nostra cittadina in particolare, cosi come le vedo io.

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8 risposte a Chiusi è così tranquilla che pare morta

  1. L’Inghilterra, se non altro, mi ha insegnato che, quando uno scrive deve tanere separati i fatti dalle opinioni. Ho riletto l’articolo, per scrupolo, e credo di essere stato ligio all’insegnamento.
    Da noi si usa mischiare i due e mi va bene, ci mancherebbe altro, ma non mi va bene che si usi questo per farmi passare da bugiardo.

  2. lucianofiorani scrive:

    Sulla questione parcheggi a Chiusi città Nicola (Nenci) ha ragioni da vendere però, siccome le cattive abitudini sono dure a morire, ritengo che l’amministrazione comunale uno sforzo di fantasia dovrebbe farlo.
    Qui invece pare che l’unica soluzione sia “costruire” nuovi parcheggi.
    Il problema è garantire una mobilità adeguata. Certo, se si continua a pensare sempre e solo all’auto privata le soluzioni si restringono.
    Una settimanella in Trentino alla nostra amministrazione non farebbe male, così toccherebbero con mano come ci si sposta da quelle parti. In Trentino, non sulla luna.

  3. Nicola nenci scrive:

    Parcheggi: anche secondo me il centro storico non ha un numero di posti macchina adeguato, ma a mio avviso le aree di parcheggio sono piu’ che sufficienti, anzi direi anche sovradimensionate. Cosa significa? Cerco di spiegarmi meglio. La difficolta’ a trovare parcheggio a mio avviso non e’ dovuta alla scarsita’ dei parcheggi ma 1- alla loro inadeguatezza e mala organizzazione dei posti auto. 2- alla pigrizia degli automobilisti e alla maleducazione di molti di essi. 3- al fatto che non si pensa mai ad incentivare l’uso del mezzo pubblico.

    A mio avviso il problema (o parte di esso) si risolverebbe riorganizzando gli spazi auto all’interno dei parcheggi con piccoli interventi che hanno costi irrisori rispetto alla realizzazione di nuove aree e un impatto decisamente minore. Un’altra misura potrebbe essere l’incentivo per i dipendenti pubblici, della banca o semplici cittadini a prendere l’autobus per spostarsi dallo Scalo al centro storico (ad esempio). Per quello che riguarda la pigrizia e la maleducazione c’e’ poco da fare: forse l’unico modo e’ fare formazione nelle scuole insegnando ai ragazzi l’uso corretto dei mezzi di trasporto, e magari far vedere loro come le persone si spostano nel resto dell’Europa c.d. “civile”.

  4. Nicola nenci scrive:

    Non credo sia corretto pensare di aver scatenato un polverone. Secondo me e’ normale ricevere repliche e puntualizzazioni se chi legge capisce palesemente che colui che scrive non ha ben chiare le problematiche che propone.
    Non che esse non debbano essere proposte e discusse lo stesso, beninteso. Solo che poi e’ bene non lamentarsi se qualcun altro puntualizza.
    Riguardo al sassolino, sarebbe potuto non entrare nemmeno nella scarpa se prima di scrivere si fosse venuti a visitare la struttura. Si sarebbe visto che ogni camera e’ dotata di bagno, nel senso anglosassone di “ensuite” (visto che l’inglese a quanto pare si conosce), ovvero di stanze che hanno il bagno non nel corridoio in comune con altre camere, ma al quale bagno si accede dalle camere stesse direttamente e internamente, senza dover uscire da esse. E vengo all’eccezione (non “eccezzione”). Purtroppo per esigenze strutturali ognuna delle due camere triple divide il proprio bagno con una delle due camere singole (e viceversa). Nonostante cio’ solo in rarissimi casi (e previa accettazione del cliente) e’ successo che l’ospite abbia dovuto realmente dividere il bagno con altri sconosciuti, e questo grazie all’attenzione particolare che viene posta nel cercare di fornire la migliore ospitalita’ a prezzi abbordabili per quei turisti che a Chiusi ci sono ma che non sanno dove andare a dormire. Ecco spiegato il concetto di “bagno autonomo”.

  5. lucianofiorani scrive:

    Ultimamente ho avuto modo di frequentare Chiusi città con una certa assiduità e devo riconoscere che la carenza di parcheggi, diversamente da quanto pensavo, è reale. In certe ore e in certi giorni è davvero un rompicapo parcheggiare.

  6. Mi voglio levare un piccolo sassolino…visto che alcune volte i miei articolo suscitano quello che suscitano riporto qui sotto una descrizione. ” Tutte le camere sono dotate di bagno autonomo ad eccezzione delle due singole che dividono il prorpio bagno con le due triple”…….chissa a quale struttura si riferisce la descrizione

  7. Siamo alle solite……non era inteso nessun criticismo verso chi gestisce la struttura che “lavora” bene. Quello che volevo far notare è che a Chiusi manca una struttura che possa ospitare un certo tipo di turista che esiste e che Chiusi non è attrezzata per ricevere. L’ex Collegio Paolozzi si presta a questo. Il turismo di cui lei parla può, benissimo essere ospitato in altre strutture di Chiusi che, al momento, sono, come dire, poco utilizzate.
    Non le nomino sennò viene fuori chissa che…….possibile che non si possa fare alcuna osservazione senza che si sollevi un polverone?……Vedere quello sollevato dall’osservazione che Chiusi manca di parcheggi adeguati.
    Se poi si vogliono o no è un’altra storia, ma non si può dire che ci sono e che sono sufficenti.

  8. Elisa Leandri scrive:

    Vorrei precisare che non sto parlando a mio nome, ma per per conto della Soc. Coop. Clanis Service che gestisce la casa per ferie “ex Collegio Paolozzi” e della quale io sono socia.
    La struttura, anche se con molte difficoltà iniziali, oggi funziona bene; questo perchè abbiamo deciso di investire non su televisori al plasma o aria condizionata, cose per altro molto costose, ma nella sua promozione in tutti quei portali che vengono utilizzati da chi, per le proprie vacanze, sceglie questa tipologia di strutture, dove l’importante non sono i servizi da Lei indicati, ma il prezzo modico e la praticità. In ogni modo, tutte le camere sono munite di bagno!
    Da gennaio 2011 ad oggi i pernottamenti nella nostra struttura sono circa 800. Al di là dei buoni risultati, di cui siamo fieri, siamo consapevoli che ancora c’è molta strada da fare, ma a nostro avviso, si deve continuare a investire nella promozione, e in parte certo, nel miglioramento del servizio che offrimo ai nostri ospiti.

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