Una casa di vetro….. fumé

di Paolo Scattoni

Il problema è abbastanza semplice a capirsi, ammesso che lo si voglia capire: “come vengono considerati i volumi delle lottizzazioni convenzionate già approvate nel Piano strutturale”? Sono ricompresi fra le cosiddette aree CRUE (Completamento, Recupero Urbanistico Edilizio)? Come abbiamo già accennato questo delle previsioni CRUE è un punto alquanto misterioso del piano perché non si capisce come siano state determinate. Quindi per capire come sono trattate le previsioni in essere delle Lottizzazioni convenzionate il 9 gennaio ho chiesto, in base alla legge 241 del 1990, l’accesso a questi atti: lottizzazioni in essere e loro stato di attuazione.

Secondo tale legge mi si doveva una risposta che mi mettesse in grado di valutare questa documentazione entro trenta giorni.

Ieri 13 febbraio, quindi dopo la scadenza, ho telefonato in comune. Non sono riuscito a parlare con la responsabile dell’ufficio urbanistico. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto mi sono fatto passare l’impiegata addetta all’ufficio relazioni con il pubblico, la quale mi dice che c’è una lettera presso il suo ufficio che posso ritirare protocollata il 7 febbraio 2012, insomma il giorno prima della scadenza. Alle mie rimostranze la gentilissima impiegata mi dice che le è stato detto che quel testo mi è stato inviato via email. Esamino la mia posta dei giorni 7, 8 e 9 febbraio, ma quella lettera non c’è. Strano.

Decido allora di andare in comune per capire qualcosa e avverto l’impiegata. Il caso vuole che quando arrivo trovo in ufficio anche il responsabile garante per la comunicazione del piano. Mi si conferma che la lettera esiste. Io però non firmo per il ritiro e procedo a una nuova richiesta di accesso agli atti che mi interessano. Chiedo poi se è possibile parlare con la responsabile dell’urbanistica e mi viene detto che di lunedì è impossibile perché riceve soltanto il giovedì e il sabato. Chiedo allora di avere accesso agli elaborati di piano in quanto in pubblicazione e dovrebbero quindi essere in questa fase di libero accesso. Mi viene risposto che devo fare domanda e concordare le modalità di accesso. Rispondo che in periodo di pubblicazione questo non si applica. Niente da fare. Scrivo una nota al sindaco per segnalare l’anomalia e non mi resta che andarmene.

Ma allora ce lo volete dire per cortesia come sono stati calcolati i valori CRUE che anche un assessore ha ingenuamente pensato fossero solo di recupero? Includono o no i volumi non realizzati delle lottizzazioni in essere?

Siamo malpensanti di natura, facciamo sempre fatica a rimuovere il sospetto. Questa volta senza i dati non ce la facciamo. Allora se per esempio sommiamo ai 32.000 metri cubi di CRUE dell’Unità Territoriale Organica Elementare di Porto di Mezzo i quasi altrettanti (stimati a sgrosso) delle lottizzazioni in essere, non ancora realizzati, si arriva a 60.000 metri cubi, che se confrontati con i 4.300 metri cubi residenziali annuali degli ultimi anni, rappresenterebbero da soli  la risposta al fabbisogno per 15 anni.

Allora, prima o poi, una risposta su questo aspetto dovrà pur essere data.

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9 risposte a Una casa di vetro….. fumé

  1. Sìvvabbé, non è che possono protocollare una risposta inviata a te per e-mail: non ha alcun valore legale e, anzi, direi che è persino al limite.

    A meno che, ovviamente, non si sia trattato di una e-mail certificata (PEC, Posta Elettronica Certificata – altra grandissima fregatura di Stato) per la quale è però necessario che il destinatario sia in possesso di opportuna casella certificata perché abbia valore legale.

    Una e-mail non PEC non offre alcuna garanzia di recapito. In particolar modo quando non si fa click su ‘Invia’…

  2. Paolo Scattoni scrive:

    Per la mia tesi di dottorato che aveva come tema l’urbanistica di Chiusi ho speso una mezza fortuna. All’epoca la domanda per l’accesso agli atti doveva essere in carta da bollo e ogni quattro pagine di copie una marca. L’accesso era garantito anhche allora. La 241 del 1990 fece chiarezza sull’accesso, ma anche prima il diritto emergeva chiaro. Nonostante questo, una volta fu neceessaria una diffida consegnata tramite ufficiale giudiziario. Purtroppo gli appigli possibili sono innumerevoli e si punta sempre a stancare il richiedente. Le cose per me cambiarono dal 94 al 98 perché da consigliere avevo maggiori possibilità e se c’erano pretersti si passava alle interrogazioni che se pur discusse all’ultimo punto dell’ordine del giorno (si succedeva anche questo) dovevano comunque ricevere risposta.
    Certo se qualcuno dei consiglieri presentasse un’interrogazione per sapere se le lottizzazioni in essere (ma ancora totalmente o parzialmente da realizzare) siano state computate, sarebbe davvero utile.

  3. pmicciche scrive:

    Vi sono due possibilità: o esiste discrezionalità nel concedere la visione dei documenti oppure questa discrezionalità non c’è. Se non c’è discrezionalità, si deve pretendere utilizzando tutte le leve che la legge prevede, denuncie alle autorità competenti incluse. A mio parere sarebbe uno dei compiti istituzionali della Minoranza sebbene, come dice Giulietti, la trasparenza dovrebbe essere favorita e non intralciata dalla stessa Maggioranza. Troppi “condizionali” in queste frasi…..

  4. Ma andarci coi caramba e far verbalizzare virgola per virgola quello che avviene (tipo il diniego all’accesso immediato agli elaborati di piano)?

    O non si risolve niente perché forse anche la magistratura è un po’ di parte?

  5. Luca scaramelli scrive:

    La macchina della propaganda sulle questioni trite e popolari non conosce ostacoli, il caso vuole che sulle grandi vicende -dalla bio ecologia in giù
    – la nebbia si sollevi alta. Nell’amministrazione c’è
    pero’ c’è un assessore di un partito ecologista che aveva anche aderito al comitato per la tutela del vecchio campo sportivo, attendiamo fiduciosi un segnale

  6. Carlo Giulietti scrive:

    Non voglio avere la presunzione di dare consigli a chi non ne ha la necessità, oltretutto in un settore come questo per il quale non ho competenze e conoscenze adeguate, ma a me parrebbe ovvio che chi non ha niente da nascondere, come penso sia in questo caso, dovrebbe essere solo felice di poterlo dimostrare e principalmente a coloro che credono si stiano seguendo direzioni sbagliate.
    In caso contrario si alimenta il dubbio di “errori” anche in chi non lo avrebbe, soprattutto muovendosi in un campo che può alimentare interessi di vario genere.
    Vedere la trasmissione Presa Diretta “Cemento” di domenica scorsa, sempre disponibile sul sito web http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-8eaf37cc-7f49-4319-81b1-e7f16f500861.html , fa soffrire, ma fa capire anche cosa succede quando la “peggiore” speculazione del settore entra in gioco.
    Direi quindi, che sarebbe meglio sgombrare il campo da ogni ombra e invece di intralciare i cittadini che chiedono di poter consultare gli atti (nei limiti di legge), si favoriscano e si dia veramente prova della trasparenza tanto decantata.

  7. lucianofiorani scrive:

    XSacco. Mi risulta che anche Cioncoloni abbia fatto richiesta di quei dati, però quello che ha ricevuto (che è quanto è stato “offerto” a Paolo) non è quello che era stato richiesto.
    Insomma si vuol sapere quanto terreno agricolo è tutt’ora libero, anche se previsto come edificabile dal vecchio piano regolatore, perchè farlo passare per “recupero edilizio” appare francamente una forzatura oltre che una sciocchezza.
    Però quei dati (che nel nuovo Piano non ci sono) dovrebbero esserci nell’ufficio tecnico ma non c’è verso di averli. Più che fare le regolari richieste non vedo cosa si possa fare.

  8. carlo sacco scrive:

    Perchè la Primavera non fa una interrogazione su tali dichiarazioni di Paolo Scattoni che appaiono giustificate sia dalle ragioni espresse al riguardo del funzionamento della macchina comunale sia della sostanza che lui stesso dice chiaramente fra le righe e che è a conclusione del suo Post?
    Mi sembrerebbe tanto normale che debba essere fatta e vediamo cosa risponde la maggioranza. Anche quella dei residenti che cita Storelli potrebbe essere posta in attesa di spiegazioni. Visto che in passato le questioni alle quali è stato dato un peso si sono risolte chiamando in causa strutture giuridico amministrative esterne che hanno espresso il loro parere, anche quella che dice Paolo non mi sembra essere tanto ”esigua” come cosa dalla quale partire e portare su un ”piatto di ragionamento oggettivo e reale”.
    Perchè dire ”meglio prima che poi” quando si può avere la risposta prima senza attendere il poi? Quando si parla di ”fumè” credo ci si possa comprendere anche “il poi”, che a cose ormai determinate nessuno si prenda la briga di rispolverare e così tutto passa nel dimenticatoio e la gente lo ignora. Sbaglio?

  9. Di cose “fumè” ce ne sono parecchie. Segnalo, ad esempio, una piccola “incongruità” nella Relazione per il riavvio del procedimento – Luglio 2009 :
    Risulta da censimento 2001 che a Chiusi erano residenti 8612 persone.
    Nell grafico di pag. 19: a Chiusi nel 2001 erano residenti circa 8150, circa 500 in meno di quanto correttamente riportato nel grafico di pag. 8. Appare evidente che in questo caso l’abbassamento ad Hoc enfatizza la crescita demografica degli anni successivi al 2001.
    Ce ne sarebbe di materiale per uno spettacolo comico-satirico assai divertente. Se qualcunoi mi da una mano a raccogliere tutte le cose “fumè” ci possiamo provare.

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