Come NON gestire un Consiglio comunale

IMG_20181228_155447di Paolo Scattoni

Se volete sapere come NON   si deve condurre una seduta del Consiglio comunale basta vedere, quando sarà disponibile, la seduta del consiglio di Chiusi tenutosi ieri venerdì 28 dicembre.

Si discuteva della variante al Piano operativo. La presentazione del punto e la replica finale del sindaco sono piene di sottintesi, allusioni e autocelebrazioni. Non si capisce cosa ci sia da vantarsi per la conformità del Piano Strutturale al Piano paesistico regionale. Il fatto che Chiusi sia il primo fra i comuni della Toscana lo si deve al fatto che il nostro è stato l’ultimo o il penultimo comune a rispettare l’obbligo di dotarsi di Piano Strtturale sulla base della legge regionale 5 del 1995, dopo appena 45 anni dalla approvazione del vecchio Piano regolatore.

È stato quindi una coincidenza l’averlo approvato in coincidenza con l’obbligo di conformità al piano regionale sul paesaggio. Non sappiamo quanto ce lo ripeterà. Pare che il comune di Manciano stia per approvare il nuovo piano e quindi saranno due e questa storia finalmente finirà.

Autocelebrazioni a parte ci sono le allusioni. È da molto tempo che il sindaco una volta si e l’altra pure si riferisce a non identificati “professoroni” locali. Il termine come si ricorderà fu introdotto dal compagno di selfie del sindaco Matteo Renzi ai tempi del referendum sulla riforma costituzinale. In quella occasione i professoroni erano maestri del diritto come l’indimenticato Stefano Rodotà. Io lo ascoltai e mi ritrovai insieme al 60% degi elettori italiani. Poi il mio partito evitò di riflettere su quella sconfitta sia a livello locale che nazionale. Purtroppo i disastri si sono visti.

Infine il richiamo in sede di chiusura di dibattito alla mancanza di contributi dei cittadini. Non ho capito se si riferisse alla variante o al progetto ACEA. Nel primo caso vale la pena ricordare al sindaco che la parola ai cittadini è stata data nella consultazione pubblica dalle 23 alle 24 e 20. Se invece si riferiva al progetto ACEA sull carbonizzatore che non si chiama più così, ma non ci hanno ancora detto come si chiama, forse il sindaco i dimentica che non ha organizzato alcun dibattito.  Quelli “che ce lo trovano” il 27 dicembre avevano fatto pervenire per conoscenza al sindaco il testo di una decina di pagine alla Regione e per conoscenza anche a lui. Legga e risponda, magari chiedendo agli amici di ACEA.

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2 risposte a Come NON gestire un Consiglio comunale

  1. pscattoni scrive:

    X Roberto Donatelli. Cosa mi aspetto? Il minimo indispensabile perché un sindaco faccia il sindaco.

    x Giampaolo Tomassoni. Riporta la tua famiglia a Chiusi. Ci manca la la tua geniale ironia e lo dice uno che è un professorone soltanto per obesità.

  2. roberto donatelli scrive:

    ….ma cosa vi aspettavate?

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