Bilancio Fondazione Orizzonti: tre domande a interlocutori privilegiati

la seconda presentazione della fondazionedi Paolo Scattoni

Prima di formulare le tre domande occorre fare una piccola premessa. Chiusiblog come noto non èun giornale online, ma più semplicemente un blog volto a favorire la discussione su problemi e vicende locali. La pubblicazione del bilancio 2014 della Fondazione Orizzonti sul suo sito è di ben 4 giorni fa. Il post di Luciano Fiorani è di venerdì sera scorso. In due giorni e mezzo le statistiche sono queste: circa 400 visualizzazioni di pagina e 10 commenti. Insomma la “notizia” sollecita l’interesse di tanti.

Ecco allora prima domanda. È rivolta ai mezzi i informazione. Perché questo silenzio? Gli stessi organi di informazione, guidati da professionisti a tempo pieno, sono stati molto tempestivi nel pubblicare recensione sempre entusiastiche o al massimo con modesti distinguo.

La seconda domanda è rivolta ai nostri politici locali. In agosto su questo blog l’argomento è stato molto dibattuto. L’articolo di Luciano Fiorani e uno di due giorni prima ricevono 34 commenti e ben 650 visioni di pagina nel mese di agosto. Poi è seguito un altro post che sintetizza lo stato del dibattito con le opzioni sulle quali scegliere . Il silenzio dei politici (di maggioranza, ma anche di opposizione) è stato assordante. Allora la domanda è: di fronte a questo disastro e in previsione delle elezioni di primavera non sarà il caso i rispondere? Vedete voi.

C’è poi la terza domanda che rivolgo a presidentessa e consiglieri di amministrazione della fondazione Orizzonti.

È possibile avere il bilancio 2015 pubblicato in tempi brevi (entro fine  marzo 2015) in modo che se ne possa discutere in occasione delle elezioni?

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13 risposte a Bilancio Fondazione Orizzonti: tre domande a interlocutori privilegiati

  1. luciano fiorani scrive:

    Quello che è sbalorditivo è che ad oggi i giovani amministratori non sono stati capaci di dire una parola. Non dico una presa di posizione ufficiale ma neppure uno di quei comunicati anodini fatti per prender tempo e spandere un po’ di fumo.
    E poi si inalberano quando gli dicono “analfabeti politici”.

  2. Fulvio Barni scrive:

    Concordo pienamente con il commento di Giorgio (Cioncoloni). Ricordo benissimo anch’io che durante la sospensione del Consiglio parlammo a lungo non solo con il capogruppo Brilli ma anche con alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, ma fu solo tempo perso.

  3. La Fondazione oltre ad avere funzione “culturale” avrebbe dovuto avere anche funzione di “promozione turistica” questo quanto dichiarato sempre dagli amministratori. Il risultato è che buona parte degli introiti dall’imposta di soggiorno sono stati girati alla Fondazione e per assurdo tra i creditori al 31.12.2014 ci sono anche le strutture ricettive.
    La prima a doversi dimettere è sicuramente l’assessore al “sistema Chiusi promozione” e, dietro a Lei, tutti gli altri amministratori che hanno avallato i suoi programmi nonostatnte le nostre continue obiezioni.

  4. Non commettiamo l’errore di pensare che sia la Fondazione che ha fallito perché hanno fallito le persone che Scaramelli ha scelto per guidarla. Persone di stretta fiducia dell’ex sindaco, senza capacità amministrative pubbliche ma rispondenti solo ad una logica clientelare e che egli ha nominato in perfetta autonomia e solitudine.
    Al momento dell’approvazione dello Statuto noi consiglieri di opposizione provammo a far ragionare la maggioranza sui pericoli di questa scelta solitaria. Mi ricordo che il consiglio fu anche sospeso per dar modo di fare le dovute riflessioni e che l’allora capogruppo Brilli era abbastanza d’accordo con noi. Alla ripresa dei lavori però tutti allineati e coperti alle volontà del sindaco, così come accaduto fino ad oggi. “Obbedisco!” è sempre stata la parola d’ordine dei consiglieri di maggioranza. Ed ecco che oggi cominciano a manifestarsi le conseguenze di una tale condotta.
    Rossella Rosati e Marco Mercanti, primi nominati ai vertici della Fondazione, avevano ben capito quali fossero le intenzioni di Scaramelli e per questo si dimisero dopo pochi giorni dalla nomina creando una situazione che ci portò a chiedere le dimissioni del sindaco. Purtroppo non servì a niente perché poi tutto è andato avanti come se niente fosse successo in questo paese di smemorati.

  5. pscattoni scrive:

    Scusa Luciano (Fiorani), ma c’è altra exit strategy in alternativa alla liquidazione? Le tecnicalità possono essere affidate a un buon commercialista, ma la decisione politica secondo me dovrebbe essere quella.

  6. luciano fiorani scrive:

    La mia opinione l’ho già espressa ripetutamente e ben prima che scoppiasse lo scandalo.
    Ribadisco che non c’è altro da fare che ripensare totalmente una politica culturale più consona per questa città e studiare un’exit strategy dalla trappola Fondazione.

  7. pscattoni scrive:

    Bene tutte le verifiche e la ricerca delle responsabilità. Spero che non ci sia qualcuno che vi si opponga. Poi c’è anche la decisione politica. Occorrono altri dati per decidere la chiusura dell’avventura Fondazione?

  8. Luca Scaramelli scrive:

    L’ex sindaco non può più dimettersi perché a Chiusi ha preferito la ben più prestigiosa carriera regionale, ma il resto degli amministratori un pensierino alle dimissioni secondo me dovrebbero farlo, non per accanirsi contro di loro ma per coerenza, una vicenda di questo tipo, ossia il fallimento della politica culturale e il danno economico annesso non sono una faccendina trascurabile. La fondazione doveva essere il fiore all’occhiello di questa giunta, doveva rappresentare il faro per l’amministrazione, non lo dicono le opposizioni ma in questi anni lo ha dichiarato più volte chi governa questo comune. Trarne le conseguenze mi sembrerebbe un atto dovuto e di responsabilità verso i cittadini.

  9. Luca Scaramelli scrive:

    Tutta l’amministrazione, e in particolare l’ex sindaco, rendano conto pubblicamente e al più presto sulla questione, ci sono in ballo soldi della comunità e c’è in ballo il fallimento della politica culturale di questa amministrazione. E’ un altro tassello che si accosta agli altri ben noti, come la triste vicenda del nuovo stadio mai realizzato, del centro merci, della crisi del commercio e si potrebbe continuare con un lungo elenco di fallimenti. Sembra che i nodi stiano venendo al pettine, dopo anni di propaganda e di fanfare per celebrare piccoli eventi come l’inaugurazione di un marciapiede o di un’altalena, cominciano a venire fuori i fallimenti sulle grandi questioni che un’amministrazione veramente scarsa non ha saputo affrontare.

  10. luciano fiorani scrive:

    Si, quello l’avevo visto anch’io ma è vecchio. In molti si erano poi dimessi strada facendo.
    Da quello che sono riuscito a ricostruire sono quattro i nomi che dalla gestione del “buco” sono passati indenni a quella attuale (magari cambiando incarico) e sono: Elisa Manieri, Arianna Fè, Roberta Betti, Silva Pompili.

  11. pscattoni scrive:

    Leggo ora un articolo sull’argomento pubblicato da Primapagina. Bene ora aspettiamo anche gli altri.

  12. luciano fiorani scrive:

    Un po’ di metodo. Questo è l’attuale organigramma della Fondazione.
    Presidente: Silva Pompili
    Consiglio di Gestione:
    Presidente-Silva Pompili
    Vice-presidente-Andrea Lombardi
    Consiglieri-Luana Nisi
    Consiglio di indirizzo.
    Presidente-Silva Pompili
    Consiglieri: Roberta Betti, Roberta Boglione, Giulia Fuccelli, Elisa Manieri, Martina Pinzarelli, Anna Terziani.
    C’è qualcuno che è in grado di fornire la composizione del vecchio organigramma? Così possiamo subito vedere chi sono (e quanti) i consiglieri che sono rimasti al proprio posto dopo lo sconquasso del bilancio 2014.
    Ho provato in vari siti ma, da sdatto, non ci sono riuscito.

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