La sanità, un servizio vitale, nel vero senso della parola, nel nostro paese si sta progressivamente avviando verso la privatizzazione, come tutti gli altri servizi. In questi ultimi anni la situazione è diventata drammatica per milioni di italiani.
Una ricerca di Altroconsumo ha evidenziato che, con il perdurare della crisi economica, il 46% delle famiglie rinuncia ad alcune cure sanitarie primarie perché non è in grado di sostenerne i costi. Il 14% del reddito familiare annuo è destinato alle spese mediche, ogni famiglia spende circa 2000 euro/anno per prestazioni essenziali, e il 13% si indebita per curarsi. Il 38% dei nostri concittadini rinunciaalle cure odontoiatriche, il 22 % a quelle oftalmiche e il 15 % alla riabilitazione.
La spesa sanitaria privata sostenuta dagli italiani (che se la possono prmettere) sfiora già i 30 miliardi di euro.
La regione Toscana invece di contrastare questa tendenza sembra accentuarla, infatti è entrata in vigore la riforma voluta dal presidente Rossi che prevede tra l’altro un taglio del personale nell’ordine di 1500/2000 operatori, l’accentramentodirigenziale (le Usl sono state ridotte a tre) e la maginalizzazione degli ospedali più piccoli.
Per contrastare la situazione che si va delineando si è costituito un Comitato regionale (CREST) che ha promosso un referendum abrogativo della legge Sanitaria Toscana N° 28/2015.
I 5Stelle, come tutte le altre forze di opposizione presenti in Consiglio regionale appoggiano questa iniziativa.
Mercoledì 14 ottobre alle ore 21, presso l’ex cinema Eden, a Chiusi scalo ci sarà un incontro pubblico per discutere di questi problemi. Sarà presente il consigliere regionale 5Stelle Andrea Quartini (medico e membro della commissione regionale sanità) e verranno ancheraccolte le firme per indire il referendum.
A Chiusi, è inoltre possibile firmare presso l’Ufficio anagrafe del Comune, tutte le mattine dalle 8,30 alle 12,30.
2 risposte a Il valore di una firma per il referendum sulla sanità