Il Comune promuove una Comunità Energetica rinnovabile. Si dimentica il pregresso?

di Paolo Scattoni

Nel consiglio comunale del 30 aprile l’ultimo punto riguardava la creazione di una “comunità energetica rinnovabile” ( https://www.youtube.com/watch?v=QnoPmGjCrC4  minuto 52 ).

Il punto viene esaurito con l’intervento del Sindaco e l’assessore Valentina Frullini. Segue una velocissima precisazione del segretario comunale. Altrettanto veloce l’invito della consigliera Lottarini con un invito a seguire l’iniziativa da parte della competente commissione consiliare. Poi il voto e la decisione passa con un solo voto di astensione della consigliera di Chiusi futura senza dichiarazione di voto.

Fa piacere che si prenda la decisione. Come ci è stato spiegato la creazione della CER può avere una valenza sociale. Può per esempio beneficiare consumatori che attualmente necessitano di aiuto per pagare la bolletta.

C’è però un aspetto che non si spiega proprio in relazione alla produzione da fotovoltaico da parte di concessionari del diritto di superficie su aree di proprietà comunale. Non sarebbe meglio chiudere quella vicenda prima di passare oltre?

Da alcuni anni, soprattutto in questo blog sono stati pubblicati molti articoli che sulla base di documentazione ufficiale possiamo ipotizzare un debito di circa 700.000 euro da parte di due ditte (una campana e l’altra locale) che hanno la disponibilità dei terreni. Salvo errori l’amministrazione comunale non ha voluto utilizzare un articolo dei contratti che prevede l’annullamento del diritto di superficie se il concessionario è moroso da almeno un anno. L’approvazione in Consiglio della CER poteva essere l‘occasione per chiarire. Anche questa volta si è preferito altrimenti.

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