Sulla stazione. Qualcuno troverà due minuti per spiegare la sua repentina conversione?

di Paolo Scattoni

Fine degli anni novanta. Presso la libreria DEI di Roma acquistai un libro che mi aveva incuriosito per il titolo “Storia del futuro di tangentopoli”, autore Ivan Cicconi. Vi si sostiene che una gran parte della corruzione politica stia passando per l’attuazione della strategia delle Ferrovie per l‘alta velocità. Qui a Chiusi c’erano segnali. Così alcui di noi pensarono che poteva essere utile invitare a Chiusi Cicconi per un approfondimento. Un resoconto di Anna Duchini dal titolo “Ci stanno portando via la direttissima”https://www.chiusiblog.it/?p=14795) sull’iniziativa la si può trovare su chiusiblog.

Da allora per più di dieci anni l’attenzione sul tema a cominciare da un articolo di Luciano Fiorani e decine di post, ma nessuna risposta, soltanto propaganda. Una strategia del silenzio che si ritrova pari pari a livello nazionale molto ben descritto da Cicconi nel libro successivo “Il libro nero dell’alta velocità” che sto rileggendo proprio in questi giorni. La propaganda a supporto si ritrova invece nell’iniziativa al teatro Mascagni del 2014 e nel recente consiglio comunale aperto.

Ora da pochi giorni sembra che ci siano state improvvise conversioni contro ogni ipotesi di nuova stazione in linea. Sabato 23 ore 16.30 presso i locali della Villetta ci sarà un incontro organizzato congiuntamente dall’associazione Opzione Zero e dal Comune di Chiusi. Chissà se qualcuno troverà due minuti a spiegare il repentino passaggio da “si stazione in linea” al suo contrario.

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3 risposte a Sulla stazione. Qualcuno troverà due minuti per spiegare la sua repentina conversione?

  1. carlo sacco scrive:

    Per rispondere alla giusta visione di Luca credo che”ob torto collo” dobbiamo ammettere che stiamo vivendo un periodo dove nelle decisioni politiche si possa dire tutto ed il contrario di tutto in maniera talmente disinvolta e SENZA RENDER CONTO A NESSUNO.Questo stato di cose è ciò che principalmente è oggi presente all’interno della politica e che fra l’altro continua ad affermarsi in un modo vissuto come”normale”.Infatti fà quasi parte della”normalità”di relazione col mondo esterno che poi è la società.Il tentativo di passare indenni da una decisione al suo contrario è un preciso fatto politico che investe condizioni di credibilità politica.C’è stata forse una autocritica?Ci sono state dichiarazioni espressamente messe nero su bianco? Pensano di cavarsela forse con una improvvisa svolta ed aderenza a posizioni che prima non avevano abbracciato traccheggiando ed esprimendo anche la contrarietà a ciò che viene affermato oggi ?La sicumera presente che davanti ad una opinione pubblica distratta che accetta tutto e dimentica tutto,la dice lunga sulla natura di tale”anima”. Dico questo perchè se appena sia stata prodotta la svolta di cui si parla si fosse verificato un fatto specifico di autocritica e/o di far mettere nero su bianco in qualche verbale,la cosa sarebbe di certo più apprezzata e ritenuta credibile mentre invece rimane intatta la strumentalità del comportamento che dimostra quale sia l’anima interna sulla quale si regge.

  2. pscattoni scrive:

    X Luca (Scaramelli). Per problemi familiari non ho seguito il processo della decisione per un’iniziativa del comitato in collaborazione con l’amministrazione comunale. Per questo mi sono astenuto dall’intervenire. Posso soltanto testimoniare il grande impegno profuso. Quindi aspettiamo a vedere lo svolgimento dell’iniziativa. Io e te sappiamo quanto sia difficile nei movimenti trovare accordi per le iniziative da intraprendere. Quello a cui abbiamo assistito negli ultimi dodici anni (almeno quelli documentati da chiusiblog) ha seguito una logica dettata da interessi così come descritto nel libro di Cicconi (vedi immagine).

  3. Luca Scaramelli scrive:

    Condivido quanto espresso da Paolo (Scattoni) in questo post. Se da un lato è positivo, nella sostanza, che i Sindaci dei comuni della Valdichiana adesso appoggino, almeno a parole, le rivendicazioni del Comitato, è grave da un punto di vista politico che questa improvvisa conversione non sia stata sostenuta da dichiarazioni pubbliche e al momento da atti amministrativi concreti. Per non parlare poi che neanche dal PD sia uscita una voce per spiegare l’improvvisa conversione e che all’interno del PD stesso ci sia una profonda spaccatura sulla linea da tenere. Da un punto di vista strettamente politico, l’improvvisa retromarcia da parte dei sindaci è segnale quantomeno di poca lungimiranza e di inadeguatezza al ruolo che ricoprono, aspettiamo fiduciosi un minimo di spiegazioni rispetto all’improvvisa retromarcia. Personalmente ritengo un errore il fatto che il Comitato metta in piedi un’iniziativa a fianco dell’amministrazione comunale, avrei salutato con soddisfazione il veder riconosciute le proprie posizioni ma avrei tenuto le distanze da chi fino a ieri si batteva per altri obiettivi.

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