Anticipare il question time è possibile con interrogazioni “adottate”. Si potrebbe partire con il fotovoltaico in concessione?

di Paolo Scattoni

Potrebbe essere a giorni, ma più probabilmente occorreranno mesi per l’introduzione del  question time, su cui tutti nel nuovo consiglio comunale sembrano concordare. Allora azzardo una modesta proposta per anticipare. I cittadini potrebbero proporre interrogazioni e interpellanze da “adottare” da almeno un consigliere. Invece di andare a chiedere al consigliere amico le interrogazioni potrebbero essere pubblicate e quindi messe a disposizione. La presentazione diventa semplice e senza grande fatica per i consiglieri.
Per cominciare si potrebbe partire dalla questione delle aree date un concessione per impianti fotovoltaici. Se n’è discusso molto anche su chiusiblog, senza però arrivare a risposte soddisfacenti. Ecco allora una possibile proposta di interrogazione.

“Premesso che sulla base della delibera di Consiglio n.43 del 19/05/2017 si evince che fra i fitti attivi del Comune vi sono quelli relativi alla concessione del diritto di superficie su aree di proprietà comunale per la realizzazione e gestione di pensiline con impianto fotovoltaico integrato e in dettaglio:

Impianto parcheggio Multisala Loc. Querce al Pino S.D.M. s.r.l. canone annuo di Euro 43.772,40 (+IVA)

Impianto località Le Biffe Bacci Motors s.r.l. canone annuo di Euro 23.846,40 (+ IVA)

Impianto parcheggio Boncia – Piazza G. VerdiHeng solution s.r.l. canone annuo di Euro 5.011,20 (+IVA)

Impianto parcheggio ex Area Binaglia Termosolare s.n.c. canone annuo di Euro 5.250,00 (+IVA)

Interroga il Sindaco per conoscere:

– quanto sino ad ora è stato corrisposto al Comune dai concessionari, distinguendo le somme per ciascun anno dalla data di vigenza della concessione ed eventualmente quali siano e da avere da parte del Comune.

– Se in caso di mancato pagamento sia stato attuata la clausola contrattuale che prevede: “Costituiscono cause di risoluzione del contratto di concessione del diritto di superficie il grave o reiterato inadempimento del Concessionario degli obblighi di legge e di contratto. Il Concedente in tal caso assegnerà al concessionario un termine non inferiore a quindici giorni per ripristinare le condizioni di corretto adempimento, decorso il quale persistendo le condizioni le condizioni di inadempimento il contratto dovrà intendersi senz’altro risolto.”

e nello specifico poiché una delle cause risolutive è la seguente:

“– il mancato pagamento nei termini previsti di n.1 annualità del corrispettivo previsto a favore dell’Amministrazione comunale per la cessione del diritto di superficie”

se siano state attivate le procedure per l’acquisizione al demanio comunale anche degli impianti realizzati e per cui ad oggi non risultassero corrisposti gli oneri concessori per una gestione diretta.

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Una risposta a Anticipare il question time è possibile con interrogazioni “adottate”. Si potrebbe partire con il fotovoltaico in concessione?

  1. Paolo Scattoni scrive:

    Ieri un amico mi ha detto che avrei sbagliato a fare un appello alla “adozione” dell’interrogazione da parte di un consigliere. Se lo facesse uno di minoranza sembrerebbe a rimorchio di questo blog che però non ha una sua linea politica, ma è più semplicemente un diario il più possibile collettivo aperto a tutti. Potrebbe eventualmente apparire al traino di un singolo cittadino, che poi sarei io che ho firmato il post. Troppa importanza, secondo me non c’è proprio nulla di male accettare la sollecitazione di un cittadino (che non è solo in questa richiesta).
    Secondo il mio amico se l’interrogazione la presentasse un consigliere di maggioranza apparirebbe come uno sgarbo nei confronti del Sindaco che può invece sentire facilmente “a voce”. Vorrei solo ricordare che la pubblica amministrazione procede per atti. Contano gli “scritti”. Gli “orali” niente, se non vengono formalizzati. Così se il consigliere di maggioranza è convinto dei contenuti dell’interrogazione può chiedere al Sindaco di procedere con un comunicato o rispondere all’interrogazione in Consiglio.
    Stiamo parlando di più di 80.000 euro all’anno che se sino ad ora non riscossi fanno più o meno il costo dell’edificazione del Palapania.

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