Non solo aeroporto di Firenze. È ora di chiedere con forza una drastica revisione della politica ambientale regionale

di Paolo Scattoni

Quella dell’aerorto di Firenza può sembrare una questione poco rilevante per noi di Chiusi e dintorni. Io penso il contrario. Per le elezioni regionali dichiarai che mai avrei votato per Giani. Quasi tutto il PD locale era di avviso contrario. Oggi, però, mi sembra che i fatti mi stiano dando ragione. Uno dei tanti motivi della mia presa di posizione riguardava allora la posizione di Giani in relazione al progetto di una nuova pista per l’aeroporto di Firenze lunga 2400 metri da realizzare nel bel mezzo del “parco della Piana”.

Oggi i fatti mi stanno dando ragione. Nell’articolo della Nazione (vedi immagine) si racconta come in consiglio regionale della Toscana sia passata una mozione votata da PD e M5Stelle contro la nuova pista e per il potenziamento della tratta ferroviaria Firenze- Pisa in modo da raggiungere l’aeroporto di quella città in meno di mezz’ora. Italia Viva ha votato contro. Fine del giglio magico in Toscana.

Perché questo passaggio è di grande importanza per la politica locale?

Credo che proprio per questa sensibilità mostrata dal PD si possa oggi rimettere in discussione la strategia della Regione sulle politiche ambientali. Insieme alla questione aeroporto si tratterebbe di ripensare tutta la strategia regionale sull’ambiente.

Non è stato mai messo nero su bianco, ma è abbastanza evidente che la strategia sia quella di decentrare gli impianti di trattamento dei rifiuti lontano da dove la maggior parte di quei rifiuti viene prodotta.

Il carbonizzatore di ACEA fa parte di quella strategia. Quale miglior occasione per chiedere una revisione delle politiche in atto fino ad oggi.

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Una risposta a Non solo aeroporto di Firenze. È ora di chiedere con forza una drastica revisione della politica ambientale regionale

  1. carlo sacco scrive:

    Certamente è un grosso”segnale politico”,questo non c’è dubbio e me ne posso solo rallegrare,perchè indica strade diverse da quelle che volevano che si percorresse. Teniamo conto di una cosa però,che è anche questa molto importante e che si parla di un” luogo obiettivo”che è stato da anni sotto il fuoco incrociato della gente (vedi la durezza dello scontro fra i sindaci della piana di Sesto, il Municipio di Firenze e la Regione) e quindi le mano adesso sono affondate in una pentola bollente di tale importanza che da questa può venire il segno di una inversione di rotta,proprio per quegli indirizzi dello sviluppo ecologico che fà gola a tutti,a partire dalle necessità della gente a vivere in un ambiente più consono ed umano ma anche centro di interessi per gli investimenti nelle direzioni scelte dal nuovo capitalismo verde ed ecologico,cosa quest’ultima che ritengo debba essere monitorata strettamente da legislazioni pubbliche ed interventi pubblici mirati,e da un controllo costante dell’intertesse pubblico.Mi chiedo allora i discorsi del Presidente Giani che direzione debbano prendere se ricordiamo cosa diceva qualche mese prima della sua elezione sul fatto che non si sarebbe fermato davanti a nulla se si fossero marcate le necessità di costruire in aree lontane dai grandi centri al fine di posizionare strutture di eliminazione di rifiuti.Quanto alla fine”del giglio magico”io aspetterei a celebrare perchè potrebbe essere un film.

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