Il declino e le minoranze inascoltate

di Rita Fiorini Vagnetti

Leggendo le riflessioni di Giorgio Cioncoloni sono tornata inevitabilmente indietro di qualche anno, con un po’ di nostalgia per il tempo trascorso e per il fatto di non essere riusciti come opposizioni.

La Primavera e i Cittadini per Chiusi non sono riusciti a modificare il modus operandi della maggioranza.

Caparbiamente avvalendosi dei numeri riconosciutale dagli elettori la maggioranza non ha mai, se ben ricordo, dato spazio alle idee alle proposte delle minoranze.Non credo perché stolte o non realistiche, ma soprattutto per rivendicare il dominio “numerico” di avere sempre ragione.

Ma non era così. Molte delle problematiche ricordate da Cioncoloni le avevamo spesso affrontate in Consiglio.Erano però proposte che non potevano essere condivise 

La maggioranza che figura avrebbe fatto?  Meglio, per assurdo, portare il paese in una forma di “degrado” (è agli occhi di tutti) piuttosto che avvalersi anche delle competenze che pur c ‘erano 

Dei compagni di viaggio che comunque rappresentavano una buona parte, chi più chi meno, dei cittadini che votando avevano accettato i punti dei loro programmi elettorali.

Ora siamo prossimi alle elezioni. I problemi sono sempre gli stessi e il paese sembra non volersi o potersi risollevare.Certo non è il paese di quando sono venuta a Chiusi da Roma. Era vivace, produttivo, proiettato nel futuro, in competizione nel territorio, punto di riferimento per la zona.

Mi trovo pertanto assolutamente d’accordo con quanto espresso dal signor Cioncoloni, pur, ovviamente, nelle diversità di alcune posizioniSono altresì speranzosa che ancora con le forze giovani, Chiusi potrà risorgere con l’orgoglio e la dignità di un popolo di grande ed atavica tradizione culturale, ambientale, sociale

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