di Paolo Scattoni

Primapagina non perde occasione per fare qualche capriola sulla questione Bettollini. Così succede anche nell’ultimo articolo dal significativo titolo “Chiusi, tra Bettollini e PD chi è Conte e chi è Renzi”. Il concetto viene spiegato in questo passaggio:
“A Chiusi per esempio, molti di quelli che da ieri infamano Renzi sui social, infamano contemporaneamente anche il sindaco Bettollini, che è stato in origine amico e seguace del reuccio di Rignano, solo che adesso a Chiusi Bettollini si trova nei panni di Conte, e i panni di Renzi li sta vestendo qualcun altro. Non è stato lui a “staccare la spina” o a dire che “serve guardare oltre” come ha fatto la segretaria locale del Pd. A Chiusi è il gruppo dirigente del Pd che sta facendo di tutto, come Renzi, per far cadere il governo Bettollini o quantomeno per dichiarare chiusa e finita la sua esperienza amministrativa e andare al voto con un altro candidato. Bettollini farebbe volentieri un secondo mandato.”
Ritengo che il paragone sia del tutto improprio. Chi ha fatto come Renzi, che si è allontanato dal PD, è stato proprio Bettollini che a inizio agosto ha lasciato il partito che lo aveva eletto. C’è poi il dettaglio non secondario che Bettollini come sindaco è a fine mandato mentre Conte potrebbe rimanere presidente del consiglio per altri due anni. Quindi le nuove elezioni politiche nazionali sono (io almeno lo spero) di là da venire.
Quello che secondo me non si vuol capire è il risultato chiaro di un’azione amministrativa dell’autocrate, che oltre a errori colossali (uno per tutti la gestione della vicenda ACEA) è riuscito a tagliare i ponti con i colleghi sindaci della zona. Il futuro di un comune in declino dipende anche e soprattutto su come riuscire a concordare una strategia condivisa con quelli della zona che soffrono dello stesso problema. Primapagina sembra aver dimenticato quello che ha scritto il segretario provinciale del PD Andrea Valenti appena pochi mesi fa alla notizia dell’uscita di Bettollini dal partito. Sarà bene ricordarlo perché è importante.
“Il problema di Bettollini è uno solo, che in quella lista (per le regionali, NdR) non c’è lui. E, nella sua logica, se non c’è lui non c’è nessuno.Ma la domanda da farsi allora è un’altra. Perché non c’è lui in quella lista?La risposta è semplice: perché il suo territorio non ce l’ha voluto. Nessuno. Né la sua unione comunale né le altre unioni comunali della val di chiana. Sono stati fatti non uno, ma tre passaggi sulla sua candidatura. Ad ogni passaggio la situazione è peggiorata, fino ad arrivare all’ultimo, dove mi hanno fatto sapere che in caso di sua candidatura c’erano segretari e iscritti pronti a restituire la tessera.” (https://www.chiusiblog.it/?p=37118)
Certo l’autostima del personaggio Bettollini è smisurata. Pensa forse al leopardiano “ io solo combatterò, procomberò sol io”. In questo caso però, se non a soccombere sicuramente a soffrire, sono i cittadini di Chiusi.
4 risposte a Renzi, PD e Bettollini- Un paragone improprio