di Rossella Rosati
Per chi non lo sapesse Via MAZZINI a Chiusi Scalo inizia da Piazza Dante, praticamente di fronte all’ufficio postale, proseguendo, come SP 321, per Cetona a destra e ricongiungendosi, attraverso la SP 146, strada Provinciale per Chianciano, all’umbra località di Po’ Bandino.
Si ricollega, lungo la parte abitata del suo percorso urbano, ad una serie di strade e vicoletti, i cui nomi sono Via Gonzarelli , Via Silvio Pellico , Via Aurelio Saffi , Via delle Piogge , etc etc , fino a Via di Fondovalle con Piazza Toscanini, che conducono a “quell’arteria di circonvallazione”, personalmente, per me, di grande rilievo.
Tale complesso viario ha generato, negli ultimi dieci anni, l’immagine attuale della storia politica/economica/finanziaria/sociale chiusina , contraddicendo, però, l’epopea eroica del nome che lo caratterizza.
Ad occhi di cittadino e di imprenditore non appare un “risorgimento” quanto piuttosto una disfatta in tutti quei settori che dovevano costituire la dorsale industriale locale. Infatti, percorrendone la carreggiata, si scorgono, ormai, molti capannoni dalle facciate consunte, che sembrano non emanare più quello spirito vitale percepibile nel passato…..
…. anche se, nel corso degli ultimi dieci/dodici anni la classe imprenditoriale di un tempo è stata rinnovata.
Se volessimo conoscere i nuovi attori dell’economia locale ci troveremmo di fronte a nomi quali, Tuscan Steel Works, Invima s.r.l., Energitek, Genesis solartec , Teseco spa , Renova , Equi Investment s.a., per la maggior parte società fallite , fino a problematiche di gestione più note quali Bioecologia , Ingelia, Centro Carni ……..Palapania.
In questi giorni si è diffusa la notizia del trasferimento, in Via Mazzini Loc. Le Biffe 125, dell’insediamento produttivo di trattamento rifiuti già esistente a Montallese: “Cascina Pulita”
Vorrei che quanto sarà descritto in questa narrazione Noir chiusina costituisse un’occasione per pensare.
Cinquepuntate (modestamente ed ironicamente come Gadda 🙂 )
Mi preme precisare che l’esposizione si basa su documenti pubblicamente accessibili compreso quello che riguarda “il ritorno in vita di mia nonna”, anzi, “mia Nonna”, trattandosi di una Signora che se n’è andata circa venticinque anni fa, alla veneranda età di 91 anni, e che ha fatto del lavoro una delle sue ragioni di vita , non meritando, di certo, di “resuscitare” in Via Mazzini , constatato , oltretutto, che ha sempre vissuto e lavorato in Piazza Matteotti: “confinante con la Chiesa Nuova” come scrisse mio nonno nell’agosto del 1929.
Non apparirà, quindi, strano se in fondo “al pasticciaccio brutto di Via Mazzini” comparirà anche Piazza Matteotti, posta tra la Chiesa, la Banca Unicredit e la Caserma della GDF, dove c’era un “bel Bar-Gelateria”, ad oggi “chiuso”. (continua)
Ci vuole incuriosire, speriamo la seconda puntata non sia tra una settimana, come per i telefilm…