Dopo l’Autorità per la Partecipazione

autoritàdi Paolo Scattoni

Come tutti sanno questo blog non è espressione di una sola persona. È bensì un tentativo di giornalismo di cittadinanza dove tutti, seguendo due sole regole (argomenti locali e buona educazione) possono pubblicare. Anzi la finalità è quella di una partecipazione sempre più ampia.

Oggi, però, faccio un’eccezione e parlerò della conclusione di una mia esperienza, Dal 19 marzo è scaduto il mio impegno nella Autorità Regionale per la Garanzia e Promozione della Partecipazione.

Ne avevo scritto nel 2014 e lo faccio oggi con la cessazione dell’incarico (non retribuito). È stata un’esperienza interessante sotto molti aspetti, soprattutto un osservatorio privilegiato di centinaia di progetti partecipativi piccoli e grandi per amministrazioni locali, scuole, imprese e cittadini. Per uno come me che scrive di partecipazione nella pianificazione urbanistica da più di mezzo secolo è stato un momento di crescita. Accanto agli aspetti positivi ho potuto toccare con mano molte criticità. Anche quest’ultime spero mi aiutino a scrivere sul tema.

A Chiusi l’Autorità ha finanziato due progetti che ho potuto monitorare da vicino. Sono stati due progetti che con le poche risorse messe a disposizione sono stati condotti due progetti che hanno secondo me raggiunto risutati molto positivi.

Il primo, finanziato con 16.000 euro ha potuto introdurre a Chiusi la cosiddetta scienza di cittadinanza. Il progetto “Laboratorio Ambiente” condotto dall’Istituto Valdichiana ha permesso di far conoscere a diverse decine di persone (studenti ed esterni) su temi che nl 2014 pochi conoscevano qui da noi come il microcontrollore Arduino, il microcomputere Rasberry, il fotospettrometro a basso costo e i droni.

Quel progetto descritto sulla piattaforma regionale Open Toscana ha ottenuto in cinque anni più d 70.000 contatti dall’Italia e dall’estero.

Il secondo progetto è stato promosso nel 2017 dall’associazione Innovazione Locale. Supportato da più di 300 firme quel progetto ha ottenuto meno di 7000 euro per il progetto denominato air self control (ASCO) finalizzato alla messa a punto di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria. Il progetto, concluso a fine settembre 2018, ha ottenuto un grande successo.

Anche in questo caso gli oltre 25.000 contatti sono arrivate dall’Italia e dall’estero. La rete di rilevazione della qualità dell’aria è già una piccola realtà che va progressivamente estendendosi. Intanto però le prime misurazioni possono già a contribuire al dibattito locale sulle maggiori criticità ambientali. Su questi risultati il mio contributo è stato marginale, da cittadino di Chiusi sono felice che ci siano stati.

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Una risposta a Dopo l’Autorità per la Partecipazione

  1. luciano fiorani scrive:

    Si, sono state due iniziative molto importanti anche se ostinatamente ignorate da chi amministra questa città.
    Stesso discorso sulla partecipazione: importantissima ma sconosciuta da queste parti. Abbiamo ascoltato il sindaco oggi, in Consiglio comunale, quale considerazione ha e cosa intenda per partecipazione.
    Chi bollò i nostri amministratori come “analfabeti politici” gli fece un complimento.

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