Il 20 marzo il presidente del Consiglio regionale della Toscana mi ha nominato insieme ad altri due ricercatori universitari, componente dell’Autorità regionale per la partecipazione. L’autorità esiste dal 2007 e fra le altre cose serve a supportare progetti di partecipazione proposti dagli enti locali, dalle scuole e da gruppi di cittadini. In precedenza il responsabile dell’Autorità era uno soltanto, con la legge 46 del 2013 I responsabili sono tre. E’ un incarico abbastanza gravoso per un compenso quasi inesistente (30 euro a seduta). E’ però anche una posizione prestigiosa che mi permette di capire, fra l’altro, il funzionamento e l’impatto di un’iniziativa regionale che la Toscana ha lanciato per prima in Europa.
Non scrivo questo post per raccontare una vicenda personale, ma perché considero interessante riportare come ha preso forma la mia nomina. Qualche settimana fa ho ricevto una sms da Alessandro Antichi, consigliere regionale di centrodestra, già sindaco di Grosseto ai tempi del piano strutturale (settembre 2000- marzo 2006). Ero stato responsabile scientifico per il progetto in convenzione fra il Comune di Grosseto e il mio dipartimento di allora DPTU . Ci ho lavorato per più di cinque anni. L’ultima volta che avevo sentito Antichi era stato nel lontano 2007, quando gli avevo portato il numero 133 della rivista Urbanistica dove avevo curato un servizio proprio sul piano di Grosseto.
Ho telefonato con una certa curiosità. Mi ha spiegato in breve le caratteristiche della nuova legge (la 46 del 2013) e la necessità di nominare tre membri e non più uno come era stato per la legge 69 del 2007. Ha ricordato il lavoro svolto e di quanto a Grosseto avessero beneficiato della mia impostazione anche per quanto riguarda la partecipazione. Mi ha anche riferito come recentemente un esperto di partecipazione molto conosciuto avesse analizzato i materiali allora prodotti ed espresso apprezzamento.
La mia risposta è stata molto chiara: avrei volentieri accettato se la proposta fosse stata personale e non in quota di partito, dato che io politicamente milito (come lui ben sa) in una forza politica avversa alla sua. Mi ha rassicurato dicendo che la proposta veniva da lui come vicepresidente della prima comissione consiliare. D’altra parte nel modulo che ci hanno fatto firmare su eventuali appartenenze politiche o di movimento ho esplicitamente dichiarato il mio tesseramento al PD, che faccio parte del consiglio scientifico della LUBIT (Libera Università di Studi Biblici e Teologici) e che sono amministratore di chiusiblog.
Debbo comunque riconoscere che la proposta mi ha fatto molto piacere non solo per il prestigio, ma anche perché proveniente da un politico che stimo anche se non della mia parte.
Per fortuna ci sono ancora spazi per l’impegnio disinteressato, non codizionato dalle appartenenze, ma dalle competenze. Il che mi lascia qualche speranza per il futuro.
Complimenti per l’incarico e auguri di buon lavoro.
Speriamo che la presenza di Paolo nell’Autorità regionale per la partecipazione spinga la politica locale a riscoprire questa pratica virtuosa.
Sul fatto che Paolo Scattoni ci abbia voluto far sapere che a indicarlo sia stato un politico di centro destra risponde a un suo scrupolo personale. Chi conosce Paolo sa che questo dettaglio è insignificante perchè parla per lui la sua storia.
Chi ha qualche anno e un po’ di memoria ricorderà la sua nomina nella Commissione Beni Ambientali (da parte del Pci) e il suo irreprensibile comportamento che provocò più di qualche grana al Pci stesso.
Complimenti. Se è lo stesso Antico che conosco io, è una persona correttissima. La mia esperienza con sindaci e amministratori di destra è sempre stata più che positiva – anche quando avevo qualche preoccupazione e prevenzione che mi rendevano “scorbutico” -. L’unico rammarico che ho – e che vedo confermato – è che si lavora benissimo con le persone di destra (almeno quelle che ho incontrato io) e male, spesso molto male, con quelli schierati con noi. Mi chiedo spesso se non è colpa mia/nostra.
Sono molto contento per Paolo e fa piacere registrare che certe competenze vengono apprezzate al di la’ degli schieramenti. Non posso non notare come invece a Chiusi si faccia tranquillamente, e oserei dire, sistematicamente a meno delle competenze non allineate. Continuo a credere si tratti di un errore da parte del PD e dell’Amministrazione Comunale. Ma questo e’ il solito film. Auguro a Paolo di godersi una programmazione cinematografica di livello piu’ alto.