La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) che nelle scuole sta sempre di più sostituendo la tradizionale lavagna “con i gessi”, ha un costo che parte mediamente da 1.500 Euro in poi. I dispositivi che costituiscono la LIM sono: videoproiettore collegato ad un computer, una lavagna elettronica collocata a parete (ma esistono modelli mobili) ed una “penna” da utilizzare sulla superficie della lavagna stessa.
Nel 2007 Johnny Chung Lee ebbe l’idea di emulare la “classica” LIM utilizzando una Wiimote della Nintendo.
Con questo dispositivo è possibile rilevare la posizione di una particolare “penna” costruita con LED IR che viene appoggiata sulle immagini proiettate sulla parete provenienti dal computer. Il costo della Wiimote + LED IR + pile di alimentazione + altro materiale necessario, si aggira a circa 50 Euro, da aggiungerci il costo di un videoproiettore e un pc (per chi non ce l’ha).
È possibile però rigenerare un vecchio computer “dismesso” con il sistema operativo Ubuntu molto più leggero. Esistono poi buoni videoproiettori a 3000 lumen anche a 200 euro. È così possibile ottenere una LIM completa a meno di 300 euro, cinque volte meno di quella più economica oggi in commercio!!
Per quanto riguarda la parte software, in Italia Pietro Pilolli ha realizzato WiildOs 4.0, un sistema operativo libero e Open Source (proprio Ubuntu) che deriva dal sistema GNU/Linux. La LIM di Chung Lee è facilmente realizzabile ed è in grado di sostituire la “tradizionale” LIM, ha i vantaggi di abbattere notevolmente i costi, di essere comodamente trasportabile e di poter essere utilizzabile su qualsiasi parete chiara. Inoltre, data la facilità della costruzione, all’interno delle scuole si possono prevedere dei progetti per la realizzazione della “LIM a basso costo e autocostruita”, dando la possibilità agli studenti di divertirsi con attività di laboratorio, di imparare ed avvicinarsi alle nuove tecnologie.
Presso l’Istituto Valdichiana di Chiusi a breve partirà il primo progetto “LIM a basso costo” dove parteciperanno alle attività studenti che frequentano classi di vari livelli sia dell’Istituto Professionale che dell’Istituto Tecnico.”
L’abbattersi dei costi dei componenti hardware permette, sapendo come fare, di arrivare a risparmi considerevoli. In più, vengono a cadere anche i falsi miti totemici della lavagna che sanno utilizzare solo in pochi “eletti” perché è roba delicata e di costo proibitivo – spesso, è vero, il costo di un paio di lavagne è pari all’intero bilancio dell’istituto -. Ho una grande stima del lavoro di Corrado e dei suoi colleghi per cui sono certo che troveranno il modo per estendere anche agli studenti le competenze per “impossessarsi” della LIM. Complimenti vivissimi. Spero che mi inviterete alla “prima” della nuova LIM 🙂
Diciamo che questo progetto, se avrà successo, fa giustizia della retorica sulle LIM che nelle scuole sono una specie di totem da conservare in aule apposite. Poi però bisognerà capire come gli studenti se ne possano “impossessare”.