Mi è arrivato per posta un denso volantino del candidato Scaramelli. Riporto soltanto l’incipit e la fine:
“Cari cittadini, amici e compagni di viaggio, vi scrivo con emozione, sobrietà e sincerità per condividere con voi la sfida di candidato capolista Pd per Siena e provincia alle prossime elezioni regionali di domenica 31 maggio. Dopo incontri, dibattiti, iniziative pubbliche, dopo aver dato vita ad un progetto fondato su orgoglio, coraggio e merito sta per arrivare il nostro momento, quello nel quale potremo scegliere di andare a vivere insieme nella Toscana del futuro. (…)
Cambiare è possibile lo sta facendo Papa Francesco nella Chiesa e anche Matteo Renzi in Italia. Vi garantisco che ogni giorno fino all’ultimo minuto, farò di tutto per essere degno di portare a compimento il cambiamento delle terre di Siena per essere orgogliosi, per noi eper i nostri figli, della Toscana del futuro.”
Fra l’incipit e le conclusioni vengono riportate le realizzazioni. Ci sarebbe molto da dire specialmente per quanto riguardata quanto vantato in urbanistica e anche per i le omissioni (stadio, centro merci, etc.). Non è questo però che mi preme mettere in evidenza. Quello che in questa campagna elettorale non c’è stato è il confronto diretto fra i vari candidati che chiedono voto e preferenza.
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