di Giorgio Cioncoloni
In un articolo pubblicato su “La Nazione” di oggi il sindaco annuncia che, dopo la rinuncia dell’Emma Villas, “la cittadella dello sport” la farà direttamente il comune.
Vogliamo fare un breve riassunto delle puntate precedenti ovvero delle dichiarazioni del sindaco:
– campagna elettorale 2011: il nuovo stadio si farà perché non costerà niente ai cittadini di Chiusi;
– fine 2013: il comune completerà i lavori del nuovo stadio che sarà il volano per il rilancio non solo dello sport ma anche dell’economia di Chiusi;
– inizio 2014, dopo la visita del Gabibbo allo stadio: il comune non spenderà più un euro nel nuovo stadio;
– marzo 2014: il comune contribuirà per favorire la costruzione di nuovi impianti sportivi da parte di privati nell’area del nuovo stadio;
– febbraio 2015: i lavori dei nuovi impianti sportivi inizieranno entro due mesi;
– marzo 2015: se non interviene un privato il comune non potrà realizzare in proprio i nuovi impianti sportivi perché il patto di stabilità non lo permette;
– marzo 2015, dopo il ritiro del progetto da parte di Emma Villas: il comune realizzerà in proprio i nuovi impianti sportivi grazie ad un allentamento del patto di stabilità.
MA COME CI POSSIAMO FIDARE DI CHI IN DUE ANNI HA RACCONTATO BEN CINQUE STORIE DIVERSE SMENTENDO CONTINUAMENTE QUANTO DETTO LA VOLTA PRECEDENTE?
E QUESTO NON E’ SUCCESSO SOLO PER L’AREA DELLO STADIO MA PER ALTRE DECINE DI CASI.
C’è un livello politico e uno tecnico. La verifica politica arriverà presto con le elezioni regionali. Non mi soffermo. C’è invece uan verifica tecnica che deve essere fatta. Anche con il milione che ci dice il sindaco, secondo, me quell’opera non si completa: né lo stadio né la versione palazzetto.
Mi sbaglierò, ma dopo tre anni di sostanziale fermo e con un collaudo sul primo stralcio che ancora deve essere effettuato, la possibilità di realizzare qualsiasi cosa è, a mio modestissimo avviso (non mi occupo di lavori pubblici), un pio desiderio.
Insistoancora: venga nominato un esperto di chiara fama e gli si chieda dui formulare un parere PRO VERITATE.
Caro Paolo, lo stadio di Pania DEVE essere portato a termine.Lo vollero per forza contro tutto e contro tutti ! Gli attuali amministratori furono consenzienti. Dicevano che non c’erano più soldi.Ora l’amico del “Bomba ” dice che i soldi ci sono.Come l’amico Bomba ,dice spavaldamente :lo faccio io,come se i soldi fossero i suoi e non della comunità.Tutto questo perchè siamo vicini alle elezioni. Il Bomba prese il 20% (quelli reali) di consensi con 80 €,dopo che la ” Velina Picierno ” aveva garantito che con quei soldi faceva la spesa per tutta la famiglia per due settimane. Tutti proclami tutte promesse al vento.Facciano la manutenzione alle cose che ci sono a Chiusi e le rendano fruibili.Se riuscissero in questo anche chi gli da il voto per “affezione ” lo farebbe più volentieri,credo .
Non si potrebbe pensare a un confronto serio? Io non credo che lo stadio del Gabibbo possa essere recuperato. Credo, però, che anche l’ipotesi del “recupero” abbia bisogni di ben altre valutazioni e verifiche tecniche rispetto a quelle che sino ad ora ci sono state offerte.
Niccolò, sono d’accordo con la tua critica ma per favore non dire ”che la sinistra si fà bella” perchè se questa è sinistra io sono il ” mago silvan”come recita la pubblicità in televisione….questa è Democrazia Cristiana nelle sua fase decadente, anzi -nemmeno – perchè quando era in fase crescente era un partito con il quale si poteva discutere di tutto e non andava avanti certamente a forza di battute.La pletora che lo sorregge è la stessa, ha la stessa composizione sociale e culturale, obbedisce alle stesse pulsioni, ha cambiato volto per restare a galla salendo sul cavallo del vincitore e va avanti a forza di proclami.In pratica ha fatto più danno che quelli a cui dicevano di opporsi(..che non ne hanno fatti pochi) perchè lo criticavano per poi assumere gli stessi comportamenti e ci governano insieme sotto gli applausi.Questa è la risultante. Chi dice di no o è in malafede oppure dovrebbe andare dall’oculista.Punto.La sinistra, -lo sai anche te- è un altra cosa ed in Italia non esiste più.Una bella mano di bianco è passata sopra a tale sinistra ed oggi il pensiero della gente – anche se riceve schiaffi come riceve -è tale che non sembra di riceverli. Gli hanno raccontato che il benessere può benissimo essere per tutti. Basta volerlo,ridurre i diritti, fruire di 80 euro mensili,e chissà quant’altro : ” Yes We can !! ”
Siamo in tempo di elezioni,la sinistra si fa bella,le Europee le vinsero con 80 € ,ora ogni telegiornale dice che siamo in piena ripresa. Tutte balle di Renzi che gli amici,suoi, chiamavano il Bomba per quante ne sparava.L’allievo,se si può chiamare tale,impara velocemente dal Maestro e dalle ” Veline di regime “
E’ da parecchio tempo che ho smesso di stare a sentire le sparate propagandistiche del nostro sindaco.
Ultimamente noto con piacere come da più parti comincino a fioccare commenti “appropriati”: non ne schioda una, solo chiacchiere e distintivo, un altro buco nell’acqua…
Evidentemente ci vuole tempo ma alla lunga le chiacchiere non ce la fanno a nascondere i fatti.
Oggi ho avuto modo di scambiare due battute con il candidato in regione dei 5Stelle. Non lo conoscevo e non ho elementi per esprimere un giudizio sulla persona però mi ha colpito la prima domanda che mi ha fatto: “Ma di cosa vivete in queste zone depresse?”
Gli ho risposto che si campa essenzialmente con gli stipendi pubblici, con le pensioni e…con le chiacchiere.
Se c’erano tutte queste risorse disponibili e l’idea era quella di finire i lavori non si capisce perché a suo tempo siano stati interrotti. Era soltanto perché la scelta di costruire lo stadio non era condivisa? Ma il sindaco di oggi non era assessore quando fu deciso?
Insomma lo stadio del Gabibbo non è finito perché sono mancati i fondi, ma perché ci si è finalmente accorti che era una sesquipedale sciocchezza.
La mia impressione è che per non pagare dazio si stiano utilizzando un po’ di effetti speciali in periodo elettorale.
Intanto Giorgio Cioncoloni potrebbe aiutarci a capire se le opere sinora realizzate siano stato collaudate e se non losono state chiederne la ragione visto che l’operazione deve essere effettuata entro 180 giorni.