Continua la disinformazione dell’amministrazione comunale relativamente alla tassa sui rifiuti. Tutti i comunicati infatti tendono a far pensare che la tassa sia diminuita perché parlano solo delle agevolazioni concesse, che sono vere ma aggravano ancora di più la tassa per quegli utenti che non rientrano nelle tariffe agevolate.
Intanto l’aumento della tariffa di gestione non è di circa 90.000 euro ma di 105.600 euro, corrispondente al 6 %.
Non si capisce perché gli importi che possono portare cattiva pubblicità vengono arrotondati per difetto mentre quelli a impatto positivo per eccesso. Vedi il caso dei contributi concessi negli ultimi tre anni alle contrade che sono 50.110 euro (14.641 al Sottogrottone nel 2012, 22.840 alla Fornace nel 2013 e 12.629 al Granocchiaio nel 2014) mentre in un comunicato sono lievitati a oltre 60.000.
Tornando alla tassa sui rifiuti questi 105.600 euro di aumento devono essere pagati interamente dai cittadini e quindi, dal momento che la matematica non è un’opinione, il 6% medio significa che se qualcuno ha uno sconto del 30% qualcun altro dovrà pagare un aumento del 36% e sicuramente saranno molti di più gli utenti che avranno un aumento sia perché sono pochi quelli che rientrano nelle fasce agevolate, sia perché gli sconti dovevano essere chiesti entro il 30 settembre, come annunciato in un comunicato del 25 settembre, e quindi con soli 5 giorni di tempo a disposizione.
E’ vero anche che alcune imprese avranno uno sconto, che il comune di Chiusi ha quantificato nel 21%, mentre la legge dava la possibilità di portare fino al 40%, però sarà uno sconto per quelle aziende che nel 2013 avevano avuto aumenti medi di oltre il 100% e che quest’anno pagheranno il 100% meno il 21% e quindi sempre un 79% in più rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda, infine, la raccolta differenziata è vero che ha fatto diminuire i costi al gestore che però, pur di ottenere gli stessi introiti, ha più che raddoppiato i costi di gestione che sono passati da 451.875,00 del 2013 a 1.008.553,00. Oltretutto la raccolta differenziata non viene valutata comune per comune ma a livello complessivo e quindi il comune di Chiusi non ha nessun beneficio con il suo 70% rispetto a quei comuni che non ne fanno per niente.
Quando riusciremo ad avere un’amministrazione che si fa carico delle proprie responsabilità e dice chiaramente ai propri cittadini come stanno le cose?
E pensare che la trasparenza amministrativa era un punto fondamentale nel programma della maggioranza: DETTO MA NON FATTO!
A me la questione sembra molto semplice. Giorgio Cioncoloni ha argpmentatp con dato alla mano. Se non si condivide si risponda. È pur vero che il sindaco non legge chiusiblog. Allora.qualcuno gli segnali su facebook il link al post in questione.
X Giulietti.Più ci penso ad un principio e più sembrerebbe di poterlo condividere:”amministra- re la complessità”.Parole che comprendono tutto,il contrario di tutto,chi propone,chi non dice nulla e chi si oppone.Eccola la complessità. Naturalmente lo dico con non poco sarcasmo.A prima vista un tale principio si potrebbe condividere se non fosse istituito e retto dal fatto che con tutto questo l’amministrare tale”complessità”guarda caso torni sempre a sfavore dei soliti noti.ma potrebbe anche poter significare -e non lo scopro io-anche avere la possibilità di riparametrare lo squilibrio della ricchezza a disposizione di certi e non a disposizione di altri che ne hanno meno oppure per niente.Certi lo vorrebbero questo,ma altri invece no.Con tutte le riforme di cui si parla e di nuova denominazione,un dato ne esce:la maggior parte della gente paga ancora di più,tranne pochi che pagano un po’ meno.Da questo non si devono fare esercizi di equilibrismo od equidistanza da ciò che si dice possa essere il ”racconto dei fatti”perchè si contribuisce ad emettere nebbia.Il dato incontestabile è quello che si paghi di più.Punto.
Poi ognuno si regola,nell’approvare o nel dissentire.
Luciano, ricordati ciò che diceva il compianto Attila Biscottini nei riguardi della gente…..la battuta stavolta non la faccio ma torna tutto…..
Concordo pienamente con Paolo, importantissimo è sentire il “racconto dei fatti” da posizioni diverse, poi ognuno è libero di farsi la propria opinione. Anche se non si commenta si può leggere e … meglio una riga di più che non sapere o poter far finta di non sapere!
Il gioco delle parti: “Prima tarsu, poi Tia, lo scorso anno Tares, oggi Tari…cambiano i nomi ma i cittadini pagano sempre di più!….. Amministratori lasciati soli a decidere chi salvare dagli aumenti!!…e la politica cosa fa?…..va alle inaugurazioni delle sedi bellissime e funzionali!!!…Olè!!”
Ma di chi saranno queste condivisibili considerazioni?
Nel messaggio di accompagnamento a questo articolo Giorgio Cioncoloni si chiede se questi suoi post non risultino troppo noiosi. Per quanto mi riguarda credo si tratti del contrario: finalmente si dibatte di problemi reali. Questa è una delle funzioni principali dei consiglieri comunali. Se i suoi colleghi che gli siedono di fronte non sono d’accordo su quanto scritto rispondano. Nel nostro piccolo siamo sempre disponibili ad ospitare la discussione sui problemi veri dei cittadini.