Se gli ignari e ignavi cittadini di Chiusi si degnassero di partecipare ad una seduta del Consiglio comunale, l’istituzione simbolo della città, avrebbero di che discutere e comincerebbero, forse, a preoccuparsi non solo dell’erba “muraiola”.
Il sindaco sta vivendo sicuramente il peggior periodo del suo mandato e sembra aver smarrito non solo la sicumera dei mesi scorsi ma anche l’elementare principio secondo cui a domanda si risponde.
Oggi abbiamo assistito alla replica della questione “cittadinanza onoraria” al cav Valori: si, no ma, però…e alla fine di verbosi interventi non si viene a capo di nulla.
Due esempi:
Le opposizioni hanno chiesto se le dichiarazioni apparse sulla stampa (relative all’inutilità delle opposizioni) regolarmente virgolettate e quindi, secondo la grammatica giornalistica universalmente accettata, attribuibili al sindaco rispecchiavano realmente ciò che il primo cittadino ha dichiarato o se si trattasse di una libera interpretazione o una forzatura del giornalista. Chi non era presente in Consiglio ne sa quanto me che ho assistito alla discussione. Il sindaco ha infatti seraficamente risposto dicendo che solo nei comunicati stampa ufficiali il virgolettato risponde al suo pensiero; tutto il resto è libera informazione e che, per sua scelta, non procede mai con smentite o rettifiche. Ma quelle frasi le ha dette lui o no? Non c’è stato verso di saperlo. Evidentemente per il giovane sindaco è troppo complicato rispondere con un si o con un no. Proprio come aveva risposto in occasione della’ormai famosa “cittadinanza onoraria”.
Si è discussa la variante relativa al Palazzo delle Logge. Le opposizioni hanno chiesto, dopo aver sostenuto l’osservazione presentata da un cittadino su una diversa destinazione dell’edificio e aver votato contro la variante, se l’autorizzazione ad iniziare i lavori data alla ditta, prima dell’approvazione della variante, fosse legittima. Anche qui, prima nessuna risposta, poi a richieste insistenti il sindaco ha risposto che l’autorizzazione ha il beneplacito degli uffici interessati e quindi si può supporre che sia tutto in regola. Ma una parola chiara, del tipo: si è legittimo il procedimento adottato, non è stata detta. Era così difficile? Anche il segretario comunale chiamato in causa direttamente dalle opposizioni non ha proferito parola. Riserbo?
Richiesta inusuale?
Sta di fatto che il capogruppo de La Primavera ha detto, sconsolato, che dovrà presentare nella prossima seduta un’interrogazione in proposito per conoscere se i suoi dubbi sono fondati oppure no.
Non invidio i consiglieri di opposizione che si trovano di fronte questo vero e proprio muro di gomma ispirato al classico ha da pssà ‘a nuttata. E nemmeno quelli di maggioranza che, come scolaretti se ne stanno buoni e zitti al loro posto, eccezion fatta per il capogruppo Brilli che però mai contribuisce a chiarire i punti controversi. Devo invece dare ragione a chi mi dice da tempo che sarebbe il caso di cominciare a stare alla larga dai consigli comunali.
In questi due anni e mezzo ne avrò “saltati” un paio, in futuro penso che sarò assai meno assiduo perchè quello che c’era da capire penso di averlo capito.
E il succo è che se questo consiglio comunale è la massima espressione politica della città…è il caso di ripensare seriamente molte cose.
4 risposte a Vale la pena seguire consigli comunali come questo?