Consiglio comunale: una variante urbanistica per il Palazzo delle Logge

di Paolo Scattoni

Il prossimo Consiglio Comunale si terrà il 10 gennaio alle ore 21.30. Questi i punti all’ordine del giorno:

  1. 1.  Comunicazioni del sindaco

  2. 2. Comunicazione deliberazione di Giunta comunale n.380 del 18.12.2012 ad oggetto “Prelevamento dal fondo di riserva ai sensi dell’art. 166 comma 2 e art. 176 comma 1, del D.lgs. .n. 267/2000 Adempimenti conseguenti§ù

3.    Interrogazioni e interpellanze dei consiglieri.

4.  Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare comunale per l’anno 2013. Variante agli strumenti urbanistici vigenti relativaalla destinazione del “Palazzo delle Logge” (art.6 legge regionale 9.3.2012 n. 8). Adozione.

5.  Regolamento dei controlli interni in attuazione dell’art.3 (rafforzamento dei controlli in materia di enti locali del d.l. n.174/2012, convertito in legge n. 213/2012

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Il testo dell‘Ordine del giorno ci è stato cortesemente messo a disposizione dalla consigliera Fiorini che ringraziamo. Cero ci sarebbe piaciuto sapere per chi ha la possibilità di leggere il fascicolo (consiglieri comunali) di capirci un po’ di più.

Sarebbe ad esempio interessante capire se il punto (4) che prevede l’adozione di una variante agli strumenti urbanistici. Ha qualche rapporto con il bando “natalizio” per le manifestazioni di interesse per la locazione del Palazzo delle Logge. In quei sei giorni utili quanti imprenditori si sono fatti vivi? Lo possiamo sapere?

L’ho chiesto alla stessa consigliera Fiorini che così mi ha risposto: “e chi può dirlo. Ho avuto l’ordine del giorno, oggi, a casa, prefestivo, ore 12”!.

Chi segue questo blog sa che ho assai spesso manifestato dissenso sulle posizione della consigliera Fiorini. Ma come si fa a lavorare seriamente con modi che non solo mostrano una chiara mancanza di cortesia istituzionale, ma non tengono neppure conto conto della delicatezza delle decisioni in discussione? Nella polemica di PMiccichè con le opposizioni mi sento di spezzare una lancia a favore di quete ultime.

Si tratta pur sempre di una variante agli strumenti urbanistici che poi richiederanno pubblicazione per eventuali osservazioni. Si tratta probabilmente di mutare la destinazione d’uso di un edificio che per secoli è stato della comunità locale ad uso pubblico.

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