Palazzo delle logge: diario immaginario di “dieci” giorni…….

di Paolo Scattoni

Abbiamo provato a immaginare come abbia potuto funzionare il bando per “manifestazioni di interesse” per la locazione del palazzo delle logge pubblicato il 18 dicembre.

Siete un imprenditore? Si? Bene. Non lo siete? Immaginate di esserlo. Ecco la scena. Giovedì 20 dicembre vi telefona un amico che tutto emozionato vi dice di aver letto che il Comune di Chiusi affitta un immobile per uso privato senza particolari vincoli d’uso.

Vi dice anche che potete telefonare in Comune per avere informazioni. Che fortuna avere amici così, pensate, è difficile avere queste notizie così tempestivamente.

Telefonate subito, ma erssendo tardo pomeriggio non trovate nessuno in comune. Fate un tentativo il giorno dopo. Vi danno alcune informazioni si tratta di un immobile che la comunità chiusina possiede da secoli. Sono poco meno di 1500 metri quadrati e la cifra richiesta è di quasi 60.000 euro all’anno. Vi dicono che dovete e per iscritto manifestare il vostro interesse entro le 13 del 28 di dicembre.

Siete un imprenditore che lavora nel campo del turismo e sapete che per un investimento del genere c’è bisogno, se non proprio di un businness plan, di quattro conti. E’ un edificio vincolato? Vi si possono fare dei lavori interni? Quante camere ci posso ricavare?

Allora chiedete di poter vedere l’immobile. In Comune sono molto disponibili, “venga quando vuole purché in orario di ufficio”. Allora vi organizzate. Dopo aver litigato con la moglie perché dovevate acquistare i regali di Natale e visitare i vostri maici per gli auguri, decidete di partire dalla vostra residenza (ipotizziamo Bologna) alla volta di Chiusi,

Sabato siete a Chiusi. Vi accoglie un gentile impiegato che vi porta a visitare lo stabile. Da una visita sommaria non è possibile valutare le potenialità. Voi insistete per avere una planimetria, dopo qualche resistenza riuscite ad ottenerla. Ripartite alla volta di Bologna. Vi prendte un cazziatone dalla moglie. Pazienza.

Ci sono poi quattro giorni inutilizzabili: domenica, lunedì ponte e vigilia, Natale e Santo Stefano. Così il 27 telefonate alllo studio del vostro architetto di fiducia.Non vi risponde nessuno. Così decidete di telefonare al cellulare. E’ a sciare sulle Dolomiti e non sarà disponibile prima del 2 gennaio del nuovo anno. Allora vi chiedete: ma perché avranno aperto i termini per la manifestazione di interesse per così poco tempo e con un calendario così accidentato?

Già, ce lo chiediamo anche noi. Magari qualcuno più perspicace ce lo potrà spiegare.

 

 p.s. Chiedo scusa alle signore per aver ipotizzato un imprenditore uomo. Se, però avessi scelto un’imprenditrice il tutto satrebbe stato meno credibile. Avrebbe mangiato la foglia sin dall’inizio.

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Una risposta a Palazzo delle logge: diario immaginario di “dieci” giorni…….

  1. Ex pag. 5 dell’atto: “L’Amministrazione Comunale, in caso di presentazione di una sola manifestazione di interesse, procederà comunque alla pubblicazione di un bando pubblico, riservandosi l’espletamento di una procedura ristretta in caso di ricezione di più manifestazioni di interesse.”

    La “procedura ristretta” consiste nel fatto che è l’amministrazione comunale ad invitare chi le pare a fare un’offerta. Non sarà, quindi, un’asta pubblica o roba del genere.
    (vd. http://www.banchedati.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=4362)

    Tra l’altro si legge che in caso di “procedura ristretta” i candidati devono essere almeno cinque. Ma è ovvio che quattro che ti facciano un’offerta strampalata si trovano piuttosto facilmente.

    Chissà come mai alle p.a. è permesso questo tipo di procedure. Mah.

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