L’insostenibile leggerezza dell’essere “vecchio” e “nuovo”

di Massimo Mercanti

In effetti l’immagine dei “vecchi” e “nuovi” soggetti politici, sebbene inseriti dai media in cornici televisive suggestive, è desolante per non dire preoccupante. Soprattutto se da persone comuni si cerca di fare lo sforzo di capire i contenuti che stentano ad affiorare da sotto un’elegante giacca o da una camicia bianca d’ordinanza che vestono i nostri potenziali futuri “leader” di governo (se mai ci sarà) di centro-sinistra. Se una persona comune con tanto di tessera di partito si fosse presentato ad una qualsiasi riunione di circolo e fosse intervenuto al dibattito (cosa rara ma ogni tanto c’è) concentrando la pregnanza dei suoi contenuti in metafore come quella del “meglio un passerotto in mano che un tacchino sul tetto” anche il più disincantato coordinatore di circolo avrebbe messo in dubbio il suo essere lì a svolgere una funzione di sintesi politica direttiva.

Se un qualunque giovane di paese aspirante a dare il suo contributo di partecipazione alla vita politica (anche locale) tra un’occhiata allo smartphone e una battuta esilarante si fosse improvvisamente fatto serio per indicare la “soluzione” del problema, quanto sarebbe credibile e affidabile per ricoprire una massima carica di governo? Sono queste le domande che mi sono fatto ieri sera dopo il duello televisivo tra Bersani e Renzi… i nostri principali esponenti politici di centro-sinistra ai quali domenica 2 dicembre confermeremo la delega a governarci (se mai gli verrà data l’occasione).

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7 risposte a L’insostenibile leggerezza dell’essere “vecchio” e “nuovo”

  1. marco lorenzoni scrive:

    Primarie Pd, stanotte a Siena una notte dei lunghi coltelli. Domani se ne potrebbero vedere delle belle… E meno male che i due sfidanti sono dello stesso partito… (vedi http://www.primapaginachiusi.it)

  2. pmicciche scrive:

    Certo che dopo Berlusconi si ri-affaccia un nuovo prestigiatore capace di moltiplicare pani e pesci. Una campagna elettorale sfarzosa, viaggi, volantini, pagine di giornali, “allenatori” targati Mediaset e tutto sempre e solo con meno di 200.000€ (tutti documentati, ci mancherebbe altro)….ma sono quelli non-documentati che attirano la mia attenzione e, soprattutto il chi glieli ha dati. Non credevo che – dopo l’incantatore di Arcore – gli italiani avessero ancora voglia di farsi raccontare altre Favole. Non è sull’analisi della vecchia classe politica – di cui Bersani è cerniera borderline – che non concordo con Anna Duchini; è l’alternativa fornitaci dal “Blair de noantri” che mi rende più che perplesso. Poi voglio anche vedere con quali compagni di viaggio si accompagnerà….anzi alcuni li conosciamo proprio bene…..

  3. anna duchini scrive:

    Ho letto che, oltre a Riva, anche Federacciai ha “donato” 100.000 euro per la sua campagna elettorale.
    Il punto è: ha fatto bene a tenere quei soldi o avrebbe dovuto rispedirli al mittente?
    Tu cosa avresti fatto?
    Se fossi un cittadino di Taranto o un lavoratore dell’Ilva di uno così non mi fiderei.

  4. carlo giulietti scrive:

    La Corte dei Conti “richiama” il sindaco di Firenze Matteo Renzi.:
    – Da una parte una previsione di spesa del personale non conforme ai limiti previsti dalla legge. Dall’altra metodi “contabilmente” non corretti e non previsti dalle normative per arrivare al pareggio finanziario nel bilancio: una “reiterata irregolarità contabile – scrivono i magistrati contabili fiorentini – che oltre ad essere contraria ai principi di sana gestione, denota il permanere di una situazione di precarietà finanziaria.-
    Spero chi lo voterà alle primarie si renda conto in che mani rischia di far finire il centrosinistra.
    A “predicar bene” ci vuole poco, ma quello che conta è come si “razzola”.
    Posso sbagliarmi, però, pur non essendo il Bersani il mio candidato “ideale”, nel confronto con il rampollo, “tanto bravo”, a parlare per spot, lo trovo un abisso sopra, oltre a tutto il resto, anche per lo stile.

  5. pscattoni scrive:

    x Anna Duchini. Sei anni fa il gruppo Riva ha dato a Bersani un contributo di 98.000 euro, regolamente registrato e quindi informazione accessibile tutti. Mi chiedo perché Travaglio lo scopre solo ora, alla vigilia di queste eloezioni e magari non nelle scorse primarie o anche prima. Comunque un contributo pubblico è spesso un tentrativo di captatio benevolentiae più che un pagamento di favori. Il fatto che non si sia ripetuta vuol dire che il favore non c’è stato.
    Mi chiedo però come farebbero quelli che non ci deve essere finanziamento pubblico. A quel puntpo le donazioni saranno la regola, a meno che non si abbia un capitale alla Berlusconi.
    Dovremmo controllare di più e con più tempestività. Lo faccio io. Un’associazione vicina a Renzi negli ultimi due giorni ha comprato pagine si Corriere, Stampa e Messaggero. Costo approssimativo: oltre centomila euro. Qui non c’è neppure bisogno di registrazione. Ma chi glieli ha dati?

  6. pmicciche scrive:

    Eh già, si potrebbe proprio titolare così: “Primarie del PD: ultime…battute”

  7. anna duchini scrive:

    Io invece ho visto stasera Servizio pubblico. Ho asoltato Travaglio sulla vicenda Ilva. Chi sarebbe quello affidabile e di sinistra quello che ha preso i soldi da Riva per la sua campagna elettorale?
    Se uno prende i soldi dal padrone ce lo vedo poco a fare gli interessi degli operai.
    E’ proprio vero che i soldi non puzzano infatti Vendola sente odore di sinistra.

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