Cascina pulita: E’ tutto a posto dice il sindaco

di Luciano Fiorani

Il “caso” Cascina pulita è chiuso. Anzi, non è mai esistito. Almeno secondo il sindaco. Ieri in Consiglio comunale, rispondento a due interpellanze delle opposizioni, Scaramelli ha fornito assicurazioni sulla serietà della ditta: opera alivello di qualità, è conosciuta dal Ministero dell’ambiente ed è partener di Coldiretti.

Raccoglie e smaltisce rifiuti agricoli, anche pericolosi, (dalle siringhe veterinarie alle batterie usate dai trattori). E’ un’opera meritoria, ha fatto capire il sindaco che ha chiesto polemicamente ai consiglieri (di opposizione?) se preferissero il sistema di prima quando questi rifiuti non si sapeva come venivano smaltiti.

Cascina pulita raccoglie i rifiuti nel capannone ai Quattro poderi (che ha acquistato due settimane fa) e poi li spedisce a Torino dove vengono smaltiti. Attualmente al capannone è impiegato un solo dipendente più tre autisti addetti al trasporto, ma con l’ampliamento dell’attività ci saranno le condizioni per due nuovi posti di lavoro. Che è poco, ma di questi tempi…

Sempre secondo il sindaco non è il caso di affronatre questioni di questo tipo con approcci ideologici o dogmatici.

C’è la massima attenzione al rispetto delle norme ha poi assicurato, e comunque il comune di Chiusi è solo uno degli attori della vicenda che ha nella Provincia il protagonista principale.

Sulla mancanza delle carte in pubblicazioni ha ribadito che doveva essere la ditta a consegnarle ma siccome l’autorità di riferimento per queste attività oltre alla provincia è l’Unione dei comuni solo in questi due enti era stata presentata la documentazione. Un semplice disguido quindi e non è il caso di fare il processo alle intenzioni (ma nessun impiegato ha controllato?).

La documentazione presentata è adeguata, tanto che la Asl ha già dato parere favorevole. Il procedimento, fin dai suoi inizi, è presso la provincia ed è consultabile come consultabili sono l’agibilità del capannone e le detrminazioni d’uso. Il parere del comune di Chiusi nella conferenza dei servizi è stato favorevole.

Le opposizioni hanno messo in evidenza che, su queste questioni, l’Amministrazione è molto restia a fornire informazioni alla popolazione e che senza le interpellanze probabilmente non se ne sarebbe parlato neanche in Consiglio comunale. E che, comunque, di “politica ambientale” non c’è modo di discuterne.

La vicenda Cascina pulita dopo quella di Bioecologia, in effetti, ha dimostrato che al di la del “è tutto a norma” non si riesce ad andare. Se, per ipotesi, arrivassero altre dieci società intenzionate a smaltire o trattare rifiuti pericolosi a Chiusi qual’è la posizione dei nostri amministratori e dei partiti che li sorreggono? Si limiterebbero a verificare che le richieste siano a norma?

Forse, dopo la discussione consiliare di ieri, giova ripetere che se qualsivoglia attività non è a norma non se parla nemmeno. E’ su quelle a norma che si decide, e il si o il no dipende da che tipo di attività si tratta. E’ in base a questo metro di giudizio infatti che i comuni decidono se impegnare il proprio territorio per attività pericolose e/o nocive.

Insomma, non è un passaggio automatico (una volta che le carte sono in regola) come sembra invece pensare il nostro giovane sindaco.

 

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5 risposte a Cascina pulita: E’ tutto a posto dice il sindaco

  1. La cosa secondo me é ancora piú preoccupante: se non hai nulla da nascondere e, persino, la “politica” dalla tua, non hai bisogno di fare passaggi di proprietà ed autorizzazioni che vedano magari coinvolti dei prestanome. Che bisogno c’é?

    Se invece hai bisogno di forzare un po’ la mano su qualcosa…

  2. pscattoni scrive:

    x Francesco Storelli. Per fortuna imprese ad alta tecnologia a Chiusi ci sono, anche se poche. Anche su questo blog è stato scritto che avrebbero bisogno di attenzione da parte della scuola e della società locale in genere.

  3. luca scaramelli scrive:

    “La Primavera” lo aveva scritto anche nel comunicato stampa uscito la settimana scorsa, la questione non era stata posta in termini di norme, quella è una faccenda di cui non si occupa la politica perchè essere a norma è un pre requisito della cui regolarità si occupano altre autorità, la politica deve occuparsi di ciò che pur essendo a norma può essere buono o meno per un certo territorio e per l’orientamento che si vuol dare al futuro di un paese. Prendere semplicemente atto della legalità è un lavoro da piccoli burocrati e proprio questo si è dimostrato il giovane sindaco con le sue risposte. Amministrare è un’altra cosa, e non significa dire per forza no a Cascina pulita, ma significa avere una visione globale di cosa si vuol fare del territorio, a quali strade si pensa di percorrere per il futuro del nostro territorio. Di qusti temi non è possibile parlare, almeno confrontandosi con l’amministrazione, prendiamo atto.

  4. Ma possibile che una impresa con tecnologie un po’ più pulite non ci capiti mai? Ma possibile che per fatturare bisogna passare sopra a tutto? In campagna elettorale dicevano di voler ripopolare Chiusi richiamando imprese e cittadini dai dintorni. Fino ad oggi hanno richiamato solo escrementi da tutta italia. E’ vero che così com’è il nostro è proprio un paese di m…., ma i nostri amministratori ci avevano promesso di migliorarlo, non di aumentare lo strato di m….!

  5. pscattoni scrive:

    Propongo di cercare un bravo imprenditore che con “porcilaia pulita” riesca a concentrare tutte le lavorazioni delle deiezioni dei suini del centro Italia. Vuoi mettere, oltre a quello della Coldiretti ci sarebbe anche l’apprezzamento dell’AIA (associazione italiana allevatori). E perché non mettersi in grande e creare una bella “ILVA pulita” per vedere di sistemare scarti che ai tarantini non piacciono, Il tutto ovviamente sempre a norma. In questo caso l’endorsement vedrebbe miracolosamente insieme CGIL, CISL e UIL, per non dire poi di Confindustria e della Procura di Taranto 🙂
    Ormai bisogna prenderla a ridere per non piangere.
    Sulle capacità imprenditoriali non osiamo mettere in dubbio la parola del sindaco. Ci mancherebbe altro. Ma visto che si è così selettivi che tipo di valutazione fu fatta due anni fa sulle capacità imprenditoriali di Magyari Maria Mihaela? Ho l’impressione che le competenze della signora Magyari sulle tecniche di smaltimento dei rifiuti siano molto limitate. Se sbaglio me ne scuso con l’interessata. Mi sento però di poterci scommettere un cappuccino. Senza schiuma però. A me piace sempre vedere cosa c’è sotto 😉 Fobie, ne sono consapevole, ma sono fatto così.

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