Dopo la vittoria italiana per 2 a 1, alle semifinali europee, contro la Germania, anche a Chiusi si sono rivisti i tardizionali caroselli di macchine a clacson spiegati e con le bandiere tricolori al vento.
E ci può stare.
Ma quello che ha colpito, guardando la partita al bar in compagnia di tanta gente, è che, anche tra i giovanissimi, prima durante e dopo la partita il bersaglio preferito è stato solo uno: il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Nessuna pseudo analisi sociologica o d’altro tipo. Per carità!
Però è evidente che qualcosa nel profondo si è smosso se anche dei giovanissimi tifosi, che di economia e politica è presumibile che capiscano il giusto, vivono una partita di calcio come un confronto politico.
Più che contro l’arbitro o qualche giocatore avversario si sono sentiti sberleffi e apprezzamenti pesanti solo contro quello che (a torto o a ragione) viene ormai identificato, almeno a livello popolare, come il principale problema per la tenuta dell’euro.
Non mi accadeva di vedere una cosa del genere dai tempi della guerra fredda, e anche allora, quelli il cui cuore batetva per l’Urss, non erano propriamente dei giovanissimi.
12 risposte a ITALIA-GERMANIA: 2-1 (dedicato ad Angela Merkel)