Piano strutturale: Il fronte del No si coordina

di Luca Scaramelli

Un Piano strutturale non sostenibile nè dal punto di vista economico, nè tantomeno per l’aspetto riguardante il consumo di territorio per le nuove edificazioni previste, in molti aspetti anche in cotrasto con quanto previsto dalle normative provinciali e regionali e contraddittorio anche nei confronti del Quadro conoscitivo che avrebbe dovuto orientare le decisioni riguardo alle previsioni di edificabilità.

Un Piano che non ha le qualità per programmare il futuro di Chiusi. 

Queste le conclusioni condivise al termine di un incontro tra l’opposizione istituzionale, rappresentata dalle liste “La Primavera di Chiusi”, la “Lista Fiorini” e rappresentanti dell’associazione culturale “Abc”, del gruppo giovanile “Uidù”, del Pdl e il partito della “Rifondazione Comunista” sul documento recentemente approvato in Consiglio comunale.

Durante l’incontro è stato deciso anche un piano d’azione comune per l’elaborazione delle osservazioni da presentare, secondo quanto prescritto dalla legge, entro 60 giorni dalla pubblicazione del nuovo Piano strutturale.

La data di pubblicazione sul bollettino regionale è confermata per il 18 gennaio.

Ci sono quindi poco più di due mesi a disposizione per coordinare e redigere le osservazioni, e a tale scopo è stato formato un “Comitato tecnico”.

Non si parte da zero perchè molto del lavoro è già stato fatto.

Le conclusioni del “Comitato tecnico” verranno rese pubbliche e portate all’attenzione dei cittadini.

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