Una bella notizia?

comunicato M5S inviato da Bonella Martinozzi

Il Sindaco Juri Bettollini, nei suoi molteplici incarichi e comunicati stampa ci ha reso noto che finalmente è stata risanata la Fondazione Orizzonti D’Arte.

Vediamo come :


1) Concessione in usufrutto del Teatro Mascagni per l’importo di € 329.000,00 che è stato utilizzato quale partita contabile per la copertura delle perdite pregresse

2) Mutuo Banca Valdichiana di € 135.000,00 al 2020

3) Fido con Banca Desio di € 50.000,00 con scoperto al 2020 di 30.000,00

4) Prestito per la situazione pandemica € 25.000,00

5) Debiti residui verso fornitori per € 14.000,00


Il contributo del Comune alla Fondazione è di € 158.000, più interventi economici vari a seconda della necessità.
Dei 158.000,00 euro , 8.000,00 vanno per finanziare i laboratori scolastici, 75.000,00 per gli stipendi del personali, 40.000,00 come costi fissi del Teatro , rimangono pertanto circa euro 30.000,00 di cui 25 utilizzati per coprire le rate del mutuo. Con 5.000,00 euro dove vogliamo andare?
I cittadini dovranno far fronte a questi impegni per i prossimi dieci anni per avere un cartellone teatrale organizzato in tutto e per tutto dalla Fondazione Toscana Spettacolo, in quanto la Fondazione Orizzonti deve solamente pensare alla biglietteria.
Considerate le grandi aspirazioni del precedente Sindaco di Chiusi, i controlli effettuati dal suo Assessore al Bilancio e le capacità organizzative dell’attuale Sindaco, possiamo dire che i cittadini di Chiusi hanno mostrato una grandissima pazienza che dovrà continuare per altri dieci anni ed i futuri Amministratori si troveranno a dover sacrificare qualsiasi ambizione culturale.
Detto tutto ciò chiediamo “Che senso ha la presenza di una Fondazione?”

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

3 risposte a Una bella notizia?

  1. carlo giulietti scrive:

    Ahhh, bel risanamento!!! la famosa finanza creativa o creatività senza finanza…
    La terza ipotesi che propone Rossella Rosati sarebbe come un fallimento senza pignoramenti? Interessante, ma penso impossibile

  2. ROSATI ROSSELLA scrive:

    Per Carlo Giulietti. Secondo quanto detto in Consiglio Comunale ognuna delle tre ipotesi sembrerebbe “imprecisa”. In parole brevi :la Fondazione da un lato aveva ed ha debiti verso terzi ( banche, fornitori etc), poi aveva la Regione Toscana, ente controllante, che da anni richiedeva l’adeguamento del patrimonio abbattuto da perdite pregresse , pena la chiusura della Fondazione stessa, ed aveva ulteriori perdite pregresse che non erano state dichiarate in bilanci precedenti , es. crediti inesigibili .Al fine di ricostituire il patrimonio della Fondazione e far emergere le perdite pregresse si è utilizzato il valore dell’usufrutto portandolo nell’attivo patrimoniale in modo da imputarlo parte a ricostituzione del patrimonio abbattuto e parte a pareggio per le perdite emerse. Sostanzialmente è una partita contabile per “tamponare” il passato. Se la Fondazione dovesse essere chiusa oggi , dovrebbero essere estinte tutte le posizioni debitorie reali, principalmente con le banche, attraverso un’iniezione effettiva di liquidità.
    1) estingui tutti i debiti subito con denaro e poi chiudi, anche ricongiungendo l’usufrutto alla nuda proprietà,

    2) spalmi i debiti esistenti per i prossimi 10 anni tenendo in vita la Fondazione sperando in flussi di cassa positivi per estinguerli e cercando di non crearne altri .Usufrutto e debiti toccano due aspetti diversi pertanto chi vorrà chiudere la Fondazione dovrà metter mano al portafoglio in base ai debiti esistenti a tale data.

    3) estingui oggi i debiti in essere , oltre 200.000, e riparti da zero del tipo “chi ha dato ha dato , chi ha avuto ha avuto”. Questa terza ipotesi andrebbe verificata se consentita per un Ente Pubblico che si trova a finanziarne un altro

  3. carlo giulietti scrive:

    Scusate se faccio una domanda la cui risposta per voi può essere scontata, ma non mi è chiaro il discorso dello storno di 329000 Euro in cambio (per quanti anni?) dell’usufrutto.
    Qualunque sia il tempo per cui dovrebbe valere, (non è certo per qualche mese) cosa accadrebbe nell’ipotesi in cui la fondazione si dovesse sciogliere prima della scadenza dell’usufrutto, i soldi come verrebbero recuperati?:
    1. Non ci sarebbe questa necessità
    2. Li pagherebbe la, possibile, nuova amministrazione con le casse comunali
    3. Verrebbero richiesti a chi ha incoscientemente procurato il debito?
    La 1, la 2 o la 3? O nessuna di queste?
    Probabilmente se avessi seguito il consiglio comunale non starei a farvi perdere tempo…

I commenti sono chiusi.