Nuove acque: quando si dice trasparenza!!!

di Fabiano De Angelis

Consigliere comunale M5S Chianciano Terme

Se la Democrazia non è proprio morta, certamente versa in condizioni davvero gravi. Stamani, venerdì 19 dicembre mi sono recato presso gli uffici dell’AIT (Autorità Idrica Toscana) di Arezzo per assistere a quella che, secondo i comunicati stampa, doveva essere la seduta aggiornata della riunione di martedì scorso tenutasi nello stesso luogo con gli stessi attori.

Visto che, nella precedente riunione, non era stato consentito ai cittadini di poter partecipare, perché come ha detto in quella occasione il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani: ”Se ci sono loro (i cittadini) io non mi sento libera di parlare”, ho pensato che in funzione del mio ruolo di consigliere comunale di un comune appartenente all’ATO 4 potevo chiedere di partecipare in rappresentanza del Comitato Acqua Pubblica, con il quale il M5S collabora, e dei cittadini tutti.

Alla mia richiesta di assistere alla riunione mi è stato risposto dal tecnocrate che guida l’AIT, il direttore generale Mazzei, che questa di oggi era una riunione voluta da lui tra i sindaci e Nuove Acque e che non era aperta al pubblico. Gli ho fatto notare che mi ero qualificato come consigliere comunale, e pur non rappresentando l’amministrazione perché di opposizione, avevo la facoltà di assistere. A questo punto il DG Mazzei chiamava l’assessore Rocchi chiedendo se, secondo lui, potevo assistere. Il Rocchi trincerandosi dietro l’incontrovertibile fatto che io non rappresento l’amministrazione cittadina (ma 555 cittadini si!) non ha voluto che io assistessi alla riunione.

Chi c’era alla riunione? A questo punto la domanda sorge spontanea; c’era la dirigenza al completo di Nuove Acque, Presidente, Ufficio Legale e Amministratore Delegato e i sindaci o i loro delegati di poco meno venti comuni su 37 che compongono l’ATO 4.

Per cosa era la riunione? Altra domanda giusta. La riunione odierna, era, oltre che sulle ormai tristemente note “partite pregresse”, anche su aspetti tecnici e informazioni importanti di cui i sindaci dovevano essere informati. Questo è quanto mi è stato detto dal DG Mazzei. La mia obiezione è stata nel ribadire che, visto il mio ruolo, mi sarebbe stato utile avere quelle informazioni per esercitare al meglio la mia funzione istituzionale.

A quel punto si è inserito nella discussione l’assessore Romizi di Arezzo dicendo che “a noi non interessano le minoranze” chiudendo, di fatto, la discussione. A questo punto mi viene da pensare, vista l’assoluta opposizione ad ogni forma di trasparenza, che la dirigenza di Nuove Acque abbia chiesto questa riunione, a porte serrate, per “indottrinare” i nostri amministratori su come mettere a tacere le rimostranze sacrosante dei cittadini, vessati continuamente da balzelli e ingiustizie da parte di chi pur contro l’esito di un referendum plebiscitario, continua ad arricchirsi con un bene come l’acqua che deve in tutti i modi tornare pubblico.

La pubblica amministrazione ancora una volta, a tutti i livelli, dimostra di essere più sensibile agli interessi di pochi grandi privati piuttosto che al bene pubblico. Fino a quando i cittadini verranno tenuti fuori da porte serrate, non potremo che pensare male, fino a che i sindaci si riuniranno a porte chiuse per discutere di un bene pubblico con dei privati la democrazia in questo disgraziato Paese continuerà ad essere seriamente minacciata.

 

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3 risposte a Nuove acque: quando si dice trasparenza!!!

  1. Carlo Giulietti scrive:

    Queste cose contribuscono a far sì che sempre più gente si allontani dalla politica. Ma… forse è quello che si vuole da più parti, per poi dirsi quanto si è bravi quando si vincono elezioni con un 30-40 % del 40 % dei cittadini che avrebbero potuto votare. Tanto chi non vota non conta!
    Tanti politici si riempiono la bocca con la parola “partecipazione” e poi questi sono i risultati.
    Se le cose stanno così mi sento di fare i “complimenti” alla sindaca, al consigliere, all’assessore ed agli altri che, anche se ritenevano questa esclusione regolare, avrebbero dovuto battersi perchè non fosse messa in atto, di opposizione o di maggioranza che fosse il loro collega!
    Ma quali segreti avranno avuto da nascondere questi signori?
    A pensarci bene ci sarebbe proprio da pensare male!

  2. carlo sacco scrive:

    Credo che ci possa essere solo un fatto che possa cambiare questo stato di cose.La risposta a tale interrogativo ognuno la cerchi dentro se stesso stando attento a non cadere nel tranello del giudizio che si ama ultimamente dare a coloro che vorrebbero cambiare le cose e che si riconosce come ”sovversivismo” che va tanto di moda invocare in questo ultimo mese,tanto per ricordare gli ultimi 3 governi non eletti,una cosa da nulla che continua così ad apparire al popolo bue appunto.Ma alla gente gli sta bene,e questo è ancora poco, perchè l’italia negli ultimi 30 anni è diventata tutto questo nel silenzio generale ed il peggio secondo me ancora ha da venire.

  3. anna duchini scrive:

    Le impressioni di De Angelis non sono sbagliate: il capitale sociale è a maggioranza pubblica ma chi comanda è il privato.

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