Scaramelli in Regione per continuare a non fare?

di Rita Fiorini Vagnetti

Per anni siamo stati “soggiogati numericamente” da un movimento politico che voleva dare lezioni a tutti, soprattutto in regioni come la nostra (la Toscana) per la serietà e la coesione dei rappresentanti, in una forma di ideologica continuità, oggi come oggi, è sicuramente fuori tempo massimo, fuori cioè dalla storia, pensiamo solo all’accordo America-Cuba con la mano benevola, potentemente protettiva del nostro amatissimo papa Francesco.

Però a leggere dichiarazioni come quelle che, in forma ossessiva, rilascia il sindaco Scaramelli non ci possiamo stare, non ce la facciamo davvero: “in regione per farci sentire”, “chi ci ha rappresentato si è accomodato”.

Ritengo che si debba pensare all’assessore regionale Ceccobao, di cui l’attuale sindaco Scaramelli era assessore nella sua “prestigiosa giunta” e che non sembra, dagli atti in archivio ,che si sia mai opposto alle decisioni e alle delibere assunte, in sinergia di intenti ed obiettivi!

Il sindaco parla di 4 o 5 grandi questioni strategiche da portare al tavolo regionale (siamo già pertanto in campagna elettorale!) quali la sanita’, le infrastrutture, lo sviluppo economico, la formazione e la scuola, l’agricoltura e la paesaggistica.

Ma quale forza politica o quale buon amministratore non può condividere e proporre strategie in tal senso? Sarebbero davvero dei masochisti.

Però se verifichiamo quanto sta succedendo a Chiusi, paese a larga maggioranza Pd, sindaco Scaramelli “in testa”, ci chiediamo: forse il sindaco ragiona a largo raggio e quindi ciò che non è riuscito a realizzare nel suo paese, pensa che riuscirebbe a realizzarlo a livello più ampio, quello cioè regionale: i miracoli dell’espansione logistica!

In effetti non ci sembra che l’economia a Chiusi sia florida, che le aziende non debbano chiudere, che non ci siano famiglie indigenti alle quali dover donare per Natale dei pacchi alimentari, le infrastrutture non sono certo quelle alle quali fa riferimento il sindaco (l’ipotetica stazione Medioetruria) ma pensiamo invece alle strade non sicure e con grossi problemi di viabilità, la formazione e la scuola, quando non sono riusciti almeno per il momento a sostenere adeguatamente quella superiore di Chiusi città, fiore all’occhiello da oltre 50 anni e ora senza iscrizioni soprattutto per alcuni corsi di studio, l’agricoltura che non ha avuto un momento di valorizzazione necessario anche per il made-in con strutture adeguate e servizi utili, il paesaggio, del quale non se ne tiene conto se non per manifestazioni folkloristiche ad uso e consumo di una facile pubblicità, in buona sostanza, sterile visibilità. Dulcis in fundo la sanità con problematiche inaudite legate anche all’incertezza del mantenimento di alcune aziende ospedaliere.

Comunque, “il sindaco Scaramelli già eletto in regione”, questa è l’impressione che si riceve leggendo le sue esternazioni, criticando pesantemente persone come Fassina e Civati , invitandoli quasi a lasciare il Pd e il lauto guadagno parlamentare (che democrazia, che rispetto umano!), aggiunge: “chiederò conto ai parlamentari senesi che non hanno preso posizione, mentre il PD lo ha fatto, sul loro operato perchè non si sta a scaldare le poltrone”. In pratica: “fuori chi non la pensa come noi”.

E’ da rimanere sbalorditi. Ma non troppo: stesso metodo usato in Consiglio comunale, quando gli è stato possibile, arrogante e prevaricatore. Chissà se i parlamentari senesi condividono questo sistema democratico?

 

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3 risposte a Scaramelli in Regione per continuare a non fare?

  1. carlo sacco scrive:

    Ti sbagli Miccichè,ti sembrerà strano ma il ” PD” è sempre esistito,anche prima di quello che fu il PCI…è storia.Con tutte le differenze epocali ma si chiamava PPI,poi DC.Non è una questione di etichetta ma di fatti e di sostanza,che sempre di più la maggioranza sedicente di sinistra avvezza al trasformismo continua a misconoscere fino ad eliminare dal suo DNA l’etica che i subalterni debbano essere difesi.Anche la DC era questo ma almeno diceva” di governare la complessità;se poi i provvedimenti erano subalterni al mercato e con le regole di questo si finiva di ingrassare il già grasso”quella era un altra questione..”Capito? E”davanti a tutti che le cose più deteriori verso i non abbienti-affinchè passino indenni-la destra le faccia fare alla sinistra.O no? A me fa ridere gente come Civati e Fassina,che costretti ad ingurgitare flaconi di Plasil per il voltastoma- co,non escano da quella porta.Come vedi quando si dice che sono tutti uguali non è che si sbagli di tanto.Quando la permanenza in un luogo inizia ad essere un fatto di dignità vuol dire che siamo alla frutta.ma spesso siamo al punto che ti fanno anche la morale dicendo che è un partito largo e che comprende tutti.Appunto,hanno detto bene: amministrano la complessità.

  2. pmicciche scrive:

    Certo vedere potenzialmente associati Scaramelli e Fidel Castro è cosa degna dei Marx (vedi Fratelli). Lasciamo allora perdere la Sinistra e il suo spesso glorioso percorso storico e parliamo semmai di Sinistri (individui), visto che una vera politica persino socialdemocratica latita da decenni in questo paese. Certamente non è mai stata l’oggetto politico di un partito, il PD che, ammesso sia mai nato davvero (cosa che dubito) , avrebbe fatto molto meglio a chiamarsi PDM (pro domo mea). A Chiusi poi….

  3. luciano fiorani scrive:

    Ma allora ha ragione di lamentarsi di chi gli rema contro (intervista di oggi sul corrierino).

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