Venerdì passato è accaduto un fatto, per me inspiegabile, che mi fa pensare che Chiusi ha perso ogni speranza di vedere un’Amministrazione, intesa come insieme di maggioranza e opposizioni, normale.
Era stata convocata dal sindaco la conferenza dei capigruppo. Io, capogruppo della lista “La Primavera di Chiusi”, non potendo partecipare, avevo delegato un altro consigliere del mio gruppo, Alessandro Bologni, a partecipare al mio posto ritenendo normale che un consigliere dello stesso gruppo mi potesse sostituire.
Perchè, dovrebbe essere noto, che i vice-capigruppo esistono in ogni amministrazione, dal parlamento nazionale in giù.
Quando Bologni si è presentato alla riunione non è stato né il sindaco né il segretario comunale a fare obiezione sulla delega ma la consigliera di opposizione Fiorini ed il risultato, inspiegabile, è stato che Bologni non ha potuto partecipare all’incontro.
Noi ci siamo battuti e ci stiamo battendo per veder riconosciuti i diritti delle opposizioni ed una consigliera di opposizione nega un diritto ad un altro consigliere di opposizione, senza considerare che in questi mesi ha usufruito di tutta una serie di deroghe che, per rispetto, la maggioranza le ha concesso senza che noi ci fossimo mai opposti.
A cominciare dalla seduta di insediamento quando, contro ogni regola, la signora Fiorini Vagnetti si fece nominare capogruppo da uno spettatore, per continuare con tutte le volte che in Consiglio comunale è intervenuta sulle nostre interrogazioni, in cui non potrebbe, a tutte le volte che ha inviato dei semplici cittadini a prendere le copie dei fascicoli del Consiglio.
Ma a Chiusi quale virus sconosciuto si è insediato per ridurci in queste condizioni?
La polemica successiva non porta alcun valore aggiunto ne per le buone prassi della politica ne per la democrazia e neppure per il paese. Il fatto di per se mi sembra importante e degno di interesse. La conferenza dei capigruppo è un momento istituzionale che oltre che migliorare il funzionamento del consiglio consente una corretta dialettica tra esecutivo e rappresentanza organizzata dei cittadini. Il compito di farla funzionare è di chi la presiede. Il fatto che tutti i gruppi consiliari siano messi nella condizione di essere rappresentati, anche attraverso l’istituto della delega, a me sembra una cosa positiva che può solo che far bene all’istituzione ed alla democrazia. Certo che un capogruppo che, in assenza di specifiche norme regolamentari, si attiva per impedire la rappresentanza di un altro gruppo non fa un bel servizio alla democrazia. A mio parere la questione non riguarda maggioranza ed opposizione ma i rapporti tra esecutivo (giunta) e consiglio (rappresentanza dei cittadini). In tale contesto la figura del sindaco svolge un ruolo determinante sia di rappresentanza dell’intera comunità sia per il prestigio e la caratura di tutti i livelli istituzionali dallo stesso presieduti. Non conosco cosa doveva discutere la conferenza, ma far partecipare senza diritto di parola sembrerebbe come disinteressarsi delle opinioni di una parte dei cittadini che vengono amministrati.
Chi sceglie di seguire certe strade, prive di logica e di motivazione, perlomento apparente, ne deve accettare anche le conseguenze. “Chi è causa del suo male pianga se stesso”. Citare luoghi comuni come l’aria fritta o le piccole miserie umane di paese non cambia di certo la sostanza degli atteggiamenti. Chi pensa che ci sia in corso un tentativo di dimostrare chi è il primo della classe, cosa assolutamente fuori da ogni logica, probabilmente lo fa perché ciò fa parte delle sue intenzioni che cerca invece di attribuire ad altri. Concordo sull’incapacità di affrontare i veri problemi del paese da parte di chi assume atteggiamenti finalizzati prevalentemente alla visibilità personale.
Non sono ancora riuscita a smaltire la sgradevole impressione ricevuta durante l’ultima riunione del consiglio comunale.
Leggendo poi il blog mi sono veramente convinta che stiamo parlando di aria fritta.
Non si stanno affrontando i veri problemi del paese e ci perdiamo in quelle che potrebbero essere definite “piccole miserie umane di paese”.
Non mi sembra che ci sia molta speranza di condivisione ma solo la possibilita’ di un accanimento per dimostrare chi e’ il primo della classe.
Qualcuno ha preteso di avere diritto alle scuse senza pensare per esempio a quante scuse avrei avuto diritto io stessa…
Devo precisare che mi è stato concesso dal sindaco, anche lui apparsomi sorpreso dell’atteggiamento della signora Fiorini, di assistere all’incontro senza però poter parlare perché la signora non me lo ha permesso