La Chiesa di S. Maria Novella, detta anche della Morte, in realtà è dedicata alle SS. Marta e Maria Maddalena.
Il documento più remoto che parla di tale tempio è quello del Vescovo Arialdo che, nell’anno Mille, ne ordinò la ricostruzione del pavimento e del tetto.
Nel 1014 l’Imperatore Enrico II la concesse alla giurisdizione dell’Abbazia benedettina di Farneta ma, poco dopo, ritornò al Vescovo di Chiusi e fu sede della Fraternità dei Disciplinati di S. Maria.
La chiesa fu costruita a tre navate, sullo stile della Cattedrale; solo nel 1621 venne privata delle navate laterali e su quella di sinistra si sviluppò il così detto Ospedale Vecchio.
Fu completamente restaurata nel 1902 e due anni dopo fu inaugurata nello stato attuale. Negli anni ’80 furono effettuati degli scavi che portarono alla luce abitazioni di epoca imperiale e le più antiche strutture del tempio.
La chiesa è legata alla memoria di don Manfredo Coltellini (celebre artista chiusino precursore della nuova estetica) di cui conserva l’Incoronazione di Maria sopra l’entrata e il Crocifisso sopra l’altare laterale destro. Accoglie inoltre le spoglie mortali di S. Luciano e S. Quinto Velio Giuliano, giovane di 17 anni e 34 giorni, figlio unico, morto martire, al quale “i genitori fecero quello ch’egli avria dovuto fare ai genitori”.
Queste ed altre notizie si possono leggere in un accattivante e policromo pieghevole di 8 pagine, corredato di belle immagini e fatto stampare dal parroco Padre Daniele.
E’ stato ideato, voluto e realizzato dopo puntuali ricerche storiche da Silvia Casini, moglie di Mario Santoni e madre di Debora, Ester, Giosuè, Gloria e Gioia, la quale svolge servizio di ostiaria in S. Maria Novella.
“Molti turisti che capitavano lì mentre pulivo ed ordinavo mi chiedevano notizie sulla chiesa – ci ha confidato – ed ho allora ritenuto opportuno documentarmi adeguatamente per poter rispondere alle loro domande”.
Il pieghevole è allora ancora più pregevole perché nato come passione e atto d’amore per la Chiesa.
2 risposte a “La chiesa della Morte”: Storia e origini in un pieghevole