“Noi è meglio”: anche per l’urbanistica di Chiusi

di Paolo Scattoni

Nell’inserto culturale della Repubblica di ieri 9 settembre è stato pubblicato un lungo articolo intitolato “Wikicrazia”. Descrive un movimento spontaneo che cerca di cambiare la qualità delle decisioni politiche attraverso INTERNET.

Lo strumento privilegiato di chi opera in questa direzione è il cosiddetto approccio wiki, che fa riferimento a un metodo e a un software nato da poco più di dieci anni e che è noto per un’applicazione conosciuta da tutti quelli che frequentano il web: Wikipedia. Si tratta di un’enciclopedia gratuita e liberamente accessibile costruita da una miriade di volontari e che contiene al proprio interno meccanismi per il controllo della qualità. Enciclopedie in tante lingue costruite in pochissimi anni (Wikipedia in inglese conta ormai 3.700.000 voci e quella italiani più di 800.000) e cresce e si “migliora” giorno dopo giorno.

Pochi anni fa il metodo si è trasferito nel settore della produzione. Gli utenti di un  certo prodotto (un’automobile, un computer, etc.) contribuiscono al suo progressivo miglioramento. Il libro”Noi è meglio” di Libert e Spector , pubblicato in inglese nel 2006 e subito tradotto in numerose lingue, è costruito riportando alcune esperienze significative.

Più recentemente molti gruppi spontanei che appunto cercano applicazioni per la decisione pubblica. La filosofia è quella del sistema aperto, dove la pubblicità dei dati, gli “open data” è un fondamentale prerequisito: “ovvero liberare i dati pubblici in modo da generare soluzioni creative dal basso ad annosi problemi”.

E’ un movimento capace di produrre molte esperienze che vengono comunicate e scambiate “alla pari”. Molte falliranno, ma molto probabilmente l’obiettivo comune sarà progressivamente raggiunto.

Fra l’altro, qui a Chiusi, Nicola Giulietti è uno dei principali animatori di Agorà 2.0 che si sta muovendo proprio in questa direzione, lavorando nella costruzione di un software adatto per una vasta gamma di situazioni.

Vorrei anche introdurre un tentativo di applicazione all’urbanistica portato avanti nello spirito della “wikicrazia” da un piccolo gruppo di cui faccio parte e che può contare su un lavoro di ricerca sulla “tracciabilità” della decisione iniziato molti anni fa con un applicazione sul Piano Strutturale di Grosseto.

Attualmente il software immaginato sulla base di quella esperienza viene “tradotto” in un approccio wiki. A differenza, però, di molti dei tentativi in corso che assumono che gli “open data” siano sempre e comunque disponibili, il nostro approccio assume che non necessariamente il centro decisionale è sempre disposto a fornire dati e quindi l’informazione non è necessariamente completa o comunque abbondante.

Quale miglior occasione per sperimentare il nostro lavoro sulle prossime mosse per la formazione del Piano Strutturale di Chiusi dove, lo abbiamo già ampiamente sperimentato, l’Amministrazione comunale di “open data” ne offre davvero pochi?

Fra pochi giorni comincerà il percorso. La possibilità di partecipare sarà offerta indistintamente a tutti e a tutte le forze politiche interessate alla qualità del governo della nostra città. Tutti coloro che vorranno partecipare saranno i benvenuti (per ulteriori informazioni mi potete contattare via email: pscattoni@gmail.com).

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