Parità di informazione per un confronto democratico sul piano strutturale

di Massimo Giulio Benicchi

All’indomani dell’annuncio in assemblea consiliare nel quale il Sindaco, il 12 agosto, dichiarò di avere ricevuto una bozza tecnica del Piano Strutturale che risponde alle esigenze emerse dalla nuova amministrazione nel Piano Programmatico presentato al momento dell’insediamento del Consiglio Comunale, inviai un breve commento su questo Blog.

Perdonatemi la autocitazione.

 <… altre cosucce sono state dette dal Sindaco ieri, ad esempio che entro un paio di mesi – tempo necessario a lui per studiare la bozza – sarà indetta una grande giornata di discussione e confronto con la popolazione sul Piano Strutturale. Mi domando: se lui si riserva due mesi di studio, perché io, semplice cittadino, avrò solo la sua comunicazione nella futura giornata per capire tutto del Piano Strutturale e proporre immediatamente sensate proposte? Se davvero intende aumentare la trasparenza e valorizzare il contributo dei cittadini alla elaborazione politica… metta a disposizione il materiale e lo renda pubblico. Così anche noi potremo proficuamente contribuire.>

Apprendo ora che la giornata è stata indetta, ma che le proposte ed i documenti rimangono a disposizione solo del Sindaco. E di quanti lui ritenga utile informare.

Non va bene. Favorire l’informazione ed il coinvolgimento e promuovere una libera dialettica è uno dei principi ispiratori del mio partito: il PD, partito al quale anche il Sindaco è iscritto.

Rendere pubblici gli atti è il primo e basilare elemento di trasparenza, democrazia e civiltà e Stefano Scaramelli è il Primo Cittadino.

Promuovere un confronto democratico e rispettoso di ogni opinione richiede una parità di informazione tra i cittadini, le forze politiche e sociali, che non è garantito da fasi opache (qualcuno è a conoscenza degli elementi su cui lavorare, altri no) o da tempi differenziali (il semplice cittadino avrebbe a disposizione pochi istanti per seguire la comunicazione orale del Sindaco nella “giornata piano strutturale” ed elaborare le citate proposte sensate).

Credo sia giusto quindi utilizzare il Partito Democratico per un dibattito sereno e proficuo che sviluppi un positivo contributo, ma anche pubblicare sul sito del comune ogni documento che permetta di maturare una opinione a tutti i cittadini.

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9 risposte a Parità di informazione per un confronto democratico sul piano strutturale

  1. pscattoni scrive:

    Giammai distogliersi dalle parole crociate che sono un utile esercizio per la memoria. Riassumo: Massimo Giulio Benicchi afferma che per una serio dibattito occorre conoscere. Dice anche che il dibattito dovrebbe investire le forze politiche organizzate in forma autonoma (oltre quindi la convocazione del 26). I comportamenti in Consiglio comunale, se cioè è più responsabile quello del Sindaco o i consiglieri che non svolgono bene il loro lavoro, non sono oggetto del post di Massimo (Benicchi).

  2. pmicciche scrive:

    Ma caro Paolo (Scattoni), a parte il piacevole passatempo domenicale che oggi sostituisco alle parole crociate …. ma di cosa stiamo parlando?
    La Maggioranza in Consiglio Comunale attui nei fatti la Trasparenza e la Partecipazione sventolate come bandiera in Campagna elettorale. Il PD e i suoi alleati chiedano ai loro Consiglieri di votare a favore della messa in visione pubblica di questi documenti. E il gioco è fatto. L’Opposizione farà la su parte tenendo presente che conta 4 su 12 e quindi, da sola, non può ottenere nulla.
    Se PD e SEL (lasciamo stare i Socialisti che sono la prova provata dell’esistenza dell’aria fritta) esistessero davvero, la cosa sarebbe fattibile in tempi rapidissimi. Altrimenti sono solo chiacchiere infarcite di “utinam” e di qualche profondo sospiro. La vogliamo capire che siamo arrivati all'”oligarchia tribale” e che di cosa pensano gli iscritti del PD non interessa a nessuno?

  3. pscattoni scrive:

    Parlavo di partiti che debbono trovare uno spazio autonomo di dibattito sull’argomento (secondo me , ovvio). Che c’entra Cioncoloni?

  4. pmicciche scrive:

    Il Partito Democratico, insieme a SEL e ai Socialisti, ha indicato Stefano Scaramelli come Sindaco ed è quindi responsabile diretto delle sue azioni. L’Opposizione deve svolgere il suo ruolo nei limiti delle sue forze e subendo le scelte attive della Maggioranza che queste scelte determina e vota. Quando Giorgio Cioncoloni sarà Sindaco ne riparleremo. Dare a tutti le stesse responsabilità è un maldestro tentativo di coprire il fallimento politico di un Partito che, nei fatti, non esiste.

  5. pscattoni scrive:

    Non ho fato distinzioni fra maggioranza e opposizione. Tutti debbonO PRETENDERE maggiore informazione proprio perché altrimenti ogni esercizio di partecipazione è un’ingannevole esercizio. I partiti che hanno rapppresdentanti in consiglio sono almeno quattro.

  6. pmicciche scrive:

    Sicuramente, l’Opposizione deve richiedere con tutti gli strumenti a sua disposizione queste informazioni; i partiti che formano la Maggioranza la devono invece PRETENDERE dai loro Amministratori e sono anche corresponsabili delle eventuali omissioni. Sempre che questi Partiti esistano ancora. Ho finalmente rivisto aperta la sede di SEL ma come ripostiglio per lo Speluzzico dei Ruzzi… che sia comunque un buon segno di ritrovata vitalità?

  7. pscattoni scrive:

    Piena condivisione con un solo dfistinguo. Non c’è soltanto il PD rappresentato in Consiglio comunale, l’invito alla parità di informazione può essere esteso a tutte quelle forze sollecitandole a prendere posizione?

  8. pmicciche scrive:

    Piena condivisione con qualche distinguo.
    Innanzitutto verificare che il PD esista ancora e non sia solo un “miraggio” che alcune persone perbene si ostinano a vedere. Oggi il Sindaco di Bologna su Repubblica ne parla in toni allarmanti.
    Secondo, non ritenere l’opzione di una protesta “istituzionale” l’unica possibile. Se si negano dei diritti fondamentali la protesta deve alzare i toni e manifestarsi anche in forme più vistose.

  9. pscattoni scrive:

    Massimo (Benicchi) pone un problema importante: come si pone il PD (ma il discorso si può estendere a tutte le forze politiche organizzate) nei confornti degli amministratori eletti. Il Piano Strutturale sarà una cartina di tornasole.
    Queste forze chiederanno che l’informazione venga diffusa perché il confronto sia vero o soltanto una stanca e insignificante cerimonia perché alla fine si possa dire che un po’ di partecipazione c’è stata?
    Ricordo che l’ultimo “stanco” incontro ci fu in epoca ceccobaiana due o tre anni fa, quando fummo chiamati a discutere le linee programmatiche per il riavvio del procedimento. I tempi e i modi dicono tutto e si spera che non si ripeteranno.

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