Enough is enough. I misteri del fotovoltaico su suoli pubblici in convenzione

di Paolo Scattoni

Enough is enough è un’espressione inglese che può essere tradotta “ne abbiamo abbastanza, è ora di cambiare registro”. Mi viene in mente quando leggo che il Comune ha incaricato una legale per recuperare quanto dovuto dalla società Bacci Motors per il diritto di superficie utilizzato per un impianto fotovoltaico su un’area di proprietà comunale. Si tratta degli anni 2021, 2022 e 2023. Sono più di 80.000 euro.

Ad inizio mandato il sindaco Sonnini ( https://www.chiusiblog.it/?page_id=39867 )trattò la questione fotovoltaico e in quella comunicazione anche del diritto di superficie ceduto a Bacci Motors. Vale la pena riportare la citazione relativa

“(…) Il contratto prevede in particolare, all’articolo 7 la corresponsione a favore del Comune di Chiusi di un corrispettivo quantificato in Euro 23.856,40 oltre iva nella misura di legge per complessivi Euro 29.092,61 da corrispondersi per ogni anno per la durata di anni venti. La Società Bacci Motors s.r.l. è risultata debitrice nei confronti dell’Amministrazione Comunale per la somma complessiva di Euro 71.736,00 pari a metà annualità 2018 ed intere annualità 2019 e 2020 (…) ”

Quelle annualità sono state poi corrisposte e al momento della comunicazione del Sindaco non esistevano più pendenze. Il problema sembrava dunque risolto. Purtroppo non è stato così perché oggi si scopre che la società concessionaria ha interrotto di nuovo i pagamenti per gli anni 2021, 2022 e 2023. Sono quindi svariate decine di migliaia di euro. Perché a fine 2021, visti i precedenti, non è stata fatta la da dovuta ingiunzione? Mistero.

Sulle aree in concessione i misteri si sprecano. Su chiusiblog sono stati pubblicati molti contributi. La domanda fondamentale è: la società SDM deve al Comune circa 600.000 euro. Perché non si è proceduto come da contratto che prevede il ritorno delle aree al Comune incluso le infrastrutture che vi sono state realizzate? Altro mistero. Una delle aree in concessione (ex Binaglia) è stato esteso l’impianto anche su una parte di proprietà demaniale. Interpretazione corretta? Come si è potuto? Altro mistero.

Il mistero principale riguarda il motivo per cui si è voluto insistere per una soluzione negoziale. Se n’è discusso in una commissione consiliare. Ai membri della commissione è stato concesso di avere copia di una bozza di accordo, ma con la clausola che doveva rimanere “riservato”. Dopo più di un anno è ancora riservata. Ad una interrogazione molte articolata delle consigliere di Chiusi Futura ( https://www.chiusiblog.it/?page_id=41404) non è stata data risposta con la motivazione che non c’era alcuna novità. Dopo un anno? Non dare risposta ad una interrogazione è a mio modesto parere una mancanza di rispetto nei confronti degli interroganti e soprattutto della cittadinanza che ambirebbe sapere perché si è rinunciato a tante risorse dovute al Comune.

Intanto le voci corrono. Si dice che invece di ottenere i 600.000 euro da SDM ne concederà 80.000 alla stessa SDM (600.000 più 80.000?) Un’assurdità nata dal chiacchiericcio. Perché non pubblicarla e discuterla in Consiglio comunale? Si eviterebbe il chiacchiericcio.

Ci sono leggi la cui applicazione dovrebbe garantire la correttezza. Sosteneva Norberto Bobbio che il governo a tutti i livelli debba esaminare “il pubblico in pubblico”. Già, la trasparenza.

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4 risposte a Enough is enough. I misteri del fotovoltaico su suoli pubblici in convenzione

  1. pscattoni scrive:

    Rossella Rosati introduce una molteplicità di temi fra loro interconnessi. Per esempio che il tema fotovoltaico non riguarda soltanto Chiusi, ma anche altri comuni della zona. Quelli sollevati sono argomenti tutti degni di un puntuale approfondimento.

  2. Rossella Rosati scrive:

    Si aspettano chiarimenti che non arriveranno mai a meno di un guizzo di scrupolo di coscienza. Per comprendere lo stato attuale in cui versa Chiusi è sufficiente collegare l’origine storica non solo di fatti pubblici (vedasi i diversi bandi ) ma anche di fatti privati (vedasi le aziende fatte “scomparire”).Tutto è riconducibile ad una progettazione avvenuta circa nel 2005 che si manifesta dal 2010 al 2013/2014 e che doveva rimanere “lì sopita” fino al 2020.
    In sintesi: Teatro, FondazioneOrizzonti, bilanci, Grandinetti, efficientamento energetico; Palapania, sua edificazione, impianti altamente enegerivori nonostante la grande propaganda effettuata di una Cittadella dello Sport completamente alimentata dal fotovoltaico; frazionamento del PalaFuccelli e suddivisione delle due Coopersport (oggi nuovamente fuse); CentroCarni e modifica del piano strutturale etc. Privatamente io metto solo ciò che mi riguarda,ma non si tratta solo delle mie aziende.Basta dire che,pur non avendo, al tempo,compreso la reale portata, vissuta principalmente come mal sopportazione agli ordini,prima mi sono dimessa dalla Fondazione Orizzonti, poi mi hanno fatto dimettere dal Consiglio di Amministrazione della Banca Valdichiana . Il 29/07/2014,lo stesso giorno in cui l’allora Sindaco firmava presso il Notaio Grillo l’atto con la Bacci Motors, io,presso lo stesso Notaio,avrei dovuto sottoscrivere l’atto di compravendita dell’immobile di Città della Pieve, ma qualcosa”impiantisticamente”non mi convinceva. Ciò però non ha impedito a coloro che ne avevano interesse di proseguire nel loro iniziale intento.

  3. carlo sacco scrive:

    Una volta chi era di sinistra si diceva che fosse ”per il bene pubblico”.La questione è una sola :negli ultimi 20 anni ci hanno fatto vivere una grande illusione e non mi si dica che non è vero perchè i risultati si toccano con mano….. e allora credo che occorrerebbe smetterla di dire e di pensare a cose e fatti che non esistono più e comportarsi per uscire da tale situazione.Non voglio tessere laudi a nessuno ma tante cose e tanti fatti negativi sono avvenuti nel silenzio continuo dei cittadini.Un plauso a chi tenta di smuovere le acque di una ”Palude Stigia” non certo perchè gliene venga qualcosa ma per puro amore del civismo. Brave !

  4. Paolo Scattoni scrive:

    Vedo oggi che il gruppo consiliare di Chiusi Futura ha fatto protocollare in data 12 gennaio la presentazione di una mozione “relativa alla modificazione del comma 3 articolo 5 del regolamento sul funzionamento delle Commissioni Consiliari del Comune della città di Chiusi”.
    Anche se in grande ritardo qualcuno si è accorto della assurdità di tenere “segreti” i verbali delle commissioni consiliari e relativa documentazione. Se la mozione dovesse passare, finalmente si saprà cosa contiene la proposta di “accordo” su SDM. La trasparenza dovrebbe avere tempi decenti, giorni, non mesi o anni.

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