Archeologia e ferrovia

di Paolo Scattoni

Confesso la mia totale ignoranza di archeologica. Quelle che seguono sono considerazioni da cittadino comune.

È proprio di questi ultimi giorni la notizia di una scoperta archeologica rilevante emersa dagli scavi di San Casciano. È emersa una statua di di Apollo di epoca romana. Si tratta di una copia di una scultura in bronzo. Questa ultima scoperta sta avendo rilevanza internazionale analogamente a quanto avvenuto con l’annuncio dei primi risultati che gli esperti ritengono fondamentali per comprendere il passaggio dall’epoca etrusca a quella romana. Ne scrive con molto entusiasmo il responsabile scientifico degli scavi: il professor Jacopo Tabolli dell’Università per stranieri di Siena. ( https://www.rainews.it/articoli/2023/11/nuova-scoperta-a-san-casciano-emerge-un-apollo-in-marmo-3fd2ee48-f481-4d39-a08f-406d11dcffab.html )

Da non esperto mi chiedo se non sia possibile un progetto che possa mettere in rete i beni archeologici della nostra zona per delineare un’organizzazione capace di attirare flussi turistici e non solo le visite degli studiosi.

Viene da mettere in relazione queste potenzialità con la volontà di alcuni i spostare da Chiusi ad altre zone come Creti o Rigutino. È troppo chiedere a chi in questi giorni dovrebbero decidere sull’assurda prospettiva di una nuova stazione in linea a discapito della nostra stazione già attrezzata per le fermate dei treni ad alta velocità?

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3 risposte a Archeologia e ferrovia

  1. Romano Romanini scrive:

    La richiesta di valorizzazione e promozione dei siti archeologici fa parte dell’Osservazione al Piano Strutturale Intercomunale (presentata sabato scorso) a sostegno della proposta di sostituire la previsione della stazione AV in linea alle Tre Berte con l’attuale stazione di Chiusi C.T. La proposta, che prevede la realizzazione di strutture e servizi di fruizione integrata, è completata con la richiesta che i finanziamenti per la realizzazione delle iniziative di valorizzazione e promozione siano reperiti tramite l’utilizzo della perequazione territoriale. In sostanza Chiusi C.T. e il suo casello autostradale porta di accesso turistica alle eccellenze archeologiche, storico architettoniche e termali del territorio dell’Unione per il tramite di strutture e servizi integrati di fruizione dei siti archeologici, storico- naturalistici e termali.

  2. romano romanini scrive:

    L’Osservazione al Piano Strutturale Intercomunale appena presentata ha proprio questa motivazione, insieme ad altre, a sostegno della sostituzione della previsione della stazione in linea alle Tre Berte con la stazione esistente di Chiusi C.T.

  3. carlo sacco scrive:

    Si probabilmente per qualcuno- e sicuramente più di uno degli opposti schieramenti politici- è troppo far pesare sulle decisioni della famigerata nuova stazione in linea anche il ritrovamento di tali nuove scoperte.La scoperta delle statuette in bronzo a S.Casciano avvenuta circa un anno fa non è stata più messa sul piatto della bilancia mediatica a favore della logistica dei futuri visitatori-fruitori di tali bellezze e come si vede tutto passa nel dimenticatoio anche se molti cittadini pensano che questo fatto della progettazione di una nuova stazione sia sostanziale per le sorti di un territorio come il nostro che racchiude tesori inestimabili.Basterebbe mettere l’occhio su una cartina geografica qualunque per capire che la centralità della esistente stazione di Chiusi è cosa sostanziale e che soddisfa ogni esigenza da quelle commerciali a quelle turistiche,ma ancora l’ostinazione a dover concepire l’utilità ed il risparmio in tempi di vacche magre come quelli in cui ci troviamo, impera sovrana mettendo in evidenza la teoria del rimando dei tavoli decisionali.Non ci sono altre parole per definire tutto questo come un campanilismo sciocco supportato da dati inconsistenti,tipico delle società arretrate,ove si crede all’attualità della legge dell’impero romano:”mors tua vita mea”.Credo che dovremmo ricordarci tutti di tutto questo quando andremo in cabina elettorale.

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