Trasparenza: un inizio non proprio promettente

di Paolo Scattoni

Ieri sera alle 19.53 ho ricevuto questa comunicazione del vicesegretario del Comune.



La vicenda Villetta è stata ampiamente raccontata in questo blog. Perché ho fatto una richiesta di accesso agli atti? Ho già raccontato della mancanza della pubblicazione all’Albo Pretorio degli allegati della determina (sempre a firma del vice-segretario) che concedeva i locali della Villetta alla fondazione Lombardi, nonostante fossero regolati da una convenzione fra Provincia e Comune del 1999. Inoltre non ho capito come si sia arrivati a questa decisione da parte del Comune, perché sia stato fatto un bando, se altri alla Fondazione Lombardi vi abbia partecipato e come si sia poi proceduto alla valutazione (verbali commissione di gara).

Dato che la prima parte delle mie richieste (pubblicazione degli allegati) era stata soddisfatta, ho provveduto a richiedere l’altra parte compilando l’apposito modulo con il seguente riferimento agli atti a cui sono interessato: “Verbale commissione di gara- Bando comodato d’uso Auditorium Villetta,- Eventuale bando manifestazione di interesse – Verbale commissione“. Per il motivo della ricerca ho specificato “Ricerca”, che è il mio settore di attività da quasi mezzo secolo. La Costituzione prevede che debba essere promosso “Art.9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Lo studio dei processi decisionali pubblici è un ambito importante e l’accesso all’informazione ne è ovviamente un presupposto.

Ritengo però che non ci dovrebbe essere neppure bisogno di una motivazione. Infatti sono andato come suggerito su la pagina di amministrazione trasparente del comune. Non ho trovato alla voce bandi alcun riferimento a quello che mi interessa. In compenso però vi ho trovato un riferimento alla legge sulla trasparenza (Decreto Legislativo n.33 del 14 marzo 2013).

“(…)si stabilisce il principio della totale accessibilità delle informazioni. Il modello di ispirazione è quello del Freedom of Information Act statunitense, che garantisce l’accessibilità di chiunque lo richieda a qualsiasi documento o dato in possesso delle P.A., salvo i casi in cui la legge lo esclude espressamente (es. per motivi di sicurezza).

Dato che nella mia richiesta non c’è proprio nulla di eversivo, chiedo aiuto a coloro che riescono a trovare la documentazione che non sarebbe “ostensibile”

Dobbiamo attendere il tanto promesso question time o si riesce ad avere una risposta prima?

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

4 risposte a Trasparenza: un inizio non proprio promettente

  1. pscattoni scrive:

    Che ci sia stata una richiesta specifica per la Villetta lo dice la delibera. Che cosa si siano detti o predisposti insieme, interessa poco. Ufficialmente è come sta scritto in atti. Nessuno mette in dubbio l’onestà del vice-segretario. La pubblicazione degli atti ci racconta che la pubblicazione della determina di assegnazione da lui firmata era inizialmente mancante degli allegati (incluso contratto) e si è provveduto soltanto dopo la mia “vivace” segnalazione. Ora c’è il diniego all’accesso. Io non sono d’accordo ma sono stanco di queste mie battaglie solitarie.

  2. Carlo Giulietti scrive:

    – Quindi, quella che pubblichi, è la delibera relativa al primo bando per manifestazioni di interesse, mancano le cose più importanti, ovviamente.
    – Mi pare strano che “l’accademia” possa aver fatto il primo passo di sua iniziativa, senza essere “imbeccata”, sulla scelta dei locali da richiedere
    – Sono d’accordo, da spettatore esterno, che questa reticenza sia poco di buon auspicio e non penso sia dovuta ad una scelta del vicesegretario che mi pare essere una persona corretta.

  3. Gisella Zazzaretta scrive:

    Pensi davvero che facciano i question time? Vai in Comune con i Carabinieri!

  4. pscattoni scrive:

    Dopo la pubblicazione di questo post sono riuscito a trovare la delibera di Giunta del 2 luglio 2021. In attesa di mettere in fila tutta la documentazione pubblico uno stralcio della delibera in cui è chiaro che la richiesta della Villetta sia partita da chi poi l’ha avuta in comodato. Insomma uno spazio a la carte. Dell’accordo di programma con la Provincia del 1999 nessun riferimento. Semplicemente incredibile.

    “Tenuto conto che è pervenuta a questa Amministrazione Comunale una richiesta di poter disporre in comodato d’uso del locale denominato “auditorium La Villetta”, al fine di destinarla ad attività didattico – formative finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro con competenze specifiche, professionalmente elevate.
    Ritenuto opportuno verificare la disponibilità di soggetti interessati a poter disporre del locale denominato “auditorium La Villetta”, sito a Chiusi in via della Villetta n. 3, al fine di valorizzare il patrimonio comunale, garantire l’ampliamento dell’offerta didattica e formativa presente nel centro storico di Chiusi, anche finalizzata all’inserimento nel mondo del lavoro per formazione post diploma e post laurea”.

I commenti sono chiusi.