di Paolo Scattoni

L’intervista rilasciata dal sindaco Bettollini a Teleidea ( https://fb.watch/7m8RMlWcnR/ ) è sicuramente interessante perché racconta fatti che avevamo sempre ipotizzato, ma di cui mancavano i riscontri. Ora ci sono. Mi riferisco soprattutto alla questione ACEA. Consiglio la visione di quell’intervista largamente auto celebrativa, dal minuto 36. Anche se l’intervistatrice non ha fatto assolutamente niente per sollecitare, si è visto che l’intervistato era lì per dirci cose che noi umani….
Bettollini finalmente ci racconta che l’operazione è stata tutta immaginata in un accordo Regione e ACEA, con lui a garantire il consenso in sede locale. Ebbene l’allora assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni lo convoca. Lui va con la vicesindaco Marchini. Si ritrova in un consesso di una quarantina di persone (sarebbe interessante conoscerne i nomi) di ACEA e della regione che spiegano il radioso futuro che si aprirebbe con gli impianti proposti.
IL sindaco accetta e da lì nasce l’avventura che è poi stata ampiamente documentata anche da chiusiblog.
Lui povero sindaco si accorge a un certo punto che in quel progetto ci sono delle debolezze e soprattutto l’opposizione della cittadinanza. Lui vorrebbe fermare la macchina, ma povero lui c’è il capogruppo in Consiglio Agostinelli che lo induce a continuare. Il diavolo tentatore gli avrebbe detto più o meno “come rinunci proprio ora che la cosa è praticamente fatta?”.
Questa versione viene definita come totalmente falsa dall’interessato citato. La cosa importa davvero poco. Se la vedranno fra loro.
Quello che invece emerge è come certe decisioni vengano prese sulla testa dei cittadini con l’idea che questi meno ne sanno e meglio è. La responsabilità politica è chiara e riguarda sindaco, giunta e maggioranza in consiglio comunale.
Giorni fa ho ho pubblicato su chiusiblog un articolo (https://www.chiusiblog.it/?p=38993) in cui traevo spunto dal pensiero di Norberto Bobbio per dire che troppo spesso si ricorre al “potere invisibile” per prendere le decisioni anche a livello locale che troppo spesso operano in modo analogo. Purtroppo lo abbiamo subito sulla nostra pelle.
Mi chiedo se l’incontro dei quaranta in Regione Toscana abbia avuto un qualche riscontro formale e registrato negli archivi o deve essere il frutto del “potere invisibile” così come definito da Norberto Bobbio.
La partecipazione (autentica e non di facciata) può essere un antidoto. Nella vicenda ACEA oltre alla presenza fondamentale dei cittadini occorre sottolineare il contributo di esperti (ingegneri, avvocati, ecc) che se si fosse dovuto remunerare sarebbero costati alcune decine di migliaia di euro. Una congiunzione favorevole per il Comitato ARIA, ma anche un monito per chi governa.
10 risposte a Bettollini: l’impianto ACEA lo decise la Regione. Racconta come andò