DIVAGAZIONI SULLA POLITICA LOCALE

di Carlo Giulietti

“Ma ha visto che a distribuire i sacchetti per la spazzatura c’era il sindaco e un assessore? Ma le sembra normale?”

Questa frase rubata da un post di Luciano Fiorani mi ha suscitato alcune riflessioni, soprattutto associata a due commenti, dove si legge:

“La consegna dei sacchetti da parte dei componenti della giunta rientra nel solito modo di farsi pubblicità usando le istituzioni”

“a quanto pare sindaco e vicesindaco non saranno in corsa per le elezioni, nessuno dei due… Non con il Pd (attuale maggioranza) quantomeno. Quindi che si farebbero vedere a fare?”

Nei giorni scorsi neppure ad un frequentatore sporadico di social come me, è sfuggito che si sono fatte illazioni su un possibile “apparentamento” politico del sindaco con il neonato movimento Brugnaro-Toti che, furbamente, anziché aspettare di invischiarsi in lotte interne a FI per una futura successione al cavaliere, quando questi decidesse o fosse costretto a mollare, hanno anticipato tutti, per tentare di sfilargli la sedia da sotto il sedere senza colpo ferire.

Fatte queste premesse sulla situazione vorrei dire che, se io fossi stato un amministratore del nostro comune per tanti anni (10?) e adesso avessi deciso di non ricandidarmi, addirittura “non vedessi l’ora di finire e tornare alla mia vita”, avrei trovato la distribuzione dei sacchetti utilissima per un commiato ravvicinato con tantissimi cittadini, quasi un modo di ringraziarli per la “fiducia” concessami.

Quindi se le cose stessero così, da parte mia, tanto di cappello! Diverso, molto diverso se la storia non finisse qui.

Dei dubbi sono leciti, infatti, come scrive in un altro commento Bonella Martinozzi, Renzi (e aggiungerei anche le varie Boschi ecc.), che di qualcuno dei nostri è stato maestro, ci ha fatto vedere che, per loro, dire vado vuol dire rimango, quindi…

Quindi andando avanti con i pensieri varie “fantasie” sono possibili:

1- Coraggio Italia deve ramificarsi, trovare nuovi sostenitori che ne consentano l’insediamento capillare in tutti i territori, soprattutto in quelli amici, dove si hanno anche interessi, pure in forze politiche diverse da FI, (in parlamento si fanno pure nomi di transfughi 5S e lega, per ora) se non vuole fare la fine delle meteore politiche di Alfano e di Fini, quindi, quale boccone più ghiotto, in zona, del “profugo” sindaco ed i suoi numerosi supporter? Intanto per consolidare il gruppo e vedere su chi contare con una “partita” nel comune, poi…

2- Poi, la partita potrebbe anche essere giocata in chiave nazionale nel 2023 (ma pare probabile l’anticipo a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica e quindi 2022) e un gruppo numeroso e agguerrito, come i sostenitori del nostro, sarebbe sicuramente utile ai “coraggiosi”, la lusinga di un seggio in parlamento non costa niente e può essere un motore ad alto rendimento.

Sulle conseguenze politiche locali, poi, si potrebbero percorrere varie strade ipotetiche

3- Oppure, si potrebbe pensare di puntare da subito all’appuntamento delle politiche e nel frattempo lavorare alla conquista e al consolidamento delle strutture di FI della zona sotto la tutela politica del capo dei “coraggiosi” uno o due anni di impegno, sempre con la lusinga di un seggio in parlamento, passano veloci.

Nel frattempo le comunali potrebbero vedere un o una “supplente” a protagonista di un gruppo di “coraggiosi”, ma questo, forse, è poco probabile.

Oggi (ieri, NdR) ero bloccato in casa in attesa di una chiamata per un incontro con un amico e ho lavorato di fantasia, ma, chissà… comunque prometto che per un bel po’ non lo farò più.

Grazie all’amico Paolo per l’ospitalità, che non nega a nessuno

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2 risposte a DIVAGAZIONI SULLA POLITICA LOCALE

  1. Luciano Fiorani scrive:

    Le congetture non modificano il fatto che a sindaco, vice sindaco e assessore non compete la distribuzione dei sacchetti della spazzatura.
    Sono pagati per organizzare il servizio non per svolgerlo in prima persona.
    C’è dietro queste manifestazioni un’idea barbara della politica e dell’Amministrazione pubblica; come quando, dopo una nevicata, giravano per il paese con le pale ( e cafonamente ne offrirono una anche alla consigliera Rita Vagnetti perchè mettesse mano).
    C’è gente che è in Comune da quindici anni e ancora non ha capito qual è il suo ruolo ma ha capito benissimo cosa piace alle donnine della coop e agli omini degli orti: vedere gli Amministratori fare lavori manuali.
    Quindi si adeguano per compiacere questa parte di elettorato che ha dell’Amministrazione pubblica un’idea a dir poco bizzarra (oltre che utilitaristica, ovviamente); non ci vuole tanto per capirlo.

  2. carlo sacco scrive:

    C’è da dire questo ed è il fatto che la gente comune ragiona su quello che vede e generalmente non va oltre,quindi tali ragionamenti dai quali si fa dipendere le buone intenzioni da quelle opportunistiche,tutto questo è cosa risaputa ormai e quindi non mi meraviglio che vengano scelte le strade della visibilità.Ma siccome la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni nulla vieta che vi possano essere buone intenzioni che sono quelle di star vicino ai cittadini ma tale conclusione ritengo che sia subito spazzata via dal fatto che ai cittadini per star loro vicin ci sono tanti altri modi molto più proficui.E’ come la nevicata di una decina di anni fa a Chiusi che il Sindaco prese pala e ramazza per spalare la neve insieme agli operai.Nel 2021 tale forme destano un sentimento che è bene tenerselo per se.Ma se queste sono le menti che le pongon in essere, figuriamoci chi osserva quali ragionamenti possa fare.Ed ecco il risultato che parla e che è quello non della ricerca delle colpe ma della ricerca dei limiti di certe politiche e della loro immaginazione da parte dei soggetti addetti.Quando dico sempre nei miei discorsi e tiro in ballo ” Napoli come scuola di vita” aggiungo sempre che il saggio popolo napoletano che in secoli ne ha viste di tutti i colori ed oggi è temprato a mille traversie come non lo sono per esempio i toscani,tali manifestazioni le paragona alla parte del pesce e le chiama ”frittura”.E non sbaglia.

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