di Paolo Scattoni
Debbo confessare una certa soddisfazione per l’incontro di ieri sera di tre componenti dell’associazione InnovazioneLocale con i consiglieri e militanti di Possiamo (una decina).
È stata la prima volta dal 2014 ad oggi che una forza politica si è interessata a quanto è stato fatto a Chiusi dall’Associazione per eventualmente considerarla nella messa a punto di una piattaforma strategica anche in relazione alle elezioni amministrative della primavera del 2021.
I rappresentanti dell’associazione (Carlo Giulietti, Enzo Sorbera e il sottoscritto) hanno ripercorso attività e progetti di questi ultimi sei anni. In particolare le attività di Laboratorio Ambiente svolte grazie a un finanziamento all’Istituto Valdichiana della Autorità Regionale per la partecipazione. Si trattava infatti di un progetto di scienza di cittadinanza che ha avuto molto successo a confronto con gli oltre cento progetti finanziati nel quinquennio marzo 2014- marzo 2019.
Anche il secondo progetto quello per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Anche questo è stato un progetto finanziato dall’Autorità Regionale per la Partecipazione ed ha rappresentato una continuazione ideale del precedente.
Giulietti ha sottolineato come quasi tutti i ragazzi impegnati nei progetti hanno avuto poi vantaggi nella ricerca del posto di lavoro.
Sono stati evidenziati potenzialità e problemi da affrontare per rendere stabile e continuativa l’attività della associazione. Fra i possibili sviluppi c’è anche quello dell’estensione delle attività per ragazzi più giovani così come aveva già tentato la scuola media di Chiusi.
L’altro sviluppo preso in considerazione nel dibattito di ieri è quello del coinvolgimento di esperti interessati quali studenti universitari e neo laureati in discipline connesse ai progetti locali d scienza di cittadinanza. Potrebbe essere anche ripresa l’idea del Junior Science Shop, una novità assoluta.
Questo primo incontro dovrà servire a Possiamo per indicare una serie di domande da sottoporre a Innovazione Locale perché le risposte possano essere utili per una migliore conoscenza. Sono state quindi poste le basi perché il confronto continui sperando che possa estendersi anche ad altre realtà politiche, economiche e di volontariato.
Il contenuto del resoconto, dal mio punto di vista, è perfetto, sottolineo: “il ruolo di un’amministrazione pubblica diventa essenziale nel riuscire a creare le migliori condizioni e il supporto necessario affinché esperienze di questo tipo crescano e si sviluppino, creando poi occasioni di lavoro qualificato, spazi e opportunità per i più giovani…”
Infatti, questo purtroppo è mancato, quando negli anni scorsi abbiamo messo in piedi una serie di progetti di scienza di cittadinanza, anche all’interno della scuola superiore Valdichiana con l’intento di formare studenti e cittadini all’impiego di nuove tecnologie a basso costo, accessibili a chiunque e da utilizzare successivamente per ulteriori progetti al servizio della ricerca, dell’innovazione, dell’ambiente, della comunità, nello spirito della condivisione.
Grazie al gruppo di Possiamo per l’attenzione che ci hanno dedicato!
Giusta la osservazione di Luca (Scaramelli) sulla mancanza di coesione territoriale. Chiusi si sta progressivamente avvicinando alla definizione di “area interna”. Molte potrebbero essere le iniziative da prendere in considerazione in collaborazione con altri comuni. Per quanto riguarda gli studi superiori si potrebbe pensare ad un Istituto Tecnico Superiore (p.e. sulle tecnologie ferroviarie) oppure corsi universitari a distanza per settori come quelli dell’ingegneria a per la formazione a servizio delle imprese locali innovative.
È stato un grande piacere confrontarsi con tre dei componenti dell’associazione Innovazione Locale di Chiusi. L’incontro ha generato una serie di spunti di riflessione stimolanti che cercheremo di sviluppare insieme. Tematiche quali innovazione, sviluppo, formazione e ricerca sono per noi fondamentali e riteniamo che il contributo di questa associazione, come quello dell’intero tessuto sociale e associativo, sia da incentivare. Auspichiamo che questo confronto sia il primo di una serie di incontri con varie associazioni e movimenti presenti nel paese.
In particolare, le esperienze che operano nel campo della ricerca e dell’innovazione possono costituire un valore aggiunto alla crescita del paese, recuperando il ritardo che aree periferiche come la nostra hanno, rispetto ai grandi centri urbani. Pertanto, il ruolo di un’amministrazione pubblica diventa essenziale nel riuscire a creare le migliori condizioni e il supporto necessario affinché esperienze di questo tipo crescano e si sviluppino, creando poi occasioni di lavoro qualificato, spazi e opportunità per i più giovani.
Possiamo si propone portavoce e capofila di una o più reti tra vari progetti territoriali per creare e favorire quella partecipazione di base che nel prossimo futuro rappresenterà uno degli aspetti cardine dello sviluppo sostenibile e del miglioramento delle condizioni di vita.
Possiamo Sinistra per Chiusi